sinagra&cuffaro 34. CAMILLERI AVEVA RAGIONE. E CON LA CITTADINANZA A DON CIOTTI QUARRATA HA DICHIARATO DI ESSERE UNA FALSA PROFETA CORROTTA, MAFIOSA E INGIUSTA

«Sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti»: e stamattina la predizione di Cristo si è avverata grazie ai “simoniaci” dell’indegno Comune di Quarrata


La vita è un paradiso di bugie, Quelle tue, quelle mie, Che ci danno una calda ansietà, Son stelle risplendenti sulle vie profumate, Incantate e lontane dalla buia realtà [Quartetto Cetra]

SEMPRE HA STATO ACCUSSÌ, CHE ’N CHISTE MÓNNO

VULÌSSE ’A GGENTE STA’ A RRUSSÀ ’NTO SONNO.

CA SI TTIÈN’ ’A CUSCIENZ’ ANDURMENTATA

CREDI PUR’ ’A I PPATÀCCHE DE QUARRATA!


 

«Da’ colli Euganei, 11 ottobre 1797. Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure e la nostra infamia. Il mio nome è nella lista di proscrizione, lo so; ma vuoi tu ch’io per salvarmi da chi m’opprime mi commetta a chi mi ha tradito?»…

Dopo avere visto l’auto-trombosviolinata (per il significato rivolgetevi a Carlo Rossetti) del sindaco Romy “degli amici suoi” sulla cerimonia del conferimento della cittadinanza onoraria a don Ciotti, le uniche parole che mi sono affiorate alla mente, sono state quelle che aprono le Ultime lettere di Jacopo Ortis del Foscolo.

E sono quasi affogato nella spregevole retorica di così tanti cervelli all’ammasso: tutti ugualmente ipocriti e tutti in fila. Senza nessuna differenza sostanziale da un duo Clinton-Lewinsky, un Sangiuliano-Boccia, un Berlusca delle piccole prostitute bugiarde, o un Alessandro VI papa, babbo del duca Valentino caro a Machiavelli, e di una certa signora Lucrezia Borgia, ben nota (perfino, credo, al Romitino) per altre virtù.

Come vedete non c’è nulla di nuovo sotto la luce del sole. La Bibbia lo aveva detto tremila anni fa: quindi, di che meravigliarci? Piuttosto tocca piangere, secondo il salmo 137, la sorte umana. Che, nonostante tutte le grandi parole di tutti (compreso don Ciotti che accetta la patacca di Tanàcca di stamattina), non cambierà mai: «Sui fiumi di Babilonia, là sedevamo piangendo al ricordo di Sion. Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre».

E ora guardati, Quarrata. E vergógnati.

Ai microfoni delle Tv con Tanàcca e dietro altri supporti dell’intellighenzia quarratina

Ce n’è uno e ce n’è tanti ma il Mearelli sta davanti

Proprio accanto c’è l’Irene. Badalì come lo tiene! Secondo te, ci crede, Marino?

Don Ciotti scrive sull’albo d’oro del Comune di piombo sotto gli occhi di loro…

Lui parla dei doveri del cittadino. Ma guardate la faccia del Mazza e del Romitino

Questa foto è doppia: ma non più né meno della lingua biforcuta dei Sioux della giunta
Il Michelozzi, la MariVic della [falsa] legalità e, in cova, l’assessore abusante Niccolai

Prima la Lega, dopo l’Irene. Fare la scena, gente, conviene?

Come stride la sequenza: Maricchiol, Ciotti e… la Scienza!

Parla in Mazzanti: serioso, torvo. Cito Calvino: L’ultimo è il corvo

A questo link https://www.linealibera.it/don-luigi-ciotti-e-cittadino-onorario-di-quarrata/ trovate il pezzo ufficiale del Comune di Quarrata. Intonso e integrale. Vi ho sempre detto che noi di Linea Libera facciamo parlare tutti, anche se ci teniamo – e ben stretta – la libertà di esternare il nostro ragionato pensiero. E ciò turba profondamente l’autoritaria e discutibile procura di Pistoia…


Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


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