sinagra&cuffaro 45. CAMILLERI AVEVA RAGIONE. OLTRE CHE A PISTOIA LUPI ANCHE A LUCCIANO, SOPRATTUTTO A DUE GAMBE. MA PECORONI QUADRUPEDI DAPPERTUTTO


Francesco Rossano, speaker della Tv pistoiese, ci ha raccontato nel TG del 21 settembre, che un lupo passeggiava per Pistoia in Via Monterosa. Poi ci ha anche avvisato, con la sua dizione fin troppo accelerata e L’inflessione romanesca, che giorni fa (de sabato ha precisato) a Lucciano ne hanno visto un altro. Noi giornalisti montanelliani, ma molto diversi dai sostituti Curreli e Grieco, di lupi a due gambe ne abbiamo visti una montagna e per una vita. E insieme anche mandrie immense di pecoroni pronti a chiudere gli occhi su tutto


Il discorso più interessante sulla legalità lo ha fatto l’Irene Gori per elogiare don Ciotti. A cui però non ha rivelato le ferite che suo padre, geometra dei lavori pubblici, ha inferto e fatto infliggere al territorio. Meglio tacere, vero?

COLLINA E PIAN, COLATE DI CEMENTO

E GUARDA BABY-ROM COM’È CONTENTO!


QUARRATA. La Giunta congiunta che va che par’unta

 

Tvl ci allarma tutti. San Francesco non ha sanato la piaga dei lupi, perché, dopo quello di Gubbio, ora a Pistoia c’è quello di Via Monterosa (era in cerca di un gelato Doc?) e più in là, a Lucciano (che poi è anche la terra originaria del Mazzanti: sarà un lupo anche lui?) questi animali circolano liberamente.

Allarmato anche il Baby-Romy, per il Montalbano che gli casca addosso: a lui, alla sua giunta e anche ai quarratini del centro, ormai soggetti al rischio alluvioni cronico.

Non potrebbe essere diversamente perché con tutti i lupi (e i lupanari aperti su tutto il reticolo idrogeologico minore), il Montalbano è cementificato per diritto e per rovescio.

Né sono bastati lupi come il Mazzanti (per decenni) e come lo stesso Baby, che si avvia sulla stessa strada, a fermare gli abusivisti quarratini.

Il primo dei quali è Simone Niccolai, badalà assessore all’edilizia e proprio all’abusivismo!

È un po’ scontato mascherare il sindaco apri-porta da Cappuccetto e l’abusivista Nicolai da lupo, o l’upo, come scrisse un ragazzo della scuola di avviamento professionale al tempo in cui religione ce la insegnava proprio il prete di Lucciano, prima delle riforme e dei formaggini Mio della media unificata.

Se il burattino del burrachière volesse anche fare qualcosa, non ce la farebbe mai. Nessuno lo starebbe a sentire, perché in tre (ma anche di più), tutti fidi tecnici e geometri democristiani tirati su dall’Amadori, una volta trasferiti alle dipendenze del Pci di Luciano Caramelli, iniziarono a virare e a spostarsi a sinistra. Oggi sono tutti fidelizzati al Pd e all’Italia (più-morta-che) Viva del Simone l’abusivone.

Di fatto, il malcostume, la corruzione, la mafia locale hanno permesso a più di un branco di lupi a due gambe, di insediarsi sul Montalbano e di costruirci non secondo le leggi dello stato e i regolamenti del Comune, ma secondo quelle – ben note a Tommaso Coletta – delle «prossimità sociali». Poi ci pensano al Terzo Piano a non vedere quel che accade…

 

Oggi sul Montalbano c’è più lupi che pecore. In compenso, in pianura, dove i quarratini votano i loro luminosi esempi di amministratori illegali, mafiosi e corrotti, che hanno lasciato e permesso che un Franco Fabbri mettesse all’asta i condoni, i permessi e le autorizzazioni; in pianura, dicevo, ci sono più pecore che lupi. Meglio più pecoroni.

Felici e beati di pigliarselo nel tafanario a condizione che Cappuccetto Rosso garantisca loro i fuochi artificiali per il martedì della fiera; spettacoli a gratis di Mammamia, con Romy in giacca di paillettes; cittadinanze onorarie a don Ciotti, e un assessore che, tenuto in vita con accanimento terapeutico da Mazzanti e da Bai, può proseguire a far casini e guai!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


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LA LEGALITÀ CARA ALLA ASSESSORA MARIAVITTORIA MICHELACCI


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