sinagra&cuffaro 42. CAMILLERI AVEVA RAGIONE. FALSARE IL CURRICULUM DEVE ESSERE UN VIZIO DEI FERVENTI PD A COMINCIARE DALLA MINESTRA VALERIA FEDELI E FINO ALLA MARIA ROSARIA BOCCIA(TA), VERO BABY-ROMY?


Il primo cittadino di Quarrata conferma sempre più l’impressione di essere stato usato per un’operazione politico-amminEstrativa organizzata appositamente per lui, figura debole, dal basilisco-oeil-de-boeuf e dal suo affaristico entourage di votati al bene comune


Guarda la luna, guarda le stelle, guarda Romyno che fa le frittelle…

DECIDI ROMY, SINDACO NOSTRANO:

O L’UOVO O LA GALLINA O IL CULO SANO


Valeria Fedeli, ministrA dell’istruzione fece impallidire Giovanni Gentile. Anche lei diceva di essere una genia…

 

Mi sono di nuovo capitàti in mano due interessanti curricoli del sindaco dei quarratini: non mio perché – come sapete – io rifiutai la scheda elettorale.

La faccio corta, perché altrimenti poi la deviata procura di Pistoia mi accusa nuovamente di stalking giornalistico come s’inventò il Curreli per proteggere ad ogni costo il suo falso dottor Romolo Perrozzi, personaggio noto e grato al potere costituito locale e pistoiese in genere.

Da una parte Baby Romy dice di avere la licenza media. Da un’altra, sempre lui, parla di Istituto Tecnologico Statale di Pistoia (ITTS).

Visto che le notizie sono discordi, si può sapere dove questo mirabile sindaco dice il vero o spara il falso? Ha la licenza di scuola media, oppure ha compiuto il ciclo dell’ITTS?

E a questo allude il titolo di stamattina, che altro non è che un proverbio dell’Appennino di Sambuca Pistoiese. Precisamente di Lagacci. Un proverbio che viene recitato a chi, nella migliore delle ipotesi, fa un po’ di confusione: «Ma insomma che vuoi? Decìditi: o l’uovo o la gallina o il culo sano!».

È lo stesso del famoso assunto logico aristotelico tertium non datur, ci ricorderebbe Tommaso Coletta, ribadendo che il dilemma sta ontologicamente solo così.

No. Per Baby Romy è evidentemente tutto possibile. Essere o non essere, per lui non è un problema. L’essenziale è affermare: magari come le mille firme autenticate che lo portarono quasi a processo, se il suo amico Napolitano non avesse promulgato l’indulto o l’amnistia – non ricordo con precisione.

Ricordo assai bene, invece, che, quando Baby Romy si preparava alle elezioni, spinto ovviamente dal suo burattinaio Mazzanti, per capir meglio nelle strombazzature elettorali (perché di solito non mi muovo come la procura di Pistoia, che non fa mai indagini ma lavora trinciando giudizi usando l’articolo unico del pregiudizio ideologico della «prossimità sociale»), domandai lumi del livello scolastico romyano perfino al preside e alla segretaria dell’ITTS: ovviamente a risultato zero.

Giuseppe Berlinguer, da ministro della pubblica [d]istruzione, oltre che avere inflazionato le cattedre universitarie riempiendole di somari con tessera, aveva gonfiato anche la spesa promovendo i presidi (generalmente piccoli funzionari a orizzonte anche perlopiù limitato) a dirigenti. Il più delle volte della minchia.

Nessuno ha mai risposto alla mia richiesta che potete leggere nell’immagine. Troppo lavoro per gente sostanzialmente vocata solo alla pomposità boriosa degli abitanti di Nanolandia.

E pensare che l’Università di Torino, un tantino più grande dell’ITTS di Pistoia, mi aveva risposto in pochi giorni quando la stessa domanda la avevo presentata per sapere se la comandante dei vigili di Montale, la dottoressa Paola Nanni, era laureata e in che cosa! Si vede, però, che certi individui più Puffi sono, più Polifemi si sentono…

A rigor di logica, visto il silenzio dell’ITTS, è difficile poter pensare che la dichiarazione di Baby Romy, di istruzione superiore tecnica, possa essere verace come le vongole da spaghetti e sughi.

Mi scappa, poi, da ridere sulle competenze linguistiche del – come si definisce Baby Romy a chi oggi è tornato a scuola – «vostro sindaco».

Romy dichiara di avere capacità linguistiche in inglese. Mi piacerebbe assai, mentre indossa una brillante giacchina a paillettes sul palcoscenico, sentirlo discorrere in quella lingua con un altro genio di tale idioma: Baby Bomba, il famoso roditore di Rignano.

Anche lui, che pure una laurea la aveva, era molto sciolto nell’adoprare la lingua di Shakespeare e di Elisabetta II!

Infine, dopo aver frequentato – come ha dichiarato – l’ITTS di Pistoia, scuola eminentemente tecnologica, in uno dei curricoli leggo capacità nell’uso delle tecnologie: media. Forse, dopo tanto studiare, s’è sbagliato fra media e mediocre. Di certo, quanto a tecnologia, il bottone apriporta sapeva usarlo alla perfezione presso la Cra-Vignole.

Parodiando Gianna Manzini

È evidente che Baby Romy si è impegnato a fondo, ma… più di lì non andava e – causa silenzio dell’ITTS stesso – non ha finito forse neppure il primo anno di corso. Questo dovrebbe dircelo lui.

A fronte di una preparazione così accurata, e dopo tanto impegno, consumato sulle «sudate carte» di leopardiana memoria, il corpo elettorale di Quarrata lo ha scelto come primo cittadino. Quasi un’ovazione? No. Credo, più facilmente, una frittata – che con l’ovazione, almeno a suono, qualche collegamento de l’ha!

È proprio vero che i popoli hanno i governi che si meritano (Joseph De Maistre). E anche dei primi ministri (sto parlando di Mazzanti-oeil-de-boeuf, presidente del con[s]iglio comunale) capaci di manipolare perfino il re, facendogli credere, mentre è gnùdo in piazza (e perfino senza mutande), che ha addosso il vestito e il manto più belli e preziosi che un monarca possa volere.

Dormite tranquilli, quarratini. Siete in “ottimissime” mani!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


Baby Romy è stato anche
per un bel po’ assessore addetto
al «rischio idraulico»

Qualcuno (e non certo chi scrive) ha fatto sparire la cartellonistica stradale dell’area di Lecceto. È così che Mearelli segue e sorveglia i suoi doveri di assessore ai LL.PP. e al demanio? Non segua le orme di Romy!

 

Infatti in via di Lecceto lo abbiamo visto bene, con due volte l’acqua in casa: la prima nel novembre 2023, quando il Montalbano “ci cascava addosso”, e la seconda nei giorni scorsi,a inizio settembre.

Si vede che il sindaco del “ritratto in piedi” non si è ricordato dei suoi doveri, mentre sa benissimo pagliacciare sul palco con la giacca di paillettes.

Speriamo che ora non tocchi la stessa sorte al vicesindaco assessore ai lavori pubblici, Patrizio Mearelli. Ma se gli toccherà, volete scommettere che dirà che è accaduto perché il Montalbano è venuto giù e lo ha ricoperto…?


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