SIENA: UNA VETRINA D’ECCEZIONE PER IL FLOROVIVAISMO PISTOIESE

Padiglione con giardini in Piazza del Campo a Siena
Padiglione con giardini in Piazza del Campo a Siena

PISTOIA. Si è appena conclusa la tre giorni di cultura enogastronomica e convivialità, anteprima d’eccezione di Expo 2015, intitolata Toscana Terra del Buon Vivere. L’evento, svoltosi a Siena dal 27 al 29 marzo, è stato promosso dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Toscana, in collaborazione con Comune e Camera di Commercio di Siena, ed è stato organizzato da Artex, Centro per l’artigianato artistico della Toscana.

Con un programma ricco di iniziative ed eventi dedicati all’arte culinaria e alla buona tavola, la manifestazione ha visto protagonisti dell’evento il cibo, il vino e i prodotti agroalimentari, testimoni di uno stile di vita sano e autentico, incuriosendo ed accogliendo circa 60.000 partecipanti.

Ma ad arricchire ed incorniciare il frequentatissimo show cooking in una delle più affascinanti piazze d’Italia, piazza del Campo a Siena, un’altra eccellenza toscana, le piante di Pistoia.

L’allestimento realizzato con il verde pistoiese è stato ideato in uno spazio dedicato al tema del giardino all’italiana, con particolare attenzione all’orto e alle piante eduli. Il progetto è stato curato dal Servizio pianificazione e promozione del territorio della Provincia e dall’Associazione Vivaisti Pistoiesi ed è stato realizzato in collaborazione con il Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia e della stessa Associazione, che ha curato l’allestimento, la fornitura della piante e il supporto progettuale, mentre gli ulivi sono stati forniti dal Co.Ri.Pro di Pescia.

Con il titolo I Tesori del Podere Toscano, il progetto ha voluto riportare nel visitatore l’attenzione al buon vivere toscano e ai colori, profumi e sapori tipici di questa terra e della sua tradizione culinaria.

L’area è stata sviluppata su quattro zone simmetriche di circa ventisette metri quadrati ciascuna allestita a verde, con gli obiettivi di richiamare i classici giardini all’italiana delle nobili dimore, di mostrare un’eccellenza toscana, il vivaismo, e di delimitare uno spazio interno dedicato allo show cooking e agli eventi culinari, anch’esso realizzato con materiali tipici del podere toscano – cotto, canniccio, corteccia e juta – piante di olivo (Olea europaea) e agrumi ‘“cerchiati’”, quest’ultima una nuova varietà.

Secondo l’obiettivo di richiamare il giardino all’italiana delle dimore dei signori, gli spazi verdi sono stati tutti delimitati con bossi (Buxus microphylla) e gli angoli evidenziati con cipressi neri a spirale (Cupressus sempervirens).

Le quattro zone simmetriche e della stessa forma, sono state differenziate per specie, per tipologie di piante e per distribuzione delle stesse. Questo al fine di suscitare curiosità nel visitatore, spinto così ad osservare tutte e quattro le aree e ad individuarne le piante presenti, oltre che suscitare e dare spunto ad emozioni diversificate dinanzi alle distinte scenografie ricreate.

Un valido contributo all’individuazione delle piante presenti hanno rappresentato i cartellini realizzati dallo studio Igm, che collabora con l’Associazione Vivaisti, sui quali è stato possibile leggere il nome della specie e attraverso il qr-code avere anche maggiori informazioni botaniche su una certa pianta in diverse lingue.

Tutti e quattro gli spazi verdi riconducevano al buon vivere toscano ed al concetto della buona e sana alimentazione con i prodotti del proprio territorio, ed ogni area era riconducibile ad un tema specifico.

Un particolare allestimento
Un particolare allestimento dell’arte topiaria

Il giardino dell’arte topiaria: a destra dell’ingresso un’area dedicata agli strumenti della buona tavola, realizzati in arte topiaria, raffiguranti una tazzina ed una grande teiera, e due gruppi di posate, forchetta e coltello disposti su un manto erboso.

