sistema marcio. IL SINDACO MAZZANTI, LE PISCINE E I CAPANNONI INVISIBILI, IL NUOVO STRUMENTO URBANISTICO E UNA PROCURA DELLA REPUBBLICA DEBOLE IN ODOR DI PROTEGGERE UN’IPOTESI DI MALAFFARE

L’ago della bilancia di tutto il sistema di reticenze, omertà, sospetti di camorrismo e quant’altro, è – mi spiace per lui, ma è impossibile non nutrire questa opinione, dati i silenzi e le false certificazioni prodotte insieme ad altri tre dipendenti pubblici – il geometra ingegner Iuri Gelli, capo dell’Area 3, in odore di cognatività con il signor Dario Parrini, ex sindaco di Vinci e senatore del Pd. Un Gelli qua piovuto – presumibilmente – per obbedienza di Okkióne ai santi canoni staliniani della politica rossa toscana

Non intendo cambiare la mia vita per colpa di un ragioniere

Via del Casone 31, Valenzatico. Non vi sembra di scorgere dei capannoni in giro?

 

PERCHÉ TUTTE LE DOMANDE

SONO RIMASTE SENZA RISPOSTA?

 


 

STAMATTINA, dopo tutto quello che la procura della repubblica di Pistoia e il suo debole capo, signor Tommaso Coletta, hanno fatto contro di me per colpirmi come un delinquente pericolosissimo e peggiore di Igor il Russo, da abbattere, perciò, nell’arena della legalità, vi racconto – e, soprattutto, vi do le prove – di come funzionano le “istituzioni madre” del cittadino, da parte delle quali la gente, che paga tasse e lauti stipendi pubblici, dovrebbe sentirsi assolutamente tutelata e protetta: mentre non è così.

 

Via della Magona, Valenzatico. Non vi sembra di vedere una piscina in giro?

 

Circa un paio di mesi fa ricevetti un’imbeccata che mi avvisava suggerendomi che le nuove regole di sviluppo del territorio (leggi: edilizia e consumo del suolo) sarebbero potute servire, sì, a molti quarratini, ma soprattutto sarebbero state utili anche ad alcuni personaggi pubblici in particolare.

Insomma si sarebbe trattato di una specie di diga, fatta con i soldi del contribuente, ma di certo con un occhio di riguardo anche nei confronti di eminenti papaveri del settore terra, case, costruzioni, studi di geometri e ingegneri: insomma un esempio mirato di “sviluppo territoriale opportunamente pilotato”.

I personaggi dell’alta società aristocrazia quarratina democratico-affaristica, coinvolti in questa operazione, sarebbero stati, a detta del/della soffiatore/soffiatrice:

  1. Simone Niccolai

    l’assessore all’edilizia del Comune, signor Simone Niccolai, cugino del precedente assessore all’edilizia (familismo?), oggi preside della scuola media locale, il prof. Luca Gaggioli, filosofo e teologo, uomo di punta della sindaca più inutile di Quarrata, la scontrosa dottoressa Sabrina Sergio Gori.
    Il Niccolai è responsabile del servizio urbanistica edilizia privata e abusivismo (si sottolinea quest’ultimo termine)

  2. il geometra Fiorello Gori – assunto in Comune, ai tempi dei tempi, dalla Dc; indi transitato ai vari partiti succedanei fino a essere in maggioranza con la dottoressa Sabrina Sergio Gori, il sindaco più inutile (e secondo alcuni più dannoso – oggi però ampiamente superato da Marco Okkióne Mazzanti, suo successore).
    Fiorello fu geometra del Comune per decenni; in pensione e ora consigliere del Gruppo Misto perché inopinatamente divorziàtosi dal gruppo H109, in cui era stato eletto, per – evidentemente – divergenze (ma quali, si può sapere?) con il capogruppo Giuliano Melani
  3. la geometra Irene Gori, figlia di Fiorello e improvvisamente sbocciata nelle grazie del senatore di FdI, Patrizio La Pietra, dopo avere aiutato Luca Benesperi a vincere le elezioni da sindaco (?) Agliana; indi proposta sia come consigliera regionale che, alle prossime, come candidata a sindaco del centrodestra contro il Mazzanti
  4. il signor Donello Gori, fratello di Fiorello, residente nell’area di via della Magona a Valenzatico

Mi si soffiava alle orecchie che:

  1. Pupilla di Patrizio La Pietra, FdI. Irene Gori farà il sindaco o resterà fuori?

    il muto assessore all’edilizia e agli abusi, Simone Niccolai, sostenitore del camperismo e del “giro del mondo in 80 giorni” in camper avrebbe – ovviamente senza permesso alcuno – realizzato capannoni per il rimessaggio delle sue casine viaggianti. Questo in via del Casone 31, sua residenza.

