sinagra&cuffaro 69. CAMILLERI AVEVA RAGIONE. ALLUVIONES: DOMANDE E RISPOSTE “FATTE IN CASA PER VOI” PER INCENSARE LA POLITICA E TRUFFARE IL POPOLO IGNORANTE E CIUCO


Anche stavolta hanno ucciso l’Uomo-ragno… Eran tutti lì a Vignole A parlar di chissacché: Bombe d’acqua ed emergenze, Traboccava anche il bidé! Baby-Romy boccheggiava Con la lisca e arzillo assai, Mentre Giani dondolava Il teston che sol fa guai. Tutti attenti alle promesse Fatte: «L’òpre si faràn, Quando i fichi faràn l’uva, L’uva del KaZZakistan»…


PEONES. Dopo l’alluvione del 2023, Giani strillò: «E ora, amministratori delle zone alluvionate, venite a farci approvare, in Regione, dei piani di costruzione sotto gli argini, poi vedete cosa vi rispondiamo!». Detto fatto. Ad Agliana, Bimbominkia-Benesperi e Ciottoli d’Ombrone hanno fatto passare la lottizzazione sotto-Brana. Vieni, vieni ad Agliana, Giani boccadoro! Ma prima passa da Coletta al Terzo Piano del tribunale e pòrtatelo dietro

FU COME FU LA PESCA DEL GRAN GIUNTI:

ACQUA FINO ALLE PALLE E PESCI PUNTI!


 

 

Mi garba guardare i servizi (?) di Tvl, la Tv locale che s’è perso anche il contratto della pallacanestro (mi pare) a motivo di avarizia e braccino corto da Pistoia, cedendo il passo (mi pare) ai pratesi, che c’hanno gli amerikani alle spalle. Forse gli sfruttatori di Trump, non benefattori di Biden/Bidé-Kamala…

Scherzi a parte. Guardatelo anche voi il servigio di Tvl. Non dice nulla, perché niente ha da dire. Ci fa vedere solo un sacco di ex-democristiani (anche Baby-Romy verrebbe da tali file, poi margheritizzate e passate al nemico), tutti attenti (in realtà dormienti) nel ronzìo delle pale (le lingue) che sommovevano le acque negli impianti (le bocche) di depurazione di politici e tecnici, locali e non.

Nel liquame generale della corruzione che esonda, non si distinguono più cazzi, culi e quarantore. È un gran casino; è tutta una melma. Ma via di Lucciano, sopra la casa infanziale del Mazzanti, ci sono ancora un centinaio di metri di strada sbranata. E anche a Silvione una lunga serie di barriere in cemento che impediscono alle macchine di finire con il culo a bagnomaria. Mentre lungo la Fermulla la gente vola dentro al fossone perché le protezioni in legno sono marce e nessuno, ancor dopo l’ultimo infortunio del quarratino volato dentro, s’è preso la briga di rimettere a posto.

Forse è meglio limitarsi a sentire solo le cazzate con lisca (anche di trasverso in gola) di Baby-Romy, che blatera (nel medioevo quel verbo è riferibile ai becchi delle greggi caprine); che blatera dicendo che gli è parso doveroso (sia a lui che alla sua giunta del nulla) fare l’incontro alla Banca Alta Toscana, con una serie di ciacciònes (politico-tecnici fiancheggiatori anche loro del nulla piddino) i quali, in questa specie di Messico di Pancho Villa e/o da Emiliano Zapata, hanno sostituito i peones dei vecchi film.

Nomi, cognomi e indirizzi dei salvatori del mondo sommerso

Il tutto fatto in casa per voi, quarratini, come i cibi della Benedetta Rossi. Solo che lei le sue produzioni le fa davvero per farle mangiare nel suo agriturismo. Mentre questa banda di suonatori di Brema allo sbaraglio, pronta a salire sul palco con giacche di paillettes, il cibo – come ho sempre detto – se lo pappa tutto con quelle sue insaziabili bocchine, graziose, ma a volte perfino a culino di gallina.

