SIT-IN A VALLOMBROSA, MOMENTI DI TENSIONE ALL’ABBAZIA

Carro funebre alla manifestazione Sapaf
Carro funebre alla manifestazione Sapaf

VALLOMBROSA. Momenti di tensione all’Abbazia di Vallombrosa durante le celebrazioni del patrono del Corpo forestale dello Stato, San Giovanni Gualberto.

Prima della cerimonia ufficiale alla presenza del capo del Corpo, Cesare Patrone, si è svolto un vivace e pacifico sit-in dei sindacati di categoria Sapaf, Ugl Cfs, Cgil Cfs e Dirfor che contestano da tempo il piano di soppressione e militarizzazione del Corpo Forestale, previsto dalla riforma Madia.

I manifestanti hanno sfilato con un carro funebre e una bara mettendo in scena la rappresentazione del funerale del Corpo Forestale dello Stato, ucciso da un Governo poco sensibile agli interessi della collettività nella difesa dell’ambiente, della salute alimentare dei cittadini e della tutela del “made in Italy” per sottolineare la fine di un glorioso Corpo di Polizia Ambientale ed Agroalimentare che oggi come non mai è in prima linea contro i reati ambientali e le ecomafie.

I carabinieri, chiamati dal comandante regionale del Cfs, hanno impedito che il carro funebre si avvicinasse al luogo della cerimonia, giudicando “inopportuna” questa forma di protesta, ma i partecipanti, trattandosi di manifestazione autorizzata dalla Questura, hanno ugualmente effettuato il trasporto a spalla del feretro vuoto fino al luogo del sit-in.

Anche in questo caso i Carabinieri hanno impedito l’accesso pur senza titolo né motivazioni idonee.

Cesare Patrone, complice del Governo ed entusiasta della chiusura del Corpo,è stato accolto con slogan e fischi allontanandosi rapidamente protetto dalle forze dell’ordine e dalla scorta all’aumentare di slogan e fischi.

Il sit-in, cui si sono uniti anche passanti e pensionati presenti per partecipare alla celebrazione, si è trasformato in un presidio permanente ed è continuato per tutta la mattinata.

Manifestazione Sapaf
Manifestazione Sapaf

I carabinieri e gli alti vertici del Corpo,  in ossequio alla politica, hanno provato ad impedire una legittima e pacifica manifestazione del nostro dissenso avvenuta nel rispetto della legge,  portando in piazza il simbolo di quello che accadrà alla forestale, sacrificata per meri spot elettorali e per tutelare quei poteri forti che non vogliono che il personale continui a svolgere il proprio imparziale servizio in difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini.

Siamo soddisfatti del blando intervento del numeroso personale Cfs in servizio alla cerimonia seppure sollecitato ad intervenire dal comandante regionale, ad ulteriore riprova che il personale che pur non potendolo manifestare apertamente, è contrario a questa riforma e non lo sono solo le organizzazioni sindacali come il capo del Corpo racconta in tutte le sedi pur sapendo di mentire.

L’attacco al personale forestale con la cancellazione dei diritti civili e sindacali di una Forza di polizia civile da parte del governo è inaccettabile.

La pericolosa tendenza militarista confermata con le dichiarazioni via radio fatte da Renzi va fermata!

Il presidente, che addirittura si sente ‘orgoglioso’ di chiudere il Corpo Forestale dello Stato passando da 5 a 4, dimentica dolosamente che l’Italia è l’unico paese europoeo che invece di 3 forze armate (Esercito, Marina e Aeronautica) ne ha addirittura una quarta, l’arma dei carabinieri, e che questa è in piena espansione di funzioni che non hanno nulla a che fare con gli assetti militari del Paese!

[sapaf – ugl-cfs – cgil-cfs – dirfor]

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