  2. il signor Donello Gori si era fatta una piscina per alleviare gli inconvenienti dei sudori dell’estate nella pianura alluvional-depressa di Valenzatico
  3. l’ex moglie di Fiorello Gori si era fatta, pure lei, una piscina nell’abitazione di via della Magona, dove attualmente risiederebbe la geometra/figlia/nipote/aspirante politica FdI Irene

Per il principio di precauzione e secondo le norme e le regole del buon giornalismo – che nessuno a Pistoia o in Procura sa cosa sia – iniziai la proceduta di segnalazione e accesso agli atti per verificare lo stato delle informazioni: se vere o bufàliche.

Senza alcuna mia meraviglia – da 54 anni sono, infatti, abituato a vedere lo scempio della pubblica amministrazione e l’inefficienza della legalità e della presuntuosa giustizia italiana, in specie quella pistoiese fino dai tempi della coppia Manchia-Pintor – non ho mai avuto risposta da nessuno e da nessuna parte: eppure ho segnalato il caso anche al signor Tommaso Coletta – che, per quanto abbia dichiarato di non voler avere, in casa propria, processi a rilevanza mediatica, alla fine, pur lastricando di buoni propositi la via dell’inferno, stretto tra uscio e muro dalla disobbedienza dei suoi subordinati (vedi la famosa sua direttiva stracciata da tutti), ha innescato la vergogna di una tal massa di sporcizia nei miei confronti, che ne uscirà per forza un processo pilotato a condanna preordinata, per cui di rilevanza mediatica ne avrà quanto lui, il signor Coletta, non ne voleva al momento del suo insediamento nella città-sarcofago di Pistoia.

Mazzanti benedice tutti quanti…

L’ago della bilancia di tutto questo sistema di reticenze, omertà, ipotesi e sospetti di camorrismo e quant’altro, è – mi spiace per lui, ma è impossibile non nutrire questa opinione, dati i silenzi – il geometra ingegner Iuri Gelli, in odore di cognatività con il signor Dario Parrini, ex sindaco di Vinci e senatore del Pd. Un Gelli qua piovuto – presumibilmente – per obbedienza di Okkióne ai “santi canoni staliniani della politica rossa toscana”.

Nel mio esposto – peraltro segnalato anche alla giustizia di pietra di questo sciagurato paese in disfacimento sanitario, morale, civile ed economico – avvisavo anche del mio personale timore che, partite le nuove regole dell’edilizia, i quarratini perbene (come chi scrive e nonostante la signora procura di Pistoia) potessero trovarsi, senza neppure accorgersene, dinanzi a domande non tanto di sanatoria per abusi, quanto di realizzazione, ex novo, di capannoni presso l’abitazione dell’assessore Niccolai; e di piscine presso le abitazioni della famiglia Gori e collegàti.

Ho avvertito, di questa diceria che era in giro, gli stessi Fiorello Gori (padre) e Irene Gori (figlia) perché, contrariamente a quanto si fa a Pistoia, non amo tirare coltellate alla schiena. Nessun cenno di vita neppure da parte loro.

Claudio Curreli e l’incredibile storia di Padre Fedele Bisceglia… Una tragedia di mala giustizia?

Cosa leggere, dunque, dietro il silenzio di tutti questi signori, se non una più o meno colpevole ammissione dei fatti? In caso contrario non sarebbe stato più logico che mi fossero state rimesse querele a iosa – magari compulsive e da turbe profonde quali quelle fàttemi recapitare dal ragioner Romolo Perrozzi – e opportunamente affidate al protettivo signor Claudio Curreli che mi indaga, ma senza fare indagini e violando, per questo motivo, gli obblighi previsti dall’art. 358 del codice di procedura penale?

