Stamattina, 25 ottobre 2024, la giudice Daniela Bizzarri ha letto in aula il dispositivo della sentenza che proscioglie i due giornalisti di Linea Libera da qualsiasi reato. Ed è la seconda volta dopo il provvedimento del dottor Pasquale Cerrone già passato in giudicato. Soddisfazione delle avvocate della difesa Katia Bonari e Pamela Bonaiuti per il colpo di spugna a un voluminoso quanto confuso fascicolo di copia-incolla mal-cuciti insieme dal sostituto Curreli
« IL TEMPO È GALANTUOMO »
SCRISSE UNA LETTERATA DI PISTOIA
Mancava l’intervento dell’avvocata Bonari, stamattina, per chiudere e far concludere il processo, affidato alla dottoressa Bizzarri, contro chi scrive e Alessandro Romiti, perseguitati da anni dal mai-comandante Nesti di Agliana, che ha presentato ricorsi alla disciplinare dei giornalisti e varie, seriali querele contro Linea Libera e i suoi uomini. In un crescendo inarrestabile e indegno.
In seguito all’intervento dell’avvocata Bonari – preciso, informato, puntuale, ineccepibile e inattaccabile sotto il profilo logico –, la dottoressa Bizzarri, dopo essersi ritirata, è tornata in aula ed ha dichiarato assolti i due cronisti ex art. 530 cpp.
Nella massa confusa delle accuse che Nesti ha benevolmente rovesciato addosso a chi scrive e ad Alessandro Romiti nel corso degli anni (è stato un continuo di ricorsi all’ordine dei giornalisti, tutti respinti; e di filze di querele-denunce stile-salsiccia, una dietro l’altra) tutti gli addebiti infilzati dalla difesa di Nesti, rappresentata dall’avvocata Annalisa Lucarelli, dello studio Andrea Niccolai, sono stati distrutti e smantellati dalle testimonianze e dai documenti sui quali sia chi scrive (giornalista dal 1967), che Romiti, hanno sempre basato i loro scritti, finalizzati non a danneggiare il Nesti né alcun altro, ma solo a chiarire al popolo di Agliana la mala gestione del comando dei vigili sotto la guida di un dipendente che non ha mai vinto il concorso per poter sedere sulla sedia di comandante, come invece gli è stato concesso per ben 15 anni (2000-2015) dalle amministrazioni democratiche di sinistra, che si sono succedute dal sindaco Marco Giunti al sindaco Giacomo Mangoni attraverso il decennio di Paolo Magnanensi e il quinquennio di Eleanna Ciampolini.
Agliana ha vissuto una protezione personale del Nesti assolutamente indegna di un paese civile, democratico e rispettoso della legalità – anche se va detto che questo scudo spaziale non è mai terminato, dacché l’amministrazione di destra di Benesperi, grazie anche al fattivo contributo della segretaria generale Paola Aveta, è continuata e continua tuttora: alla faccia della legalità.
Soddisfazione delle avvocate della difesa che, più volte, durante lo svolgimento del processo, hanno chiesto a Nesti se volesse ritrarre le accuse. Mentre Nesti, con la stessa pervicacia con cui ha sempre fatto di tutto per restare illegittimamente incatenato al suo posto, ha sempre risposto negativamente.
Dopo la sentenza Bizzarri di oggi, si fa ancor più evidente (anche a dispetto dei presidenti dell’ordine Carlo Bartoli e Giampaolo Marchini, ostili all’indipendenza di chi scrive) che Linea Libera non è un giornale di stalker, di diffamatori, di gente che ama la violenza privata gratuita.
All’informazione di Linea Libera contribuiscono veri giornalisti d’inchiesta che non fanno sconti a nessuno, consci del fatto che l’informazione è il principio attivo della democrazia e della libertà. Un principio che dai più – a cominciare dalle «autorità costituite» – appare alquanto spregiato, al giorno d’oggi.
Si attendono le motivazioni della dottoressa Bizzarri nei termini di legge.
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana