SI ALLUNGA L’ELENCO DEI LAVORATORI E PENSIONATI ESPOSTI A POLVERI DI AMIANTO E DI LEGNO, L’INIZIATIVA DI ANMIL PISTOIA

Al momento sono oltre 200 le persone che hanno accettato il percorso di sorveglianza sanitaria gratuita in collaborazione con la Regione Toscana

Daniele Manetti

PISTOIA. Sarà consegnato martedì 8 giugno come da accordi con la Regione Toscana ad Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica) un primo elenco di oltre 200 lavoratori e pensionati di Pistoia e di altre province toscane esposti a polveri di amianto e di legno e ad altri inquinanti. 

“Questi lavoratori – spiega Daniele Manetti, coordinatore e responsabile della commissione malattie professionali e rischio chimico di Anmil Pistoia e componente nazionale Amianto e tumori professionali di Anmil – sono stati interpellati e se daranno il loro consenso saranno inseriti anche nel percorso di  sorveglianza sanitaria gratuita. Come Anmil chiederemo a tutte le sezioni della Regione Toscana di implementare e di allargare questo elenco con altri nominativi di  lavoratori e pensionati esposti a cancerogeni.

La nostra commissione tecnica Malattie Professionali da tempo si sta battendo , in clima di collaborazione con tante altre associazioni e sindacati per l’estensione della sorveglianza sanitaria a sempre maggiori categorie di lavoratori potenzialmente esposti per il loro lavoro, ai vari tipi di cancerogeni e per il rafforzamento e implementazione del ruolo di coordinamento della Medicina del Lavoro di Siena e delle altre Medicine del Lavoro di secondo livello e continueremo a vigilare scrupolosamente sull’attuazione delle nuove delibere regionali nei tempi previsti, forte anche dell’accordo di collaborazione fra Regione Toscana e Anmil del 9 aprile scorso”.

“Presso la sede provinciale Anmil di Pistoia in via Petrini 4 (angolo via Zamenhof ) e da qualche giorno anche in via Pistoia a Quarrata – aggiunge Manetti – è possibile per ogni cittadino avere informazioni e delucidazioni sulla sorveglianza sanitaria da amianto e rischio chimico e biologico”.

“Per ogni decesso per infortunio mortale – continua Manetti – ce ne sono almeno una decina per tumore professionale. Infatti rispetto alla media di 1.000 decessi all’anno per infortuni mortali sul lavoro, bisogna conteggiare, tristemente, almeno 10.000 decessi a causa dei tumori professionali. È chiaro che gli infortuni mortali fanno più impressione e suscitano solidarietà nell’opinione pubblica.

Basti pensare alla morte cruenta, violenta e terribile della giovane donna, operaia e giovane mamma Luana D’Orazio a Prato, ma le morti per tumore sono altrettanto dolorose, strazianti e segnate da un lunga agonia con pesanti riflessi sui nuclei familiari”

“Per questi motivi –  interviene Giuseppe D’Ercole (coordinatore della commissione amianto e tumori professionali di Anmil nazionale — l’Anmil nazionale ha ritenuto necessario costituire una Commissione nazionale specificamente impegnata sui temi dell’Amianto e dei tumori professionali.

Daniele Manetti e Giuseppe D’Ercole

L’amianto infatti costituisce ancora oggi la causa diretta di un terribile e mortale tumore, il mesotelioma, e di altri tipi di tumori che costituiscono oltre il 50% dei tumori riconosciuti e indennizzati come professionali  dal’’Inail, in quanto il nesso di causalità con l’attività lavorativa, è tra i più certi in assoluto”.

“Vogliamo ricordare ancora a tutti i lavoratori e pensionati che è possibile tutelare la propria salute. L’appello lo rivolgo soprattutto a quanti sono stati esposti a sostanze cancerogene. Uno dei motivi del basso riscontro ed indennizzo dei tumori professionali –  prosegue — è la difficoltà di ricostruire la storia lavorativa e la precisa mansione svolta dai lavoratori affetti dalle patologie neoplastiche, in quanto queste patologie si rivelano dopo molti anni dall’esposizione lavorativa, a volte come per il mesotelioma, anche dopo 40 anni dall’avvenuta esposizione”.

Il senso di questa iniziativa è stato ribadito nelle scorse settimane nell’incontro avuto con l’Ing. Giovanna Bianco, Dirigente responsabile  della Prevenzione della Salute e Sicurezza nei posti di lavoro della Regione Toscana a cui è stato chiesto di farsi parte attiva nella richiesta al Ministero della Salute dei dati sul numero e la localizzazione dei lavoratori esposti alle sostanze cancerogene come da cartelle sanitarie personali tenute nelle aziende e trasmesse all’Inail e del successivo incontro per conoscere questi dati e valutare le azioni necessarie  per garantire nel tempo la tracciabilità della storia lavorativa e sanitaria di queste persone e le eventuali azioni di sorveglianza sanitaria e tutela nell’eventualità dell’insorgere di patologie tumorali”.

Una ipotesi di lavoro in linea con quanto la Regione Toscana sta già realizzando con la sorveglianza sanitaria attiva dei lavoratori che sono stati esposti alle fibre d’amianto che seguono un percorso completamente gratuito di visite e analisi specialistiche sulla base del loro stato di salute ed inoltre  anche ad altri tipi di cancerogeni (vedi le polveri di legno) con le delibere regionali N° 380 del 23/03/2020 DGRT 396/: Azioni per la prosecuzione  e sviluppo della sorveglianza sanitaria di ex esposti ad amianto e  N° 930 del 20/07/2020 Progetto di sperimentazione per l’implementazione di un programma di sorveglianza sanitaria sugli esposti ed ex esposti a cancerogeni certi per i tumori Naso-Sinusal.

“Per quanto ci risulta — conclude Daniele Manetti — la Regione Toscana è tra le pochissime regioni italiane  ad aver redatto un piano di sorveglianza sanitaria per la tutela dall’amianto con atti ufficiali e poi anche per altri materiali e prodotti cancerogeni, iniziando dalle polveri di legno”.

Info: Tel 338 225 3884 (Daniele Manetti).

Andrea Balli

[andreaballi@linealibera.it]

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