Anche stavolta hanno ucciso l’Uomo-ragno… Eran tutti lì a Vignole A parlar di chissacché: Bombe d’acqua ed emergenze, Traboccava anche il bidé! Baby-Romy boccheggiava Con la lisca e arzillo assai, Mentre Giani dondolava Il teston che sol fa guai. Tutti attenti alle promesse Fatte: «L’òpre si faràn, Quando i fichi faràn l’uva, L’uva del KaZZakistan»…
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FU COME FU LA PESCA DEL GRAN GIUNTI:
ACQUA FINO ALLE PALLE E PESCI PUNTI!
Mi garba guardare i servizi (?) di Tvl, la Tv locale che s’è perso anche il contratto della pallacanestro (mi pare) a motivo di avarizia e braccino corto da Pistoia, cedendo il passo (mi pare) ai pratesi, che c’hanno gli amerikani alle spalle. Forse gli sfruttatori di Trump, non benefattori di Biden/Bidé-Kamala…
Scherzi a parte. Guardatelo anche voi il servigio di Tvl. Non dice nulla, perché niente ha da dire. Ci fa vedere solo un sacco di ex-democristiani (anche Baby-Romy verrebbe da tali file, poi margheritizzate e passate al nemico), tutti attenti (in realtà dormienti) nel ronzìo delle pale (le lingue) che sommovevano le acque negli impianti (le bocche) di depurazione di politici e tecnici, locali e non.
Nel liquame generale della corruzione che esonda, non si distinguono più cazzi, culi e quarantore. È un gran casino; è tutta una melma. Ma via di Lucciano, sopra la casa infanziale del Mazzanti, ci sono ancora un centinaio di metri di strada sbranata. E anche a Silvione una lunga serie di barriere in cemento che impediscono alle macchine di finire con il culo a bagnomaria. Mentre lungo la Fermulla la gente vola dentro al fossone perché le protezioni in legno sono marce e nessuno, ancor dopo l’ultimo infortunio del quarratino volato dentro, s’è preso la briga di rimettere a posto.
Forse è meglio limitarsi a sentire solo le cazzate con lisca (anche di trasverso in gola) di Baby-Romy, che blatera (nel medioevo quel verbo è riferibile ai becchi delle greggi caprine); che blatera dicendo che gli è parso doveroso (sia a lui che alla sua giunta del nulla) fare l’incontro alla Banca Alta Toscana, con una serie di ciacciònes (politico-tecnici fiancheggiatori anche loro del nulla piddino) i quali, in questa specie di Messico di Pancho Villa e/o da Emiliano Zapata, hanno sostituito i peones dei vecchi film.
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Il tutto fatto in casa per voi, quarratini, come i cibi della Benedetta Rossi. Solo che lei le sue produzioni le fa davvero per farle mangiare nel suo agriturismo. Mentre questa banda di suonatori di Brema allo sbaraglio, pronta a salire sul palco con giacche di paillettes, il cibo – come ho sempre detto – se lo pappa tutto con quelle sue insaziabili bocchine, graziose, ma a volte perfino a culino di gallina.
Il Baby-Romy parla di punto della situazione. Giani scuote il capone mentre parla qual vecchio saggio che fa il bagno in Arno a maggio. Poi i tecnici: tutti del Menga.
Sanno perfettamente come stanno le cose. Ma la democrazia di sinistra (intendo quella imposta da un partito, che a livello nazionale non ha mai vinto una elezione, pur avendo ugualmente sempre defecato dappertutto) consiste proprio in questo: io ti chiedo la legalità e una procura della repubblica mi scaraventa agli arresti domiciliari, perché l’esimia dottoressa Gip Patrizia Martucci (oggi, a quanto pare, presidentA facente funzione interinale al tribunale di Pistoia dopo la pensione del calamitoso Barbarisi), ascoltando l’amico Curreli, alza lo scudo a protezione delle famose (quanto corrotte) «autorità costituite».
Sono tutti a piena conoscenza del fatto che, se nei Comuni che sono stati annaffiati nel 2023, non ci fossero stati geometri, architetti e ingegneri inciuciati in mille compromessi con gentaglia dipendente comunale che ha fatto autorizzare tutto a prezzi stracciati (ritorno su nomi come Franco Fabbri, Giorgio Innocenti, Nadia Bellomo, Fiorello Gori: pur’ essi ex-Dc passati al commercio), molto probabilmente dallo scorso anno ad oggi a Lecceto (grazie, falso dottor Perrozzi caro a Claudio Curreli) i miei familiari non avrebbero avuto (fatto mai verificatosi dal 1927, anno di costruzione della casa) l’acqua in cucina e a piano terra per ben tre volte. Capito, architetto Bertaccini del territorio di Romy-lisca?
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Ma guardateli, i politici. Guardate le loro bocche democristan-piddine, così simili (se non uguali) e gentili e delicate, ma pronte a tirare fuori tutti i denti di Alien all’improvviso, se vedono una salsiccia sul tavolo.
Chiudo con la famosa. mistica frase di Luciano Michelozzi (Marino Michelozzi, il figlio, sostiene l’abusivista Simone Niccolai… bella roba!): «Ma che volete capire, quarratini…! Vi pigliano tutti per il culo!».
È vero che hanno tutti la boccuccia dipinta da Raffaello. Ma gli serve solo per cacare promesse che non saranno mai mantenute; e per far entrare cibo utile a battere la ganascia.
Tutti gli altri problemi sono KaZZakistan del popolo!
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana
PUNTUALIZZANDO
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Perché, invece di fare la fiera della scemenza bancaria, amministratori di Quarrata, non avete noleggiato un pullman della Autolinee Toscane (in realtà vendute ai francesi dal nemico Enrico Rossi) e non ci avete messo sopra, tutti i personaggi dell’incontro vignolino con in più i 7 nani (ora 5) del Pm Ser Coletta?
Poi avreste dovuto far salire anche me. Vi avrei portato tutti a fare un bel giro sul Montalbano. Così l’architetto Bertaccini – che non si allontana mai troppo dalla sua scrivania – avrebbe preso coscienza di che cos’è stata l’amministrazione democratica dal 2000 ad oggi, a Quarrata in mano a gente come il geometra Fabbri.
Se ne sarebbe resa conto anche l’avvocata della legalità, Mariavittoria Michelacci, che ha le idee molto offuscate in merito. E perfino la procura di Pistoia avrebbe smesso di proteggere il malaffare dell’edilizia alla Simone Niccolai, l’abusivista che sanziona gli altri, ma a casa sua fa come cazzo gli torna comodo.
Avete qualcosa da dire? Calmatevi e rileggete (da Coletta in giù) l’art 54 della Costituzione più bella del mondo. Per il commento invitate Sergio a intervenire dal Colle… del Montalbano!