sinagra&cuffaro. CAMILLERI AVEVA RAGIONE. IL TRIBUNALE DI PISTOIA È FUORI CONTROLLO


Falso dottore, Ctu del tribunale di Pistoia, molto noto e caro alla procura, di recente aggredito nel pollaio di Lecceto da uno sciame di vespe inferocite. Tutti morti i poveri insetti


Le aggressive vespe di Via di Lecceto 1 a Quarrata

CHI NON HA RISPETTO DEGLI ALTRI

È GIUSTO CHE NON SIA RISPETTATO


È inutile, ma Curreli non fa onore alla sua feroce toga

 

Sarebbe interessante vedere come reagirebbe don Claudio Curreli se dinanzi all’ingresso di casa sua fosse costretto a passare la porta, con la fida consorte Nicoletta Maria Caterina Curci e i figli, sotto gli occhi di 4 telecamere del suo “potenziale amico”, il falso dottor Romolo Perrozzi. E in più le sei altre sparpagliate telecamere di Mara Alberti, Margherita Ferri, Sergio Luciano Giuseppe Meoni: tutte su pubblica via o aree comunistiche, checché ne dicano i corruttoni del Comune di Quarrata.

O cosa direbbe l’effeèffe Giuseppe Grieco se, a casa di suo figlio, un domani che fosse residente altrove, questi signori (Mara Alberti, Margherita Ferri, Sergio Luciano Giuseppe Meoni) gli segassero il condotto dell’acqua pubblica, interrompendone il servizio per 8 giorni.

Chissà se lo ritenesse o no interruzione di pubblico servizio e se mai anche violenza privata, pur se a difendere le pesti sociali di Lecceto corresse in aiuto (a quanto ne sappiano) la regina del foro di Pistoia, Cecilia Turco (questo mi hanno riferito), cugina di quella Lucia Turco, famosa sorella di Luca Turco amico, carissimo di Tom Col. Un altro esempio magnifico di “figlio d’arte” della procura pistoiese.

E anche Grieco non è un vero e proprio fiorellin di serra…

O cosa farebbe, infine, lo stesso don Giuseppe se un bel mattino di maggio due vecchietti, evidentemente disturbati, ma molto benvisti in procura (Margherita Ferri, Sergio Luciano Giuseppe Meoni) gli piazzassero la loro Jeep dinanzi alla sua auto, impedendogli di potersene andare e costringendolo ad aspettare l’intervento dei vigili urbani di Quarrata, che denunciarono l’accaduto in procura: rapporto opportunamente archiviato da don Giuseppe il protettore degli amici di Curreli via falso dottore Romolo Perrozzi, di recente assalito da un intero alveare di vespe inferocite dentro il pollaio di casa sua.

Ultima riflessione-domanda. Qual è la differenza fra l’anaffettiva e pericolosa Chiara Petrolini di Traversetolo, che non sente nessun senso di orrore per quello che ha fatto, e il comportamento di chi, come i procuratori pistoiesi, esercitando in maniera perlopiù illegale il terzo potere dello stato, non hanno nessun problema nel difendere alcuni a danno di altri che pure, attraverso documenti ufficiali e probatorii, hanno dimostrato di avere la ragione del diritto, tutta la ragione e soltanto la ragione del diritto?

Cosa ci fate, procuratori pistoiesi, con l’art. 54 della Costituzione? Ci avvolgete le aringhe del Baltico «con disciplina ed onore»…?

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


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