PISTOIA. Vorrei ricordare come contrariamente alla volontà dei cittadini questa amministrazione si sia contraddistinta per le sue imposizioni in merito ad alcune scelte in ambito urbanistico, di mobilità e verde pubblico.
Nello specifico ricordiamo:
- l’imposizione di realizzare, nella zona dell’ex Area Pallavicini, un nuovo Centro per la raccolta dei rifiuti differenziati con tanto di sede amministrativa di Publiambiente e rimessaggio automezzi. Progetto rispedito al mittente, grazie all’impegno costante del comitato di cittadini della zona che con forza si è opposto ad una decisione che sembrava inevitabile e che avrebbe certamente svalutato una zona appena recuperata e deprezzato le abitazioni appena acquistate.
- La decisione di abbattere più di cento alberi in Piazza della Resistenza, alcuni dei quali anche secolari, ha disorientato tutta la cittadinanza. In primis perché questa decisione non è mai stata condivisa con nessuno da questa amministrazione, secondo perché la cittadinanza, pur avendo chiesto più volte una riqualificazione dell’area, non ha mai parlato di “disboscamento” del parco.
- La decisione di mantenere chiusi gli accessi di Piazza S. Francesco e Corso Gramsci (zona S. Vitale) è sempre stata contraria a quanto chiesto più volte dai cittadini e dai commercianti. Fortunatamente nella zona di S. Vitale qualcosa cambierà, ma rimarrà comunque una fascia oraria di accesso interdetta.
- l’imposizione di limitare gli accessi alle auto in via Erbosa, con tanto di semaforo e telecamera, dalle 17 alle 20; decisione che sembra diventerà esecutiva nonostante la contrarietà di buona parte della cittadinanza e soprattutto dei commercianti della zona. La domanda sorge spontanea: anche questo intervento era davvero così necessario ed urgente da non essere ampiamente ponderato, studiato e rivisto con i residenti?
Non ultimo è sotto i nostri occhi proprio in questi giorni la costruzione della pista ciclabile che congiungerà Porta S. Marco con La Fortezza S. Barbara. Molti cittadini si sono chiesti l’utilità di quest’opera, ma soprattutto il perché è stata realizzata sul lato “sbagliato” di viale Arcadia.
Se il motivo è il crollo delle mura e quindi la non sicurezza del sito, ci chiediamo: con quale criterio si possa costruire una ciclabile davanti a molti passi carrabili ed intersecata da due strade?
Perché sacrificare ulteriormente i residenti, togliendo loro lo spazio per parcheggiare?
Non si poteva modificare il progetto e con l’investimento “restaurare” le mura, riqualificando la zona, togliendo le orribili transenne e recuperare un bene storico?
La ciclabile può essere realizzata con materiali ecosostenibili in modo che l’opera possa essere in futuro modificata?
Perché non evitare di spendere soldi pubblici per fare una ciclabile che già esiste in natura?
Vorremmo inoltre che, l’amministrazione facesse doverosamente chiarezza circa l’appalto in discussione, che sembra essere all’attenzione della Procura per l’indagine denominata “Untouchables”!!!
Rotta Comune
Claudio Paolacci
Rachele Bolognini
Gabriele Carobbi
Alessandro Cipriani
Il perchè è dovuto alla mancanza di un progetto (sarà voluto?). Il Comune naviga a vista. E’ così per l’urbanistica. Avete presente il progetto dell’Arch De Carlo per l’Ex Breda? Era un progetto! Ed oggi? L’albergo che vedete quasi finito, fino al 2000 era previsto dove hanno programmato di fare un centro commerciale. Dove oggi stanno realizzando il parcheggio, hanno previsto di costruirci sopra anche 6 o 7 palazzi ed altri sono previsti più a ovest. Ma nel 2002 quando venne indetto un concorso per la progettazione di una scuola media con annessa palestra cosa c’era sopra il parcheggio? Una piazza! E la scuola (con palestra) dove è finita? (forse non serve più!) E i soldi spesi per il concorso? Si dirà che il mondo cambia, le esigenze cambiano. Bene ed ora che forse non c’è più bisogno di tanti appartamenti che ci facciamo sopra il parcheggio (che non servivano lo sapeva anche il povero Celentano? E la piscina con scuola prevista al posto del mercato ortofrutticolo ?(Apppproposito. Qualcuno ha avvertito i commercianti, inquilini del Comune?) La posizione è strategica!!! Le Scuole Raffaello erano state pensate vicino alle residenze, come in S. Biagio, al villaggio Belvedere. C’era un progetto!
Così con le piste ciclabili. Tralascio le follie di via dello stadio con le piante in mezzo. Vi ricordate il brevissimo tratto in via della Quiete? Oggi è sparito e sono rimasti i “monconi” delle protezioni in ferro , tagliati a filo asfalto, un rasoio per che ci dovesse cadere. E che dire del tratto fra piazza Oplà e P.za del Carmine? Appena finito di ci piazzarono sopra i cassonetti (spostati dopo segnalazione!). Ma i nostri amministratori e tecnici hanno mai visto cosa fanno nel resto del mondo? Vi posso assicurare che la nuova rotonda di porta S. Marco non sembra realizzata pensando alle biciclette che da via dei Mercati dovranno infilarsi sul viale Arcadia. Manca un progetto. O forse c’è: distruggere quello che di buono ancora abbiamo.