sinagra&cuffaro 6. CAMILLERI AVEVA RAGIONE. UN ESEMPIO DI COMPRAVENDITA DI CONDONO CHE SALTA FUORI QUASI 40 ANNI DOPO

L’uscita di stamattina è interamente dedicata a quel perfetto assessore all’edilizia che si divertiva a costruire capannoni abusivi nell’orto di casa sua per salvare i suoi camper dalle intemperie e che Marco Mazzanti e Marco Bai hanno salvato con stile finemente mafioso dandogli il tempo di disfare ogni cosa, mentre la procura era girata dall’altra parte…


Ditelo anche a Curreli e a Grieco che quando io parlo e scrivo non faccio come loro: prima studio e dopo mi muovo. Non faccio finire i cappuccini in galera perché nascondo fascicoli…

ASSESSORE NICCOLAI,

MENO ABUSI E MEGLIO FAI


Curreli, Grieco, Coletta… da qui lo vedete o no che il Comune di Quarrata favorisce e favoreggia chi vuole e chi gli pare?

 

Simone Niccolai di queste cose dovrebbe intendersene bene. Anche lui è stato un abusivista e, in special modo, lo è stato anche nel periodo in cui era assessore al ramo.

Simone, cugino di Luca Gaggioli (a sua volta assessore all’edilizia della SS Gori), le vedi bene queste tre foto in fila che ho pubblicato per te?

Per prima cosa osserva la foto con una piccola cornice in giallo a sinistra. Poi fa’ mente locale e punta l’occhio (magari fàtti aiutare da quel sindaco di fatto Mazzanti) su quella specie di capannotto rosso sospeso su colonna di mattoni che altro non era che un cesso abusivo realizzato da Nella Lapini.

La Nella, maestra elementare, imparentata con mia madre, residente a Viareggio, vendette quella sua micro-proprietà e contestualmente presentò – a validare l’atto notarile – apposita istanza di condono con la pratica la n. 7149 in data 28 febbraio 1995, fasc. 354.

In quello stesso momento in nome e per conto di mia madre Bruna Lapini, io presentai un esposto in cui dichiaravo esplicita opposizione alla concessione della sanatoria. Per più motivi. Fra i quali uno interessante. In proiezione, l’ombra del piccolo cesso aereo, ricadeva su una parte di area a comune: pertanto, in qualità di comunista dell’area, mia madre si opponeva alla sanatoria.

(foto mia opposizione)

L’ufficio tecnico (assessore Marcello Bracali) fermò il condono. Ma quel gabinetto è rimasto lì, sospeso alle mura, fino a qualche mese fa. Quando, in seguito a tutto il mio lavoro di scavo e lettura dei fascicoli, sono riuscito – dopo quasi 40 anni – a far capire al personale addetto agli abusi, che quell’opera non doveva starci. E non è l’unica avallata dal geometra Franco Fabbri.

Meglio tardi che mai? Sì. Ma nel frattempo il tribunale di Pistoia, con un cervello non più grande di una noce, mi ha trattato come un delinquente, uno stalker, un persecutore, anche se di tutto questo me ne catafotto dal momento che l’ho sempre saputo che a combattere la mafia i rischi sono naturali e reali.

Ora ti chiedo, o Simone abusivista a denominazione di origine controllata, e per giunta assessore: se il geometra Franco Fabbri (quello che nel pomeriggio lavorava in studio con Mauro Ponziani) alla fine con dei giri suoi particolari fece avere il certificato di condono ai proprietari della micro-proprietà; e se oggi quel gabinetto in cielo è stato fatto demolire, come vedi nella terza foto; che hai da dire (ma la domanda è rivolta a tutta la cupola comunale, opposizioni comprese) se io mi permetto di affermare che il blitz del Fabbri fu fatto certo doloso, dal momento che l’infedele dipendente pubblico rilasciò la sanatoria sapendo in chiaro che con essa venivano violati i diritti reali dei terzi?

Inoltre (ma chiedilo anche a quel procariota del Mazzanti, abituato a dirigere l’Enel: e infatti i risultati si vedono dai disservizi), chi mi ripagherà 40 anni di rotture di coglioni in cui mi avete lasciato in guazzo? E come si potrà sanare il contratto di compravendita iniziale, se tutti gli uffici hanno ricevuto almeno 500 Pec in cui si dice loro che i proprietari delle parti a comune non erano, non sono e non saranno mai disposti a veder sanare questo esempio da manuale di mafia amministrativa quarratina?

Il famoso sigillo imperiale di Ottone Lucidato di Baviera. Quanti malestri ha fatto questo dipendente infedele al Comune e ligio a Mauro Ponziani?

Ti sembra giusto, Simone l’abusivo, che dobbiamo rimetterci io e i miei familiari per colpe vostre di amministratori e dei vostri dipendenti infedeli, a loro volta mafiosi e forse anche corrotti da ipotetiche mazzette e altri sistemi che vanno per la maggiore?

Ho ragione o no, se dico che il Comune di Quarrata protegge chi vuole e perseguita chi gli sta sulle palle?

Una mattina, mi son svegliato, Simone ciao, Simone ciao, Simone ciao ciao ciao… Una mattina mi son svegliato, e ho trovato mafia e più!

Buon venerdì della minchia a tutti. Nella certezza che, prima o poi, la pacchia finisce…

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


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