sinagra&cuffaro 46. CAMILLERI AVEVA RAGIONE. MAZZANTI DA DEMOCRATICO A LEGHISTA DI SALVINI, MA SEMPRE AMBIGUO E MENTITORE


Qualcuno si è divertito, di recente, a prendere in giro il veterocomunista Mazzanti Oeil-de-bœuf – fedelissimo del Pci-Pd e di Dario Parrini, di cui assunse in Comune il cognato, Iuri Gelli, poi falso testimone dinanzi al giudice Luca Gaspari…


I politici e gli amministratori pubblici mentono e non vengono mai toccati. Ai giornalisti che raccontano la “verità effettuale” si danno arresti domiciliari e si infliggono sequestri di ogni tipo: poi magari si condannano pure. Ma ai magistrati infedeli che non svolgono il loro dovere «con disciplina ed onore»? Si dà la promozione e si spostano a far danni altrove? Possibile che questo non debba mai finire…?

NO CARA PICCINA NO.

COSÌ NON VA…


Continuate pure a proteggere il vostro superprotetto ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, geni del territorio!

 

Qualcuno gli ha attribuito, evidentemente con profilo fake, parole di elogio a Salvini per aver sequestrato i migranti, causa della richiesta dei pubblici ministeri di Palermo per una pena di 6 anni di carcere.

È ovvio che un cervello ammassato come quello dell’Okkióne non potrebbe mai esprimersi in questi termini: ha da fare ancora per qualche anno (e magari ancora e ancora, fino a rasentare decenni di manomissione politica di Quarrata) i suoi interessi come presidente del con[s]iglio comunale. A condizione – è ovvio – di far rieleggere per altri cinque anni il suo burattino prediletto: Baby-Romy di Santonovo, sempre in fascia come un Glovo…

Questo genio delle carte da burraco, della ganascia a piede libero e dei romanzi di Salgari, si è dimenticato di essere stato, ancor prima di sindaco, un pessimissimo assessore ai lavori pubblici, e che, come tale, non ha per niente vigilato sui suoi tecnici – parlo di Giorgio Innocenti e Fiorello Gori, ma anche dell’architetta Nadia Bellomo.

Poi è stato un sindaco tramestone, approssimativo, cialtrone e, in buona sostanza, incapace di regnare «con disciplina ed onore» dal momento che, come capo e unico responsabile del Comune di Quarrata, è e resta, alla fine, la causa prima del disastro ambientale del Montalbano, almeno da quando ha iniziato a rimestar bottino come amminEsratore di prima linea e potere non operaio ma dirigenziale in Enel; dove credo che abbia dormito fino alla pensione anticipata e privilegiata.

Si è dimenticato, l’Okkióne, anche (e questo in corresponsabilità con la sindaca inutile SS Gori) che lui aveva le mani in pasta quando sono state approvate le norme del Regolamento Urbanistico in vigore prima e dopo il fatidico 2008: anno in cui il ragionier Romolo Perozzi (che io definisco non-dottore perché non-laureato, anche se si vantava d’esserlo, dal momento che schierava in campo una laurea tri-fasulla in chissà quale cazzo di università per corrispondenza!); anno in cui il ragionier non-dottor Romolo Perrozzi ne faceva di tutti i colori, con il beneplacito degli uffici tecnici edilizia e lavori pubblici, fino ad accecare e distruggere il reticolo stradal-vicinale di Lecceto e rendere tutta l’area assolutamente compromessa sotto il profilo urbanistico, ambientale e idrogeologico. Salvo se altro.

Il signor Occhio-di-bue, richiamato al dovere, se n’è catafottuto. E ha preferito lavarsene le mani, vuoi per incapacità di capire (la sua istruzione è quella che è); vuoi perché il ragionier non-dottor Perrozzi (protetto a lancia in resta dall’indecenza svergognata del sostituto Curreli, peraltro supportata da tutta la procura pistoiese in massa) non deve essere toccato: ma è e resta un superprotetto.

