Ai giornalisti d’inchiesta come noi, che pestiamo i piedi al potere tutti i giorni tutto il giorno, decine e, tra poco, centinaia di querele (forse perfino coltivate, pilotate e innaffiate a dovere con “materia grave, piena avvertenza e deliberato consenso”). Da lì rinvii a giudizio a raffica…
BASTONI & MANGANELLI:
CAMBIA IL TIPO MA SON BELLI
Osservate bene come funziona la grande magistratura terza, imparziale e indipendente, del Terzo Piano di Pistoia.
Ai politici (?) come questi, o il Mazzanti, o il Baby-Romy; agli amici come il Nesti non-comandante, e il Perrozzi non-dottore; ad altre «prossimità sociali» (e mi viene in mente il commendator Mauro Gualtierotti, paggio-accompagnatore di Renzo Dell’Anno a funghi nelle terre della Dynamo), indulgenza plenaria e risparmio-pene da Giubileo, mentre Claudio Curreli svolge indisturbato le sue attività di scout-karaoker-terrapertista-piantumatore di gelsi-moro di Caponnetto, e di protetto da Csm-Anm & procura genovese. La fonte delle notizie-scout sta nelle carte dell’ex-presidente Maurizio Barbarisi, per chi lo avesse dimenticato.
Ai giornalisti d’inchiesta come noi, che pestiamo i piedi al potere tutti i giorni tutto il giorno, decine e, tra poco, centinaia di querele (forse perfino coltivate, pilotate e innaffiate a dovere con “materia grave, piena avvertenza e deliberato consenso”). Da lì rinvii a giudizio a raffica.
Il tutto per permettere a chi ha il potere – e lo esercita a spregio del popolo sovrano – di far vedere che lo ha e se lo tiene facendone quello che vuole.
E per convincere i dissidenti a randellate fasciste, che “si appellano” – direbbe un maestro geniale del diritto come il giudice Luca Gaspari – «obbligatorietà dell’azione penale».
Edoardo Bianchini
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