signore & signori, buonanotte. QUANDO LO SCONCIO È TROPPO, QUALCUNO DEVE PUR  DIRLO

L’ipocrisia è estesa fin oltre i confini dell’universo: perciò si vive in un brodo primordiale di illegalità e ingiustizia da cui non si salva nessuno. Specialmente la gente che, essendo «gente comune», come dice il Marchese Del Grillo «non conta un cazzo»



TRA FALSI, ABUSI E PUR PERSECUZIONI

LA PIANTATE DI ROMPERE I “MARONI”?


 

Un assessore all’edilizia affidabile: costruiva capannoni abusivi dietro la sua abitazione

 

INVECE di presentare libri sulle – come dice il commissario Salvo Montalbano – ammazzatine di donne, l’assessorA Francesca Marini, avvocatA, che è pure tutelatriciA alla legalità del sindaco Marco Mazzanti, uomo di plastica, più che delle pari opportunità dovrebbe:

  1. riscoprire in primis il senso e il buonsenso della vergogna
  2. dimettersi, poi, perché fa giunta (e non si schioda) da una mini-congrega di iscritti all’Anpi in cui un suo collega, con delega all’edilizia, costruiva capannoni abusivi dietro casa sua (Simone Niccolai, anch’egli incollato alla poltrona, uomo vivace di Italia Viva[ncùlo])
  3. infliggersi un autodafé perché, pur essendo a piena, colpevole e dolosa conoscenza dei falsi prodotti da quattro campioni dell’ufficio tecnico del Comune (Iuri Gelli, Marco Bai, Emanuele Gori, Andrea Casseri – devo aggiungere anche la comandantA nuova dei vigili quarratini, che sa e tace?) fa finta di non sapere nulla e resta al suo posto
  4. scrivere lei un bel libro intitolato Per ammazzarti meglio, quarratino mio, spiegandoci quanti abusi e falsi d’ogni tipo ci sono in quel suo Comune. Magari con prefazione di Marco Mazzanti, rigorosamente scritta da Marta Quilici, sua portavoce

La postfazione potrebbe essere ottimamente curata dalla procura della repubblica di Pistoia che, anziché fascicoli su queste sconcezze, incarica il signor Claudio Curreli di ammucchiar con la scopa una 50ina di querele contro di me a difesa di qualche benvisto dai sostituti Pistoiesi.

Oppure commissiona al luogotenente Salvatore Maricchiolo un’inchiesta di un anno e 3000 telefonate per il furto di una chiave della vigilA Traversi, con codazzo di lamentela dell’attuale comandantA dei vigili di Lamporecchio-Larciano, Sonia Caramelli, figlia di Luciano Caramelli, ex-vigilA aglianese ma a suo tempo beneficata dal suo fu-comandante Andrea Alessandro Nesti, a quanto sembra contra legem.

È che in questo stato duale (uno ufficiale fatto di Mattarella e Draghi; e uno ufficioso ma fattuale, costituito da procure e schizofrenie) non si salva proprio nessuno.

È per questo che è meglio parlare di ammazzatine, contestare Bolsonaro a Pistoia e fare i progressisti, magari con 24 mila euro nella cuccia di Fido dentro la villa di Capalbio.

Ammazzate, fratres!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


 

E SULL’INGIUSTIZIA DELLE PROCURE…

 


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