sistema marcio. SE L’ANIMA RESTA SOVIETICA…

 

La Nazione e Il Tirreno bacchettano Galardini che merita una medaglia al valore civile

NE UCCIDE PIÙ LA LINGUA DELLA SPADA


Anche i cattolici scherzano poco…

 

MONTALE. Montale ha un’anima fatta così: come quella che esce da una vicenda che non ci scandalizza più di tanto.

È la mentalità dei Patronaggi di partito che urlano al sequestro dei migranti sulla Gregoretti (suolo nazionale italiano) dove peraltro ricevevano assistenza, medici e tutto il necessario (4 giorni: tutti potevano far visita ai clandestini. Senz’altro un terribile sequestro); mentre tacciono sulla nave della Lamorgese in quanto Pd, che in mare i migranti ce li tenne per dieci giorni.

Ma il PoDere è potere: e il potere (ovviamente dem-ocratico) non si discute, perché discende dalla Grande Madre Russia ed è benedetto non da Benedetto XVI (fascista e nazista bavarese come lo zio Hitler), ma da Bergoglio, un altro campione di “rossitudine” divina e accogliente.

Meno male che dio non c’è: o altrimenti saremmo già stati ridotti in cenere. A iniziare – stavolta – dal Comune di Montale, dall’assessore in odor di comunismo puro e dalle micine della Pet Terapy che si assiepano «morbidose» intorno a quel bel giovanottone (appena appena un po’ vintage) di don Ferdinando, idolo di Dardanelli, Pippolini & C.

Tanto per chiarire, comunque, i comunisti non sono mai finiti: perché, come di solito scrivo, il comunismo è una mentalità, un modo di essere, un modo di fare. Manovra ricchezze pubbliche (a loro favore e vantaggio, da coop in giù) e sostanzialmente invidia i quattrini dei ricchi, ai quali però i Pd attingono perché i ricchi hanno un debole: negli anni 20 si schierarono con i fascisti e negli anni 70 con il Pci. Ossia, basta avere concessioni autostradali e va bene anche quel signore molto geniale, ma assai rozzo, che fotografa il culo delle monache o le pecore a colori.

Quanta puppa il Pd si è fatto ai soldi (di tutti) sperperati dal Monte dei Paschi di Siena? Non è stato allattato anche il grande De Benedetti?

Neo Pd e Stalin. Questo è un amico di Galardini?

Oggi l’anima di Stalin, latente e in incubazione, riaffiora a Montale, dove l’assessore sembra che affermi che le forze dell’ordine sono fasciste. Fasciste non erano, invece, quelle dell’aldilà della cortina di ferro; né i carrarmati russi a Budapest, come disse, applaudendo, il decano del disonore comunista, San Giorgio Napolitano, quel signore distinto che, andando da Roma a Bruxelles, faceva biglietti low cost EsayJet da 80 € e se ne faceva rimborsare 900 dall’Europa che chiedeva il collo degli italiani. Onestà rossa? Ciucciàtevela come il calzino di Bart Simpson.

Stamattina Linea Libera commenta senza dare – come il più delle volte accade – la notizia: ma non perché si è fatta «bucare», come si dice. Bensì perché – direbbe Cristo dei Vangeli – ha voluto “tentare il Signore Dio suo”. Linea Libera ha voluto lasciare la porta spalancata agli altri quotidiani più organici.

E perché lo ha fatto? Per vedere se riuscivano a dare la notizia patendo e sudando, loro che – quando seppero del carbonizzo di Montale – vollero parare il popò di Betti che doveva fare in pace la sua campagna elettorale per riprendersi il Comune e portare a termine l’opera iniziata – secondo le denunce pubbliche e il ricordo al Tar – ai danni della Meridiana Immobiliare.

Insomma, da perfetto maligno come il diavolo con Cristo, Linea Libera ha voluto mettere alla prova chi, a Betti e al suo Pd, ha sempre dato bacini in bocca, alla francese – con la lingua fino all’ugola.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Delitto di cronaca, critica, satira
Dardanelli non invitare il matto alle sassate: se osi dire che stiamo imbrogliando, pubblichiamo le prove che noi eravamo a conoscenza della “puttanata” dell’assessore fino da ieri a metà pomeriggio. Facciamo (pur non essendo di Salvini) come Salvini con la Gregoretti: tiriamo fuori le mail anche noi. Occhio!


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