sinagra&cuffaro 9. CAMILLERI AVEVA RAGIONE. I «FONDI SERVENTI» DEL PERROZZI E LA CONCESSIONE AD PERSONAM DI DIRITTI NON SPETTANTI PER PASSI CARRABILI. MA NON SI PUÒ DIRE CHE È STATO FAVORITO ALTRIMENTI CURRELI CHIEDE E OTTIENE I DOMICILIARI

Se io so che il mio è un «fondo servente» e lo riconosco pacificamente senza mezzi termini, perché mi fo concedere dal Comune di Quarrata la licenza per chiuderne la parte servente a parcheggio pubblico come se fosse di proprietà esclusiva? Lo faccio perché sono un ragionier non-dottore che ha «prossimità sociali» in Comune e in procura, o perché devo perseguitare un giornalista che ha scoperto che io non ho mai conseguito una laurea legale e lo ha fatto sapere a tutti scrivendolo su questo giornale?


Lo dissero loro che quelle particelle erano «fondi serventi». E aver concesso al Perrozzi i passi carrabili non è stato un vero e proprio favoreggiamento, signori magistrati arresta-giornalisti?

LE LEGGI IN VIGORE A QUARRATA

SI TROVANO NEL «CODICE DEI FAVORI»


Caro Curreli, il ragionier non-dottore è un favorito del Comune di Quarrata, anche se Iuri Gelli mentì in aula dinanzi al giudice Gaspari che fece finta di non capire…

 

Oggi riepilogo in breve la questione dei due passi carrabili concessi indebitamente al ragionier non-dottor Romolo Perrozzi che, pur avendo piena coscienza che le chiusure delle piazzole di via di Lecceto non gli spettavano, ne chiese e ne ottenne il permesso grazie alla catena di potere geometra Giorgio Innocenti-architetta Nadia Bellomo-progetto dello studio Sassaroli. A Quarrata funziona così.

Tenete presente – come al solito – che è fatto notorio che il geom. Giorgio Innocenti al mattino lavorava ai lavori pubblici e al pomeriggio per lo studio Sassaroli. E che questa era una “prassi di merda” normale all’interno del democratico(cristiano) Comune di Quarrata. Epoca esatta, quella della sindaca inutile Sabrina Sergio Gori.

Eco i presupposti su cui è necessario ragionare senza mai perdere di vista la logica e non – come accade a Quarrata da decenni – sui binati dell’opportunismo politico-economico, del favoreggiamento, delle regalie, delle ruffianerie varie di personaggi che democraticamente, per i Pd, contano molto più del semplice cittadino che si limita a stare al suo posto.

1. In una raccomandata del 30 agosto 2008, il ragionier non-dottor Romolo Perrozzi e la sua gentile consorte, Antonia Compagnucci, dichiarano che – insieme a Mara Alberti, Sergio Luciano Giuseppe Meoni e Margherita Ferri: questi ultimi assai cari al sostituto Giuseppe Grieco – «sono proprietari dei fondi serventi» sui quali insiste il tratto di strada (via Vicinale di Lecceto) per giungere ai numeri civici 10-12-14-16-18.

La piazzola ovest che il ragionier non-dottor ha voluto far chiudere con un atto illecito favorìtogli dal Comune

Non importa, a questo proposito, essere magistrati della procura della repubblica di Pistoia per capire la situazione di fatto e di diritto pacificamente riconosciuta da – ripeto – ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, Ctu del tribunale di Pistoia; Mara Alberti, Sergio Luciano Giuseppe Meoni, Margherita Ferri (legati ai civici 14 e 18, di cui si dichiarano presuntivamente proprietari, ma senza esserlo in punto di diritto, basando la loro presunzione su una pratica di sanatoria manipolata a dovere dal geometra Franco Fabbri).

Basta essere l’asino di San Giuseppe utilizzato nella fuga in Egitto; oppure quello di Buridano; o anche quello, auro-cacante, della famosa favola di Perrault; se non addirittura Francis, il mulo parlante, famoso film del 1950, per comprendere il valore del termine servente che, nelle servitù prediali, è un appezzamento di terreno sul quale gravano una o più servitù.

Queste cinque persone – che ripeto in fila per chiarezza di Coletta, Curreli, Grieco, Martucci e Gaspari: il ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, Ctu del tribunale di Pistoia; la signora Mara Alberti, il cuoco Sergio Luciano Giuseppe Meoni e la signora Margherita Ferri – ammettono pacificamente che i loro fondi, su cui si sviluppa il tratto nord di Via Vicinale di Lecceto, sono serventi. È chiaro anche a te, ora, Claudio Curreli che favorisce gli ingressi dei clandestini in Pistoia? O hai bisogno di frequentare un corso di recupero in italiano?

2. E quali sono i fondi serventi di cui si parla? Sono esattamente la particella 422 (bosco – Alberti-Meoni-Ferri) e la 438 (seminativo-arboricolo – Perrozzi-Compagnucci).

3. Ora, sulla 422 insiste la servitù di passo generalizzato; mentre sulla 438 non insiste solo quella, ma, dall’origine dei tempi, anche la servitù di parcheggio per tutti i residenti del luogo e collegàti dei civici 10-12-14-16-18. E anche per i proprietari di campi aldilà della discesa: Gianfranco Giuntini e collegàti; Dario Mancini e collegàti.