L’Anm è una bestemmia logica e il Csm non svolge alcuna funzione. Per questo, in una sorta di protezione indecentemente mafiosa, la magistratura italiana svolge un vero e proprio ruolo dittatoriale che va eliminato, perché lì è il neofascismo

Se l’Italia fosse un paese davvero legale, dopo 5 anni 5 di denunce chiare, circostanziate, documentate e dirette, tre quarti dei personaggi indicati negli articoli di questo giornale, sarebbero già in gattabuia.

Ma non è così. L’Italia è la degna figlia delle sue procure ed è formata e conforme al malcostume di certi magistrati che, come ha recentemente detto e sottolineato lo stesso Gratteri, non sono mai stati così poco autorevoli come in questi tempi (vedi Gratteri, i magistrati oggi ai minimi storici di credibilità. Dopo il caso Palamara si doveva voltare pagina e non è successo). Non autorevoli perché, con solare evidenza, indecenti in molti dei loro comportamenti come quelli in uso a Pistoia. Chiaro?

Ecco. Detto questo il sor Mazzanti-Occhio-di-bue ha tollerato per decenni il traffico delle violazioni di leggi e regolamenti comunali (forse anche “a pago”) sull’uso abusivo e ripetuto della collina, ma senza escludere la Piana. Il tutto da parte di gente – e non temo a dirne il nome: Romolo Perrozzi, Mara Alberti, Margherita Ferri, Sergio Luciano Giuseppe Meoni, ma anche di mille altri sulle colline di Lucciano, dove circolano i lupi liberi).

I più cretini, fra questi favoriti dalle istituzioni, querelano: credendo di fermare la frana con una mano; ben aiutati da magistrati che rinviano a giudizio violando l’art. 358 cpp.

Ed è un’indecenza, oggi, vedere che la procura di Pistoia – senza svolgere indagini, perché così opera con matematico-logica scientificità – dà retta alle querele di gentaglia (non posso definirla in modo più consono e appropriato) come, appunto, il Perrozzi – che, mi dicono, ha fatto una nuova smitragliata di querele per impedirci di rappresentare la realtà storica del malaffare mafioso del Comune di Quarrata; o di un disturbato (non certo per noi di Linea Libera) Luca Benesperi, la cui «cacaiola politica» (perdoni l’ardire espressivo il suo sostenitore Giuseppe Grieco) si effonde abbondante in ogni passo che il Bimbominkia compie: non ultimo quello (che il Padre Dante definirebbe merdoso senza tanti salamelecchi) di aver preso in giunta una avvocata anpigiana la quale prima gli è stata diretta avversaria (e di ispirazione tutt’altro che destra) e poi gli si è gettata ai piedi facendo le fusa come certi gattini da cartoni animati.

Di fronte a tanto squinternamento logico-mentale da parte delle «autorità costituite», c’è da farsi meraviglia se la gente fa quel che cazzo vuole?

Così non può proprio andare…

Attento, però, caro Okkióne di Dio che ammassa i peccati mondo! E attenta stia anche la procura in cui brillano stelle più degne di stalle che di celesti seggi magistratuali.

Attenti tutti perché la verità non si ferma con le chiusure delle indagini (a cazzo di cane) e i rinvii a giudizio (della beata minkia).

Cammina lenta, ma arriva sempre la verità. Specie addosso ai non-dottori che querelano a tutta randa (aiutati da magistrati sicuramente schizofrenici); addosso ai non-comandanti (anch’essi protetti da Curreli, discutibili e infedeli alle leggi dello stato che gli paga pure lo stipendio); addosso ai politici e/o amminEstratori che sono al loro posto più per fare i cazzi propri che per garantire la buona abitudine alla legalità.

Che Comune di Quarrata e procura di Pistoia non di rado offendono e calpestano senza pensarci e senza pudore.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


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