PISTOIA. Mentre Bertinelli pare volersi disfare di Farcom per incassare un pugno di dollari o qualche dollaro in più per un Comune che sta morendo di debiti e che, probabilmente, si disseccherà prima del 2044, data dell’ultimo rientro, Simona Laing, la dirigente che ha dato impulso alle farmacie comunali di Pistoia e ne ha fatto un caso nazionale, finendo a fare lezione all’Università per come si risana e si fa camminare un’azienda pubblica in maniera robusta e produttiva, ha firmato, proprio ieri, a Roma, un accordo per le farmacie comunali di Marino che, da questa giovane manager pistoiese, saranno sicuramente ben reinstradate verso la direzione del pieno profitto e del successo economico.
È di ieri, dicevamo, la firma romana per la Farmacap. Non la notizia, però. Ne avevamo sentito parlare circa un mese fa. Poi c’era stata una stasi perché – così almeno sembrava – durante il primo viaggio romano della Laing alla volta del palazzo di Marino, il progetto di affidamento delle farmacie romane (una cinquantina) era stato lasciato, improvvisamente, in frigo: colpa, pare, di certe frange renziste (più che renziane) all’interno della Giunta romana e del palazzo del potere.
Ieri, comunque, sembra che tutto sia andato in porto: il 17 le ha portato fortuna. La Laing, così, lascerà Pistoia, ma senza troppo rimpianto. Una Pistoia che non ha saputo apprezzare le sue doti politiche nella vicenda Regione, e che – stando alle voci – non la avrebbe neppure gratificata dal punto di vista professionale, se davvero Bertinelli svenderà la Farcom.
Marino, pur con tutti i problemi che ha e che non sono pochi, ha avuto un colpo d’occhio diverso. Ma non si può chiedere a dei politici di provincia di poter comprendere al volo il valore di certi loro collaboratori.
Specie se certi collaboratori sono più intelligenti di quanto si possa pensare e, soprattutto, volere…
Buongiorno: dunque Dio esiste. Dunque non è il cadavere della Laing a passarmi davanti mentre sono seduto sulla riva del fiume. In compenso noto un po di gente a cui è andato il pranzo di traverso (fonti autorevoli segnalano professori universitari in preda ad un travaso di bile). Posso immaginare che dalla Toscana a Roma sia corso un fremito d’indignazione da parte delle vergini del cambiamento. Ma tantè se ne devono fare una ragione. La Laing assume un incarico di rilevanza nazionale a dispetto e non per merito dei politici locali, a dispetto dei fogli compiacenti che in questi mesi hanno fatto di tutto per metterla in cattiva luce, concedendo “interviste” a senso unico alle maestrine e ai garzoni del perbenismo, del “così non si fa”, scrivendo editoriali dal sapore ruffiano. Una pistoiese che ce l’ha fatta da sola nonostante i pistoiesi suoi compagni di partito (che Dio mi salvi dagli amici) che stanno qua, in Regione e a Roma. Quindi un grande imbocca al lupo. Per un compito difficile ma al termine del quale, se coronato da successo vorrò proprio vedere come il PD di Pistoia potrà ancora permettersi il lusso e l’arroganza di isolare questa Signora. Fatemi infine dire che questa è una lezione anche per i politici in giunta: Bertinelli aveva voluto la Laing in Farcom, dunque ci credeva. Peccato che poi il suo silenzio su come è stata trattata sia stato assordante…lupi da tenere buoni in vista di un secondo mandato?…
Massimo Scalas
PS. stà a vedere che a Roma hanno davvero un sindaco con le palle…
Noi Pistoiesi, non possiamo che essere orgogliosi che a una manager della nostra provincia sia stato dato un incarico così importante. E’ sicuramente una grande sfida e credo che lo sia ancora di più dopo i noti fatti di “mafia capitale” dover governare e portare ordine e redditività in una società pubblica così importante e al tempo stesso pericolosa per le fameliche e malvagie persone che la vorrebbero permeabile a qualsiasi malversazione e pronte a tutto.
Il Sindaco Marino , non poteva correre rischi, è stata sicuramente una selezione nella quale e stato scelto il migliore, o meglio la migliore e sicuramente non per tessera e/o appartenenza politica.
E’ curioso, o meglio assurdo, aver assistito a quanto successo e ai modi nei quali questa manager è stata esclusa da una competizione politica, con una votazione bulgara di delegati yes man a vantaggio di altri – per non parlare del resto – e con le truppe cammellate del potere Pistoiese e Toscano, Enrico Rossi in testa a volere e a battersi per questa esclusione e poi, ritrovarsi nel bel mezzo del ferragosto a sapere che alla stessa persona viene affidato un così importante incarico.
Credo che per tutti noi Pistoiesi, una provincia e tutta la sua periferia che affonda, compreso il nuovo ospedale San Jacopo in una palude puzzolente, che non si riesce a bonificare – ma non c’è neppure la volontà da chi che sia, magistratura compresa – dove chi dovrebbe rappresentarci viene scelto nelle segrete, oscure stanze e non per le sue qualità, capacità e valori, ma per appartenenza e osservanza delle regole di ben definite lobbies e a quei poteri occulti che con le loro assurde politiche e le loro scelte ci stanno strangolando, sia di buon auspicio il fatto di sapere e di avere tra i concittadini, anche se pochi, persone preparate, trasparenti come l’acqua e poco inclini all’affarismo. Questa è una piacevole scoperta.
Ci sono tante aziende Toscane, mal gestite e mal governate, a Pistoia per i puri giochi della politica e incapacità, o forse volontà distruttiva c’era il “gioiello Breda” lasciato nelle mani dei boiardi di stato incapaci con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti e i manager Toscani, invece di rendere produttive ed efficienti le nostre aziende, devono andare a farlo altrove.
Dott.ssa Laing, vada a Roma, ma continui ad essere attenta a quello che succede a Pistoia.
Auguroni per il nuovo incarico. La Persona giusta al posto giusto. Ho conosciuto personalmente la Dottoressa Laing a Pistoia proprio quest’ anno ad un dibattito sulla sanità. Ho avuto a pelle e seguendola durante le sue esposizioni la percezione di trovarmi davanti ad una persona di grande spessore, equilibrio, cultura, e capaxità.
Saprà farsi valere in questo ruolo così importante ne sono certo.
Un grande augurio di nuovo ed un cordiale saluto.
Voglio indirizzare a Simona un grande “in bocca al lupo” per il difficile incarico che è chiamata a ricoprire, ma che sono certo coltiverà con l’impegno e la capacità di sempre.
Simona, nei momenti difficili, che sicuramente capiteranno, pensa che la parte più sana dei pistoiesi ti è vicina.
Trai forza da questo.