Tale arte è quella tecnica di potatura che permette alle piante di assumere le forme più varie grazie anche alla maestria del potatore. Tra le specie maggiormente utilizzate per realizzarla sono: Cupressus, Buxus sempervirens, Taxus baccata, Ligustrum jonandrum. Come solitamente accade queste sculture verdi sono state oggetto di una grande attrazione all’interno dell’area per grandi e piccini.

Nello stesso settore, il colore argenteo della salvia (Salvia officinalis) e della lavanda (Lavandula stoechas) arricchito dalla fioritura viola a spiga di quest’ultima, hanno completato ed armonizzato la tonalità di verde più scuro del Ligustrum delle sculture in arte topiaria adiacenti, con due simmetriche aiuole di forma circolare.

Il giardino del paesaggio toscano: a sinistra dell’ingresso su un manto erboso, alcuni olivi (Olea europaea), iconografia classica del paesaggio toscano, distribuiti su due pseudo-livelli, delimitati da una linea curva di rosmarino prostrato (Rosmarinus officinalis ‘“prostratus’”), segno grafico dei terrazzamenti tipici della collina, avevano l’intento di rimandare immediatamente al consueto paesaggio della nostra regione, per cui siamo conosciuti in tutto il mondo, e ai prodotti della buona tavola che ne derivano, come il prezioso olio.

Il giardino dei frutti dimenticati: sul retro a sinistra era ubicata l’area dedicata ad arbusti ed alberi con frutti commestibili di antica tradizione ed utilizzabili nelle ricette dei piatti toscani. Al centro un imponente melograno (Punica granatum), di lato ad esso, da una parte un corbezzolo (Arbutus unedo) e dall’altra una Feijoa (Acca sellowiana); dinanzi a queste piante alcune piante di mirto (Myrtus communis) e alcuni rosmarini (Rosmarinus officinalis ‘“prostratus’”).

Queste specie caratterizzano la vegetazione mediterranea, ed ognuna di queste ha molte storie da raccontare, infatti possono richiamare alla mente diverse leggende, miti e semplici curiosità. Ad esempio il frutto del melograno, per il colore dei numerosi semi, di un rosso traslucido brillante, racchiusi in un involucro robusto, ha colpito l’ immaginazione umana per essere un prodigio prezioso della natura, questa conclusione è ripresa da molte culture come quella ebraica, greca, babilonese, araba e cristiana. Il contrasto è ancora più accentuato dal fatto che la pianta viva anche in ambiente semi-desertico.

Il giardino del podere: sul retro a destra la raffigurazione in miniatura di un orto-podere toscano con specie delle piante aromatiche più usate in cucina e alberi da frutto. Tra le specie aromatiche: il timo comune (Thymus vulgaris ‘“officinalis’”), il timo limone (Thymus citriodorus), il timo variegato (Thymus x citriodorus ‘“Silver queen’”), la menta (Mentha piperita) e la santolina (Santolina chamaecyparissus) caratteristica per il suo portamento e sopratutto per il suo colore argenteo.

Tra gli alberi da frutto: il ciliegio (Prunus avium), il pesco (Amygdalus persica), l’ albicocco (Prunus armeniaca), il mandorlo (Prunus dulcis), il susino (Prunus domestica) senza dimenticare la vite (Vitis vitifera), così importante nel classico paesaggio toscano ‘“costruito’” e nella produzione degli ottimi vini conosciuti in tutto il mondo.

Quest’area è sicuramente quella su cui adulti e bambini si sono maggiormente soffermati per l’esperienza sensoriale che nella sua semplicità ha saputo offrire con la molteplicità di odori, colori, superfici e specie.

Si è trattato di una bella vetrina per il florovivaismo pistoiese e per le eccellenze toscane più in generale, che ci prepara al grande evento di Expo 2015. Come anche in altre occasioni la sinergia e la collaborazione tra più soggetti ha portato alla realizzazione di un buon risultato per la promozione e la valorizzazione del nostro settore, che assume un particolare rilievo in questo quadro così singolare di Expo.

[giurranna – associazione vivaisti pistoiesi]

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