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CHE IL VATICANO SI STIA RAVVEDENDO?
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PISTOIA. Elezioni Rsu Hitachi Rail Pistoia 2020, che spettacolo! Ma… ci siamo chiesti perché tutta questa furia? Ci siamo chiesti perché il 7 di gennaio il primo pensiero di qualcuno è stato quello di indire le elezioni della Rsu?
Mi sono fatto diverse volte questa domanda, ci ho riflettuto e mi sono detto: «Abbiamo poco tempo». Eh beh, è indubbio che abbiamo poco tempo, siamo ancora sballottati dagli eventi che sono accaduti in questi ultimi mesi: questione amianto, premi, cotillon e purghe varie.
Si sa benissimo tutti che il ferro va battuto quando è caldo, quando ancora è vivo l’effetto. Poi a questo ci aggiungiamo che siamo prossimi a cambiamenti che dovevano realizzarsi entro aprile e invece qualcuno ha pensato bene di anticipare a febbraio.
In tutto ciò si propongono vecchi scenari, vecchie modalità, vecchi costumi, per affrontare e risolvere nuovi contesti. Ma ci siamo chiesti quali sono le armi che stiamo utilizzando?
Ci riempiamo spesso la bocca della parola resistenza ma… Noi che oggi siamo lavoratori di Hitachi, prima eravamo Ansaldo Breda, ancor prima Breda, che resistenza abbiamo fatto quando si sono permessi di cancellare i diritti, per i quali hanno combattuto i veri sindacalisti come Romano Pagliai, diritti conquistati dai Consigli di Fabbrica con le lotte, che ci sono stati tolti dalla scellerata armonizzazione del 2016?
Perché, come ha fatto Pinocchio, abbiamo continuato a credere al gatto e alla volpe che ci dicevano che questo era il paese dei balocchi? Che potevamo avere questo o quello? Perché abbiamo voluto credere alla promessa che seminando denari nasceva la pianta dei soldi?
Io a tutte queste domande penso di aver trovato l’unica risposta. Credo fermamente che noi tutti abbiamo fatto l’errore di aver delegato e non aver partecipato alla vita della fabbrica.
Abbiamo ascoltato chi ci ha detto “delegami” e non chi ci suggeriva di partecipare. Finché non capiremo questa differenza, ogni tentativo, ogni speranza, ogni desiderio, ogni giusta ambizione, non potranno realizzarsi.
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E quando parlo di desideri e sogni non mi riferisco ai singoli, ma all’intera collettività di noi lavoratori, quella stessa per cui ho combattuto, per cui ho sofferto, per per cui ho sognato una Ugl che faccia la stessa cosa, ovvero, continuare, come ha fatto fino adesso, a stare a fianco dei lavoratori, dalla parte giusta del tavolo, con l’unico obiettivo che è, rimane, rimarrà sempre, la difesa dei loro diritti.
Quindi non delegate, non scegliete ma scegliamoci, continueremo ad essere i nostri occhi, le nostre orecchie ma, soprattutto, il nostro naso e la nostra bocca. Lavoratori per i lavoratori e mai contro i lavoratori!
Viva la libertà di espressione, la volontà di determinazione, il desiderio di positiva evoluzione dei lavoratori contro qualsiasi forma di tentativo di controllo o repressione.
Io sono con voi, rimarrò con voi, anche mi trovassi sulla luna. La mia storia, fatta sicuramente anche di imperfezioni, mi ha insegnato, ma anche voi mi avete insegnato bene, qual è la strada da percorrere.
Antonio Vittoria
[redazione@linealibera.it]