Le coltellate alla schiena, al contrario, le ho ricevute io, in abbondanza, da parte di una marea di gente che pretende di fare ciò che vuole “saltando le file” (come si fa con i vaccini anticovid) e le norme e le regole, come potrebbero fare solo dei camorristi o dei mafiosi – o comunque chi è senza dio né legge, preti compresi dello stile di don Piergiorgio Baronti, il bestemmiatore minaccioso durante le partite di basket, ma “fiorellino di serra puro” per il signor Curreli & C.

Un ordine di servizio del signor Coletta ignorato da tutti. 1

A futura memoria di questo presumibile malaffare quarratino, e per far vedere a tutti come si comportano

  1. la giunta di Quarrata iscritta all’Anpi (anche se a questo punto qualche operosa sardina politicamente corretta si incazzerà molto: e chi se ne frega?)
  2. il geometra ingegner Iuri Gelli (che, a quanto si sente, sta molto sui corbelli a molti per la sua fastidiosa – si dice – insopportabile arroganza)
  3. gli uffici delle case e dei casini abusivi
  4. certi signori geometri di Quarrata (Gori in testa – ma senza escludere alcuni ingegneri)
  5. certi ragionieri che si dichiarano stalkerizzati mentre in realtà sono stalkerizzanti con l’aiuto degli uffici comunali e anche del comandante Bai che – si sussurra – chiacchiera, in questi tempi, per organizzare le proprie difese, con un fior d’avvocato pratese, patrono junior, prediletto dell’ex-vescovo Agostinelli; e in ultimo,
  6. il signor Claudio Curreli (inventore del reato di stalking giornalistico, malauguratamente e improvvidamente confermato dalla signora Patrizia Martucci & C. – su Curreli, fra l’altro, si ricevono rumors [veri, falsi o come?] secondo cui sarebbe indagato a Genova per due sue azioni: vuole risponderci in merito lui o lo chiediamo al signor Coletta…?)

a futura memoria – dicevo – del malaffare quarratino, siete tutti invitati, o popolo oppresso dai difensori della legge e della legalità, ad aprire e scaricare i documenti che seguono a fondo pagina.

Capirete subito – e ci resterete molto male – che i Marchesi del Grillo sono loro; e che noi, gente comune, dozzinale, ma onesta, non siamo un cazzo!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]

 

Scarica il documento di cui si parla, cliccando su questo link

 

1. INVITO A DIMETTERSI ALLE MINORANZE DEL COMUNE DI QUARRATA

2. INVITO AL PREFETTO DI PISTOIA A COMMISSARIARE IL COMUNE DI QUARRATA

 

INVITO ALLA PROCURA DI PISTOIA
E ALLA PROCURA GENERALE DI FIRENZE

 

Un ordine di servizio del signor Coletta ignorato da tutti. 2

 

 

Chiarisco, per tutti gli incapaci di leggere e comprendere la lingua italiana, che quando dico signor e signora intendo parlare non della carica rivestita dai magistrati (nessun vilipendio alla magistratura, quindi) ma degli esseri umani, le persone in carne e ossa, che abitano dentro a quel guscio e di quel guscio sembrano farsi schermo e corazza di assoluta protezione a fini di una impunità che quel popolo, in nome del quale agiscono, non sopporta più per i continui abusi con cui vengono esercitati certi pericolosissimi poteri, se messi in mano a gente come Palamara.

Ecco perché ribadisco ancora una volta un concetto fondamentale: è mia opinione (art. 21 Cost.) che la debole procura della repubblica di Pistoia, per i suoi comportamenti e le sue conclamate incompatibilità, non sia affidabile, equa, terza e imparziale.

Perciò mi sento in dovere di ricusarla e chiedo ufficialmente e pubblicamente a tutti di non essere “democraticamente costretto” ad andare a processo a Pistoia per le modalità con cui la procura mi ha confezionato, addosso e su misura, tutte le accuse ad hoc per rovinare gli ultimi anni della mia vita, della mia esistenza e di quelle dei miei incolpevoli familiari.


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