SI SPACCIAVA PER DIPENDENTE ENEL: DENUNCIATO. BOLLETTINO CARABINIERI DEL 22 APRILE

carabinieri_112MONTECATINI TERME. DENUNCIATO PER SOSTITUZIONE DI PERSONA. I militari del Norm hanno denunciato in stato di libertà, per sostituzione di persona, un pregiudicato 44enne residente a Capannori.

L’uomo, nel pomeriggio di ieri, spacciandosi per dipendente Enel, aveva contattato alcuni condomini di un palazzo di via Cadorna, invitandoli a esibire le bollette inerenti il consumo dell’energia elettrica, tutte relative a contratti con la citata società, promettendo, come da consolidato copione per questo tipo di iniziative, consistenti sconti che sarebbero stati applicati nelle successive fatturazioni.

L’iniziativa non passava inosservata e l’uomo veniva fermato e controllato da un militare dell’Arma che abita nel medesimo condominio, al quale il pregiudicato forniva inizialmente false generalità che venivano poi apprese dopo l’intervento sul posto di una pattuglia del Radiomobile di Montecatini, chiamata dal militare e prontamente intervenuta.

Gli accertamenti successivi hanno consentito di apprendere che l’esibizione delle bollette era sostanzialmente un pretesto per carpire le generalità degli intestatari dei contratti al probabile fine di stipulare arbitrariamente nuovi contratti con una società concorrente per la quale il pregiudicato procacciava clienti.

Sono purtroppo sempre più frequenti le visite di venditori porta a porta, specializzati nella commercializzazione di energia elettrica e gas che non si qualificano correttamente e che con insistenza chiedono di firmare documenti o di visionare le bollette per suggerire offerte con risparmi allettanti.

Diverse segnalazioni arrivano dopo l’avvenuto raggiro e molti cittadini, specie anziani, si trovano in difficoltà nel recedere da contratti formalmente ineccepibili ma ottenuti con modalità truffaldine.

Si segnala l’opportunità di avvisare sempre le forze dell’ordine quando si presentano venditori porta a porta dal comportamento dubbio ed insistente come quello della vicenda. Un confronto con le forze dell’ordine, che può non necessariamente concludersi con una denuncia perché effettivamente non è stato commesso ancora alcun reato, ma con un semplice controllo di questi addetti, può dissuadere questi ultimi dai loro intenti e chiarire al possibile acquirente/ potenziale truffato dell’inopportunità di ciò che gli viene proposto.

[l/a – carabinieri]

Print Friendly, PDF & Email