sinistra & costituzione. NON C’È ROUSSEAUX CHE TENGA: IN ITALIA LA LEGGE LA FA IL MENGA!

 

Non dircene le virtù: spiègaci invece perché questa bevanda è una ciofeca

 «SAPE ’E SCARRAFONE»


Chiudiamo anche Charlie Hebdo se “cogito interrotto” è una offesa. Fatto è che nessuno capisce più l’italiano!

 

NON SAREMMO un giornale satirico, se non facessimo quello che fa Charlie Hebdo, quel giornalino irrispettoso, irriverente e spesso perfino un po’ rozzo, che piace tanto ai compagni del post-comunismo che oggi si chiamano, fra loro, «amici e amiche» proprio come i demo-cristiani che sono (o, a scelta, i catto-comunisti).

Questo attacco da vecchia zitella inacidita me lo fa sgorgare spontaneo la lettura – fin dal primo mattino – delle tromboviolinate che Massimo Gramellini sfodera per il suo cuore fucsia, come direbbe Fusaro: il rinnovato colore della sinistra (?) sbiadita a forza di lavarsi le macchie con Vanish e di fare governi di ogni tipo, anche (presto?) con i gattini di Salvini che mangiano non solo le sardine, ma anche le acciughe salate dalla famiglia Toscano (alias i Malavoglia di verghiana memoria).

La sinistra fa, della gente disperata di buona volontà, come dell’urologo napoletano alla Forrest Gump, di cui ci parla il filosofo del Corriere, dei veri eroi per tutti gli atti di straordinaria prestazione che non nascono da una loro volontà, ma dal semplice buonsenso legato a un’idea del dovere che la politica non ha più dal tempo di quel groviglio di vipere (ma efficaci ed efficienti) che erano le mummie della spregiata Prima Repubblica. E ne tornassero, come loro!

Come i radical chic, anche Gramellini narra l’effetto e tralascia la causa. Leggete attentamente – appunto – la tromboviolinata (è un termine sessista?) gramelliniana e, se siete normali, un po’ più normodotati di Forrest Gump, non potrete fare a meno di porvi  una domanda: ma di tutte le difficoltà in cui si è gettato a capofitto l’urologo partenopeo, chi è il responsabile primo se non quel partito o strato di centrosinistra che dal 2011, a partire da Monti il cattolico, ha regnato imperterrito (tranne una breve parentesi infelice, la Di Maio-Salvini), togliendo ai poveri (italiani) per dare ai più poveri (neri immigrati) e favorendo la privatizzazione della sanità a vantaggio di quelli che erano ricchi già di suo?

Che ci viene a dire il pacioso collega che sugge beatamente il caffè della Madunìna: che Cristo è morto dal sonno?

Il Signor Nespresso

Di fronte a un “caffè” come questo, Totò esclamerebbe che è una ciofeca e che sape ’e scarrafone, puzza di piattola. Non crede, il Signor Nespresso, che quell’urologo avrebbe fatto volentieri a meno a fare il giro di Napoli se la sanità non fosse stata castrata come un povero cappone gonfio di ciccia parolosa, ma privo della forza dei veri contenuti?

La sinistra negli ultimi 8 anni ci ha portato a questo abisso. E gli italiani non sono degli eroi, caro collega de Milàn: sono dei veri cristiani che perdonano (o, se preferisci, dei perfetti citrulli) dato che, se fossero eroi, non farebbero scoppiare in piazza le sardine, le aringhe, le cozze, le salacche, le acciughe, le pulci, gli acari, le zecche e le zoccole; farebbero partire da Napoli le nuove 4 giornate con cui quel popolo si liberò da sé dai nazisti che tanta paura fanno oggi. Farebbero, insomma, una vera e propria nuova resistenza ai «filoresistenti dell’Anpi del salotto buono», spregiatori seriali delle regole e della tanto decantata Costituzione.

Solo che, al posto dei nazisti alla Salvini, individuerebbero – molto più probabilmente – tutto il mondo della sinistra fucsia che sostiene la Segre, ma che massacra «a gratis» gente innocua e rispettosa come Diego Fusaro solo perché non la pensa in modo “mononeurale” come i violentatori dell’Europa ben rappresentati dall’asse franco-tedesco.

Alla faccia del bicarbonato di sodio (Totò)!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Uno, il coraggio, non può darselo da sé.
E neppure il cervello e la capacità di ragionare


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