Il Baby-Romy parla di punto della situazione. Giani scuote il capone mentre parla qual vecchio saggio che fa il bagno in Arno a maggio. Poi i tecnici: tutti del Menga.

Sanno perfettamente come stanno le cose. Ma la democrazia di sinistra (intendo quella imposta da un partito, che a livello nazionale non ha mai vinto una elezione, pur avendo ugualmente sempre defecato dappertutto) consiste proprio in questo: io ti chiedo la legalità e una procura della repubblica mi scaraventa agli arresti domiciliari, perché l’esimia dottoressa Gip Patrizia Martucci (oggi, a quanto pare, presidentA facente funzione interinale al tribunale di Pistoia dopo la pensione del calamitoso Barbarisi), ascoltando l’amico Curreli, alza lo scudo a protezione delle famose (quanto corrotte) «autorità costituite».

 

Sono tutti a piena conoscenza del fatto che, se nei Comuni che sono stati annaffiati nel 2023, non ci fossero stati geometri, architetti e ingegneri inciuciati in mille compromessi con gentaglia dipendente comunale che ha fatto autorizzare tutto a prezzi stracciati (ritorno su nomi come Franco Fabbri, Giorgio Innocenti, Nadia Bellomo, Fiorello Gori: pur’ essi ex-Dc passati al commercio), molto probabilmente dallo scorso anno ad oggi a Lecceto (grazie, falso dottor Perrozzi caro a Claudio Curreli) i miei familiari non avrebbero avuto (fatto mai verificatosi dal 1927, anno di costruzione della casa) l’acqua in cucina e a piano terra per ben tre volte. Capito, architetto Bertaccini del territorio di Romy-lisca?

Luigi Guerrera, segretario generale, sarebbe il responsabile della prevenzione della corruzione e per la trasparenza. Ma non sembra che sia molto attivo, vero Mariavittoria della legalità (negata)? Ma se tacere è mafia (come dice il cittadino onorario), Quarrata è il tempio della mafietà. E con l’ombrello del Terzo Piano…

Ma guardateli, i politici. Guardate le loro bocche democristan-piddine, così simili (se non uguali) e gentili e delicate, ma pronte a tirare fuori tutti i denti di Alien all’improvviso, se vedono una salsiccia sul tavolo.

Chiudo con la famosa. mistica frase di Luciano Michelozzi (Marino Michelozzi, il figlio, sostiene l’abusivista Simone Niccolai… bella roba!): «Ma che volete capire, quarratini…! Vi pigliano tutti per il culo!».

È vero che hanno tutti la boccuccia dipinta da Raffaello. Ma gli serve solo per cacare promesse che non saranno mai mantenute; e per far entrare cibo utile a battere la ganascia.

Tutti gli altri problemi sono KaZZakistan del popolo!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


PUNTUALIZZANDO

A Pistoia viviamo in questo guazzetto

 

Perché, invece di fare la fiera della scemenza bancaria, amministratori di Quarrata, non avete noleggiato un pullman della Autolinee Toscane (in realtà vendute ai francesi dal nemico Enrico Rossi) e non ci avete messo sopra, tutti i personaggi dell’incontro vignolino con in più i 7 nani (ora 5) del Pm Ser Coletta?

Poi avreste dovuto far salire anche me. Vi avrei portato tutti a fare un bel giro sul Montalbano. Così l’architetto Bertaccini – che non si allontana mai troppo dalla sua scrivania – avrebbe preso coscienza di che cos’è stata l’amministrazione democratica dal 2000 ad oggi, a Quarrata in mano a gente come il geometra Fabbri.

Se ne sarebbe resa conto anche l’avvocata della legalità, Mariavittoria Michelacci, che ha le idee molto offuscate in merito. E perfino la procura di Pistoia avrebbe smesso di proteggere il malaffare dell’edilizia alla Simone Niccolai, l’abusivista che sanziona gli altri, ma a casa sua fa come cazzo gli torna comodo.

Avete qualcosa da dire? Calmatevi e rileggete (da Coletta in giù) l’art 54 della Costituzione più bella del mondo. Per il commento invitate Sergio a intervenire dal Colle… del Montalbano!


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