Per quale recondito motivo il responsabile dei condoni di Quarrata, il geometra Franco Fabbri, ha rilasciato anche condoni le cui pratiche non erano complete e, anzi, favorendo alcuni cittadini a danno di altri? Che può rispondere il Comune della legalità che offre la cittadinanza onoraria a don Luigi Ciotti?
CI CASCA TUTTO ADDOSSO IL MONTALBANO?
MACCHÉ! C’È GIÀ CASCATO A TUTTO SPIANO!
Ecco cosa scriveva l’assessore Luca Gaggioli (edilizia) sul numero 1 del Quarrata Informa del 2003, organo ufficiale del Comune della SS Gori:
Presso il Comune di Quartata ci sono ancora circa 1000 pratiche di condono edilizio relative alla sanatoria del 1985 e del 1994. Una parte di queste riguarda richieste che ricadono in aree sottoposte a vincoli fluviali e/o ambientali, ma il gruppo più numeroso è costituito da pratiche che non possono essere chiuse perché incomplete.
È urgente, per motivi di equità ed esigenze organizzative, arrivare velocemente alla chiusura di queste pratiche. Pertanto si invitano tutti i cittadini che hanno ricevuto o riceveranno da parte dell’Amministrazione Comunale la richiesta di integrazione dei documenti relativi alla pratica di condono a provvedere, in proprio o a mezzo di tecnici di fiducia, con tempestività al loro completamento. L’integrazione dei documenti dovrà essere fetta entro termini ristretti in modo da garantire il completamento dell’iter burocratico relativo al condono, in tal modo non si incorrerà nelle sanzioni previste dalla legge.
Luca Gaggioli
Assessore all’edilizia e urbanistica
Fra queste pratiche incomplete c’erano pure le due che seguono:
- Condono Nella Lapini – Via di Lecceto Montorio, 14. Pratica n. 7149 in data 28 febbraio 1995, fasc. 354.
- Condono Alberi Bruno – Via di Lecceto Montorio, 18. Pratica n. 5403 del 16.02. 1995, fasc. 126.
Il Comune (per l’esattezza l’assessore Marcello Bracali) aveva imposto agli interessati di consegnare, a completamento delle pratiche, atti di assenso dei confinanti e dei comproprietari in comunione di aree condivise: atti di assenso che non sono a fascicolo e che – lo sottolineo ancora – non possono esserci per il semplice motivo che nessuno (nel caso specifico mia madre Bruna Lapini, oggi defunta, ma anche altri confinanti, nemmen tenuti in considerazione) ha mai presentato.
Per questi motivi o il Comune di Quarrata esibisce la pratica completa tirando fuori anche gli atti di assenso (ma a tal proposito ha già risposto per ben due volte che non è in grado di farlo) ovvero, onorando l’articolo 54 della Costituzione (I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore), in autotutela dichiara la nullità in radice dei certificati di condono rilasciati, evidentemente in maniera illecita (a gratis o a pago?), dal discutibile geometra Franco Fabbri.
Ciò è prova dei comportamenti corrotti e mafiosi di certi dipendenti comunali, peraltro protetti dalle strutture tecnico-amministrativo-politiche, che non intendono (nonostante tutti i discorsi filo donciottiani, rosybindici e bombardieri) rispettare i princìpi della legalità per la quale il “circolo dei farisei quarratini” – leggi: con[s]iglio comunale – si appresta a concedere la cittadinanza onoraria a don Luigi Ciotti.
Ma aldilà di questo incontestabile dato, il problema peggiore (lethal weapon) di Pistoia è stato, è e resta, l’inefficienza neghittosa di una procura (peraltro sorretta e protetta da Csm, Anm, procura di Genova), che, pur a perfetta conoscenza dei fatti, grazie a i suoi poteri discrezionali (ampiamente abusati ben aldilà del proprio dovere di essere soggetta alla legge), mantiene, di fatto, il malaffare e la sopraffazione ai danni dei cittadini che, per un qualche motivo, o non le sono graditi o, come noi di Linea Libera, le diamo fastidio perché raccontiamo le verità non false (come si vuole far credere), ma scomode e indecenti.
È ancora possibile esprimere un’opinione e una critica anche nei confronti di chi (Coletta, Curreli, Grieco, Serranti, Contesini, Martucci, Gaspari, De Gaudio, Boccia, Gambassi, Buzzegoli e non solo) adopera la legge come un taser da usare a capriccio?
Cosa può rispondere il Pm Coletta che non intercetta la sorella di Luca Turco?
Edoardo Bianchini
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© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana
ECCO PATRIZIO, PROFETA SOVRANO,
CHE SOVRA LI ALTRI COM’AQUILA VOLA.
MA LA REALTÀ NON TORNAGLI A LA MANO
E LA PAROLA POI GLI MUORE IN GOLA…