sicurezza. IMPOSSIBILE CON LE GIUNTE ROSSE

Il Sindaco Mangoni, con Paola Nanni e Ciro Di Genua

AGLIANA. Lo avevamo già scritto: servono i poliziotti  e ieri sera anche il Sindaco Mangoni ha concordato la nostra deduzione giornalistica.

La riunionetenutasi presso le scuole G. Rodari sulla questione “Sicurezza e Decoro Urbano” convocata a seguito di un esposto fatto al Sindaco dai residenti di Via Livorno e limitrofe al Giardino della Multicultura è stata partecipata da una settantina di cittadini, diversamente arrabbiati (i cittadini la notte non dormono per gli schiamazzi, c’è spaccio sia di giorno che di notte, il giardino è abbandonato in balia di balordi e privo di controlli).

Erano presenti oltre al Sindaco Mangoni, il Maresciallo dei Carabinieri Ciro Di Genua e la Dirigente della Polizia locale Paola Nanni dei Comuni di Agliana e Montale. Tra il pubblico alcuni consiglieri comunali che sono intervenuti per ricordare e sottolineare l’inerzia dell’Amministrazione nella progettazione di attività di contrasto alla microcriminalità. Il Sindaco e i due “tecnici” delle forze dell’ordine hanno concordato: il fenomeno della microcriminalità è oramai consolidato ad Agliana.

Le telecamere a Vcc servono sia come deterrente che come strumento d’indagine: serve comunque un maggiore presidio del territorio fatto da agenti di polizia (gli agenti di Pm, sono ausiliari, ma hanno un efficace effetto deterrente quando presenti). Alcuni cittadini hanno sottolineato che però i vigili lo scorso anno si vedevano ogni tanto nel parco di giorno e non c’era il caos ingestibile che imperversa quest’anno, che mai ha visto agenti impegnati in servizi di vigilanza.

Il Sindaco ha detto che le telecamere sono costose, ma l’Amministrazione denota proprio un comportamento ridicolo e inerte ai problemi della Sicurezza, come un cane che si morde la coda e appare sempre più ignava agli occhi dei cittadini, nonché impreparata con tecnici della sicurezza nonostante laurea e Master non capaci di intercettare finanziamenti in arrivo da Roma per la sicurezza urbana.

Infatti cari cittadini il Comune di Agliana, ma evidentemente anche il Comune di Montale hanno appena perso la possibilità di chiedere i contributi per l’impianto di videosorveglianza: il bando è scaduto il 30 giugno 2018.

Il consigliere di opposizione Luca Benesperi

Il Ministero degli Interni con proprio decreto del 31 gennaio 2018 aveva messo a disposizione 15 milioni di euro per l’anno 2018 e altrettanti per l’anno 2019 “per sostenere gli oneri sopportati dai comuni per l’installazione dei sistemi di videosorveglianza, previsti nell’ambito dei patti per la sicurezza urbana sottoscritti tra i prefetti e i sindaci“, individuando come “prioritario obbiettivo, per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria l’installazione di sistemi di videosorveglianza in determinate zone del territorio comunale” ma era necessario per essere ammessi al finanziamento sottoscrivere un “patto per la Sicurezza” con il Prefetto e inoltrare entro il 30 giugno alla Prefettura la richiesta di contributi, persi dal Comune di Agliana e evidentemente anche dal limitrofo e associato Comune di Montale.

Questo vi fa capire da chi siamo (mal)amministrati. Niente ha fatto e chiesto Agliana e evidentemente neppure Montale!

La Comandante della Polizia locale ha tra l’altro confermato la più radicata deficienza di personale (solo 7 agenti), dimostrata dal rapporto di Agliana di 1 agente ogni 2.500 residenti (le linee guida ministeriali prevedono 1/1000). Il Sindaco Mangoni ha tentato una blanda replica difendendo la sua amministrazione che “non può assumere” per effetto della “legge di stabilità”: la risposta è surrettizia è però ammissiva di una colpevole errore programmazione delle precedenti amministrazioni rosse.

