PISTOIA. Le novità legislative introdotte dal Governo Renzi hanno una straordinaria valenza politica e istituzionale e sono il primo passo nella direzione di una più importante riforma dell’architettura del nostro Stato.
In vista delle scadenze che ci attendono, serve dunque una discussione seria e non estemporanea, che non si fondi su slogan o su modelli standardizzati, ma che abbia due caratteristiche: che parta dalle cose fare e che veda un coinvolgimento pieno e ampio di tutti gli amministratori locali, che saranno gli attori principali di questa riforma che vede le province da loro elette e poi guidate.
Partire dalla cose da fare significa definire come si intendono esercitare in questo nuovo contesto le funzioni che, in vista della loro abolizione, sono rimaste alle province, come l’edilizia scolastica, la pianificazione dei trasporti, la tutela dell’ambiente. Non sono temi banali ed hanno una incidenza diretta sulla vita dei cittadini ed i Sindaci avranno, quando la riforma andrà a regime, una responsabilità diretta su esse in quanto amministratori provinciali. Non può lasciarci indifferente anche il principio, sancito dalla nuova legge, che gli uffici periferici dello Stato e delle altre amministrazioni non avranno più come dimensione ordinaria quella provinciale e questo apre scenari del tutto nuovi in settori strategici.
La provincia di Pistoia ha un territorio ampio e variegato, all’interno del quale convivono Comuni di varia dimensione demografica: dobbiamo mettere in campo un coinvolgimento vero di tutti i territori ed evitare ogni forma di marginalizzazione, reale o potenziale, affinché tutti si sentano protagonisti della sfida sul riordino istituzionale che il Governo Renzi ha fortemente voluto.
Il centrosinistra governa 20 comuni su 22 in questa provincia, per questo il Coordinamento Provinciale del Pd metterà in campo nelle prossime settimane un percorso di incontro e confronto con gli amministratori locali del centrosinistra del nostro territorio per assicurare un coinvolgimento largo e diretto di tutti gli amministratori democratici e soprattutto per discutere di questi temi e delle esigenze che ogni area (Piana pistoiese, montagna, Valdinievole) pone rispetto al ruolo di questo nuovo ente di area vasta.
Prima vanno definite insieme e senza estemporaneità, vista l’importanza di questa fase, gli obiettivi e le priorità, poi si decidono le forme istituzionali ed infine gli interpreti in grado di rappresentare meglio questa nuova sfida e portare avanti gli indirizzi che avremo definito. Se non si fa questo si rimane alle buone intenzioni mentre adesso è il momento delle scelte.
Marco Niccolai, segretario provinciale Pd Pistoia
Riccardo Trallori, responsabile organizzazione
Dino Cordio, responsabile coesione istituzionale Pd Pistoia