La vera storia delle piazzole chiuse a passo carrabile. Fu Sassaoli, patrono del geometra Giorgio Innocenti, a curare la pratica delle chiusure: collidente con le norme del Regolamento voluto e fatto approvare dall’assessore Gaggioli

4. Con la raccomandata siamo alla data del 30 agosto 2008. Hanno tutti piena coscienza delle servitù dei loro fondi serventi, ma il ragionier non-dottor Romolo Perozzi, Ctu del tribunale di Pistoia, ha già presentato istanza al Comune per la chiusura delle piazzole (serventi da sosta per l’intera area), come se si trattasse di proprietà esclusiva. Il tutto per inibire all’uso pubblico come è sempre avvenuto da tempo immemorabile.

Il Perrozzi ha presentato domanda con l’ingegner Sassaroli (il dominus pomeridiano del geometra Giorgio Innocenti) e lo ha fatto il 28 aprile 2008.

Il permesso di chiusura a passo carrabile gli viene riconosciuto, sostituto Claudio Curreli e voi altri tutti i protettori del ragionier non-dottor Perrozzi. Ed è l’architetta Nadia Bellomo, collega del geom. Innocenti, a provvedere in merito, se non erro.

Ma a stretta ragion di logica e di legalità, e in punto di diritto: se Perrozzi sa e riconosce che il suo fondo è servente, perché ne dichiara falsamente la proprietà esclusiva? E perché quell’esempio di legalità, che è il Comune di Quarrata, non accerta come stanno le cose, ma crea danni e beghe a cittadini che in via di Lecceto ci sono nati e vissuti a partire dall’epoca del Granduca di Toscana?

E perché Curreli apre le porte ai clandestini e finge di credere che le cose stanno come presentate dal ragionier non-dottor Perrozzi, Ctu del tribunale di Pistoia che, in via di Lecceto ci è piovuto per caso come gli altri sedicenti proprietari dell’altro fondo servente? Ma la cosa non è finita qui. E ciò illumina certi comportamenti tipicamente mafiosi del Comune del beneamato Romitìn del Santonovo.

5. L’area di Lecceto è protetta da vincoli di ogni genere. È soggetta alle normative prediali da tempo immemorabile. La strada (indistintamente definita Via Vicinale di Lecceto e/o Bindino) è una vicinale/interpoderale (le due categorie sostanzialmente coincidono): e tuttavia il Comune di Quarrata licenzia i passi carrabili senza neppure pensarci. È un sistema accettabile questo, sostituto Curreli? O è un vero e proprio sistema di cialtronismo del malaffare? Lei che fischia frati e giornalisti in galera, deve essere capace di rispondere a un quesito chiaro anche all’Asino di San Giuseppe, credo.

6. Aldilà del fatto che la classificazione dell’area interessata è Collina EC2 o simili (con norme da leggi nazionali e consuetudini prediali), in quello stesso anno, sotto il sindaco più inutile di Quarrata, la Sabrina Sergio Gori, viene varato e fatto pagare ai cittadini, un bel regolamento che sancisce l’illiceità di tutte le concessioni riservate al ragionier non–dottor Romolo Perrozzi. I meccanismi ve li ho già spiegati varie volte: ma nessuno in procura, nessuno in tribunale, nessuno tra la polizia giudiziaria prende sul serio il dovere di leggere le carte e informarsi su ciò su cui deve decidere. A Pistoia tutto avanza «a mosca cieca».

Il Reolamento varato dal sindaco inutile fu votato anche dall’oggi assessore Simone Niccolai, cugino di Luca Gaggioli, a dimostrazione che le regole sono fatte per non essere rispettate. Il Niccolai, infatti, oggi è un assessore all’edilizia abusivista. Ma la procura mette agli arresti chi, come noi, turba la coscienza degli elettori addormentati…

Allora come stanno le faccende? Tutti i riferimenti precisi sono stati messi in mano a Claudio Curreli, a Patrizia Martucci, a Giuseppe Grieco, a Luca Gaspari, a quell’occhio di bue del Mazzanti, a tutti gli uffici tecnici di Quarrata, ma tutto inutilmente. Perché non solo il Perrozzi ha avuto l’inconcedibile, ma è stato pure difeso come una vittima della cattiveria umana impersonata da chi sta scrivendo. Perché io, secondo quel bravo e fedele servitore dello stato che è Claudio Curreli il favoreggia-clandestini, io sarei uno stalker. Aggiungo una battuta: Curreli non è in grado di capire l’italiano, figuriamoci l’inglese!

E voi, lettori ed elettori democratici e menti eccelse della sinistra liberale (il che è un ossimoro logico), ve la prendete con Vannacci e il suo mondo alla rovescia?

Secondo me – e contro ogni previsione di magistrati che disonorano l’art. 54 della Costituzione – il Comune di Quarrata è semplicemente un ricettacolo di mafierie e favoreggiamenti.

Ma se non siete d’accordo, provate a dimostrare il contrario.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


MENO IDEOLOGIA

E PIÙ PRAGMATISMO, COMPAGNI!

 

Meraviglioso il Regolamento Urbanistico (Delibera C.C. n. 94 del 31/07/2008) entrato in vigore il 15/10/2008, data di pubblicazione sul Bollettino della Regione Toscana, realizzato da Luca Gaggioli mentr’era assessore all’edilizia privata e mentre suo cugino, Simone Niccolai, oggi a sua volta assessore all’urbanistica, succedutogli, realizzava i suoi capannoni abusivi nell’orto di casa per riparare i camper dalle intemperie.

Credo che sia molto meglio che il preside si limiti a cantare Bella ciao!


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