PISTOIA. Cara Redazione, domenica un uomo di 44 anni si è spento all’improvviso: si chiamava Simone Pasquinelli; un normale dopo pranzo, con la sua famiglia, moglie che adorava e che lo adorava.
Non sono sicuro, ma sarei pronto a scommettere che è stato non solo l’amore, ma anche l’unico uomo della sua vita. Una bimba di 5 anni e un maschietto di 3.
Una famiglia felice, appagata. Molti vivono insieme scannandosi, loro no. Si amavano. Simone, si sdraia per un pisolino, vicino a Valentina. Non riaprirà più gli occhi: andato. Il tempo di un sospiro. Non c’è un perché. Il suo cuore ha semplicemente smesso di battere.
Non posso dire di essere stato un intimo di Simone, ma abbiamo condiviso anni di frequentazione a causa del comune ambiente di lavoro con mia moglie prima e poi per essere stato io l’amministratore, seppure per breve tempo, dell’azienda dove egli lavorava con mia moglie.
Ho così avuto modo di apprezzare la sua integrità, la serietà e l’impegno che metteva nel lavoro: non lasciava nulla al caso. Ricordo ancora una sera di qualche anno fa a cena a casa mia. Io padre di un ancora piccolo primogenito e loro coppia felice e innamorata che aveva un futuro ancora racchiuso in un sogno. Io credo che, nonostante tutto, questo sogno si è realizzato. Un caro saluto a Valentina e ai suoi piccoli.
Massimo Scalas