Gli altri Comuni vicinanti (tutti nessuno escluso) hanno un rapporto di agenti di Pm molto più prossimo a 1/1000, disatteso da Agliana che è la Cenerentola dei Comuni che non beneficia tuttavia di alcuna utile miglioria conseguita alla associazione del servizio riunito sotto il Comune di Montale.

La responsabilità di questa situazione è da ricondurre alle politiche delle giunte di sinistra dei lustri precedenti che hanno pensato a “reintegrare” gli uffici amministrativi (in una perversa intenzione di ricerca del consenso) ottenendo un effetto oggi riconoscibile nel deficit di sicurezza della cittadinanza.

L’evento sulla sicurezza organizzato a Montale il 30 giugno scorso

La dirigente Paola Nanni, con evidente imbarazzo nell’intento di eludere la domanda posta ha in pratica confermato che l’Amministrazione non ha richiesto i contributi nazionali destinati a sviluppare le telecamere a Vcc utili alla implementazione della sicurezza e niente è stato fatto in ordine alla sottoscrizione di un “Patto per la sicurezza” (attuato però a es. come ha riferito il Consigliere Luca Benesperi dal Comune di Lamporecchio che ha richiesto anche i contributi per la videosorveglianza).

Era in quella sede che l’Amministrazione avrebbe potuto sottolineare la carenza organica strutturale di personale e sollecitare un Commissariato di Polizia di Stato assente nella piana e che sicuramente avrebbe un effetto di sicuro vantaggio e potenziamento della sicurezza sul territorio.

Il Consigliere Luca Benesperi è intervenuto proprio per stigmatizzare la mancata attuazione delle prerogative offerte dalla circolare del Ministero degli Interni 11001/123/111 (Uff. II- Ordine e sicurezza pubblica del 28 marzo 2018), che allegava anche un facsimile di “Patto per l’attuazione della Sicurezza Urbana” contestando all’Amministrazione una generale inerzia e incapacità di prevedere l’intercettazione di risorse disponibili per una efficace azione utile alla Sicurezza Urbana e di contrasto al degrado indotto dalla microcriminalità.

Agliana, pare ostaggio di adolescenti esposti a spacciatori e alcolizzati e non certamente al problema ideologico della ludopatia che ha impegnato l’Amministrazione mangoniana a una inconsistente attività di studio, rigettata dalla politica nazionale certamente preminente alle logiche locali. Molti adolescenti, sono abbandonati dalle loro famiglie sui marciapiedi del centro cittadino e contro di loro, servirebbe una potente azione rieducativa e pedagogica.

Oggi, l’Amministrazione “alza le mani” e chiede comprensione, lamentando la diffusione più deteriore del disagio giovanile, assicurato (ma questa non potrà essere la causa) anche dall’uso negativo dai social network (sviluppo di individualismo e conseguente ghettizzazione dei giovani).

Foto aerea del centro di Agliana

Agliana, sarà chiamata il prossimo anno alla tornata elettorale che vede Mangoni tardivamente “sensibile” a impossibili tentativi di recupero di una sicurezza ormai persa, viste le radicali carenze, aumentate anche dall’accorpamento del servizio di Polizia municipale di Agliana e Montale.

Volete un segno tangibile ed evidente di marcata carenza? È stato organizzato il 30 giugno un convegno su “La Sicurezza Urbana” a Montale al quale hanno partecipano solo 12 uditori tra il pubblico contando anche onorevoli e consiglieri regionali Pd, come ha avuto modo di osservare anche il Consigliere Benesperi al Consiglio Comunale del 23 luglio.

Poi è stato fatto scadere nella più totale indifferenza e disinteresse il bando che elargiva risorse messe a disposizione dei Comuni da Roma per la Sicurezza Urbana.

La beffa: il bando è scaduto il 30 giugno proprio mentre era in corso il Convegno che doveva dar lustro politico all’Amministrazione piddina! E se Betti non lo sapeva, ora lo sa anche lui che ha perso un’occasione per avere dei contributi per la Sicurezza Urbana anche di Montale.

Ed ora alle opposizioni compete senz’altro l’onere e l’onore di chiarire e rettificare.

[Alessandro Romiti]

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