sindacati (denojantri). MONTA IL CASO “BUVETTE”

 

Cgil Pistoia

MONTALE. Dopo che la Segretaria Generale Donatella D’Amico (di seguito Dony) ci ha confortato e confermati sull’inchiesta aperta nella buvette denojantri, sembra anche aumentata la tensione sui tavoli dei sindacali provinciali.

Sarà questo sassolino, la causa di una valanga sotto la quale andrà travolta la gestione della Cgil di Pistoia e l’Amministrazione compiacente (alla buvette della stanza 13) del Comune di Montale o verrà tutto messo sotto il tappeto della reticenza?

Riccardo Cappellini (ma ci dicono che anche la Silvia Biagini abbia fatto del suo per allargare il fronte della slavina) aveva chiesto – con una maldestra lettera – al Sindaco Mangoni di tenere un incontro per associarsi contro il nostro giornale e procedere nelle diffide del caso per indurci al silenzio.

Maurizio Landini farà azioni di moralizzazione?

Ma “ben altro” abbiamo fatto (direbbe il solito Veltroni) e, per una combinazione storica, anche il supersindacalista Fragai ha ricevuto il benservito dal Mangoni.

Dunque la Cgil adesso tace e nessuna intimidazione ci farà desistere dal nostro compito di informazione.

Sul tavolo provinciale dei sindacati sono presenti diversi argomenti all’Odg: la contrattazione integrativa, i regolamenti, la questione delle “schede di valutazione” (a proposito, ma è possibile che nella Pubblica Amministrazione, le valutazioni sono sempre da 7 a 10 e nessuno abbia il così detto 6 sindacale, minimo per il mantenimento del posto?), ma le riunioni, si concludono proprio su queste amene questioni, che hanno dato sollazzo per lunghi anni a un gruppetto di dipendenti della Cgil del Comune montalese.

Riccardo Cappellini, cambia la Cgil?

Sembra altresì che in questi giorni, nell’attesa dell’interrogazione presentata da Alberto Fedi sulla vicenda “buvette”, siano miracolosamente cessati i profumi di sformati di verdura (deliziosi ci assicurano) schiacciate con mortadella e ottimo caffè di arabica che, sicuramente è stato odorato dalla Segretaria Generale Dony.

Alcuni ci ricordano che la vicenda buvette, sarebbe da qualificare negli esiti per il caso dei dipendenti della Prefettura di Pistoia che quattro anni fa, vide un procedimento penale con dei rinvii a giudizio di una dozzina di dipendenti per “sospensioni del pubblico servizio”, gravi (fare la spesa sotto timbratura) e meno gravi (fumarsi una sigaretta nell’ampio piazzale prospiciente Piazza Duomo).

Il nuovo argomento da dibattere è ora un altro: la responsabilità oggettiva dei dirigenti dei vari servizi delle numerose sedi di pubblico impiego.

I tempi sono maturi affinché i dirigenti “distratti o omissivi” siano chiamati al risarcimento economico dei danni erariali indotti dai comportamenti illeciti dei dipendenti che non rispettano i regolamenti. Anche a Pistoia, sull’argomento è stato investito un tavolo all’interno del Comune del Sindaco Tomasi che ha visto la partecipazione del Segretario Generale Comunale e i dirigenti.

Della questione è stata investita anche la Cgil nazionale e dunque, vediamo se il Maurizio Landini, vorrà scavare o seppellire, risultando determinante la circostanza di un fondamentale rispetto dei regolamenti.

I “Regolamenti dei dipendenti della Pubblica Amministrazione valgono per tutti ugualmente o qualcuno è più “uguale” degli altri?

 [alessandroromiti@linealibera.it]

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