sicurezza-agliana. IL FAR WEST DI MANGONI (II parte)

 

Il Presidente della Commissione Sicurezza Luca Benesperi

AGLIANA. Pochi i cittadini presenti alla pubblica assemblea di Mercoledì tenuta al Moderno che soprattutto vedeva mancante la personalità principale, cioè il Presidente della Commissione Ambiente Luca Benesperi, con i commissari impegnati da oltre un anno alla problematica della sicurezza nella cittadina.

Il Presidente della Commissione Benesperi, annuncia le sue dimissioni dall’incarico, trattandosi di una ingiuria istituzionale imperdonabile che dimostra le difficoltà di Mangoni e della sua giunta, corsa a “chiudere la stalla quando i buoi sono già fuggiti”.

La dirigente Paola Nanni, sembra non conoscere bene il Comune di Agliana?

Un dossier sulla sicurezza è aperto nel capitolo delle emergenze aglianesi, sotto alla speciale commissione aperta nel 2016 da Obbiettivo Agliana.

All’esito delle riunione della scorsa serata, la misura della chiusura notturna dei cancelli del Moderno è una misura placebo che certamente non permetterà di reprimere gli episodi di microcriminalità e conseguente vandalismo.

Mangoni non risponde alla nostra denuncia di immobilismo, ma Benesperi sì: conferma la correttezza dell’ipotesi di arginare i fenomeni di microcriminalità con le pattuglie di bobby, che sarà affossata automaticamente dalla precarietà numerica degli agenti scelti che ad Agliana, sono circa 1 ogni 2.300 anziché 1 ogni 1.000 come dispongono le linee guida ministeriali.

Ad Agliana servono i bobby come a Londra

Non è un dettaglio che la dirigente Nanni non sapesse riferire sulla dislocazione e numerosità delle telecamere del sistema di videosorveglianza, dopo otto mesi di incarico di “dirigenza a scavalco”: questa sembra una dimostrazione esatta del fallimento del “servizio associato Montale-Agliana” sul quale, il Comune di Mangoni sembra essere diventata la Cenerentola della intera piana, con una dotazione di risorse umane dimezzata, rispetto agli altri Comuni.

Una Giunta giovane, ma con modi da PCUS.

 

L’Amministrazione aglianese, inizia a soffrire dei maldestri errori di programmazione provinciale (sapientemente o non – decidete voi – coordinati dal Commissario dem Fragai) e soprattutto, quando ci sono delle vicende “sensibili” qual è quella della sicurezza, elude il contributo delle minoranze.

Nel 2016 “Obbiettivo agliana” ebbe a presentare una mozione d’ordine su questo delicato aspetto che venne bocciata con la solita “alzata di mano” della maggioranza. Ma ecco che il conto è arrivato! Oggi, si vorrebbe “correre ai ripari” cercando di mitigare l’emorragia di voti che l’argomento potrebbe far aumentare in un aggravio della dèbacle già in previsione alla tornata elettorale del Maggio 2019.

Grave che la “Amministrazione della legalità” sia così maldestramente esclusiva, omissiva e opaca, impedendo la partecipazione delle minoranze e dunque violando la più democratica comprensione e risoluzione della criticità territoriali. Queste devono essere allargate e dunque avere il maggiore contributo critico della cittadinanza per individuare la soluzione ideale e migliore.

Benesperi – in una rapida intervista al nostro giornale – si dice amareggiato per il comportamento antidemocratico ed esclusivo dell’Amministrazione che dimostra il suo chiaro affanno cercando di raccogliere consensi in modo disorganizzato e scomposto, violando essenziali presupposti di partecipazione.

[Alessandro Romiti]

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