AGLIANA. Sembra che Pedrito non ricordi bene il passato appassito recente; le molte confidenze e informazioni passate in riunioni aziendali, ma anche i contributi elettorali di facoltosi locali (intercettati grazie alla falegnameria) oltre ai molti momenti di ottima cucina & pappatoria, condivisa non solo con la bottarga fornita dall’assessore Agnellone nell’immediato della sua elezione…
Tra le dimenticanze di Pedrito, spicca la mail della consegna delle password riservate ai consiglieri comunali per la consultazione del sistema di archivio digitale degli atti “Urbi” del Comune di Agrùmia.
Nel 2018 l’allora consigliere Benesperi coordinava un gruppo di persone che aiutavano con contributi e documenti Linea Libera per fare emergere le inchieste che sono state poi fondamentali (lo disse l’Agnellone, con riconoscenza dopo l’elezione) e decisive, per spostare, a favore della coalizione del centro destra, quel 2% di indecisi che permise la presa della Bastiglia.
Alcune inchieste sono memorabili: i motorini sequestrati e dimenticati da Nesti, poi pagati come “acquisto beni per il comando di Polizia Municipale”; la vicenda delle assicurazioni pagate sui due motoscooter fermi da anni; quella di Ancinnovazione srl (l’ultima folliadi Rino Fragai); gli automezzi circolanti senza revisione; la paletta della Pm di Pistoia rinvenuta nella cassaforte del Nesti (un ricordino affettivo?); la vicenda dell’acquisto di pubblicità su Tvl Pistoia di don Manone con il più notevole conflitto di interessi del Magnanensi-sindaco (aveva la figlia Serena a presentare i programmi di don Luigi Egidio), lo sconcio di “Pane & Rose”, con la Luisa Tonioni in potenziale conflitto di interessi; l’incredibile vicenda del Ponte autostradale di via Matteotti; il “libro dei Morti” (protagonista l’ex assessore Massimo Vannuccini) e altre questioni ancora che omettiamo per brevità ma che, comunque hanno aperto gli occhi a tutti fuorché alla procura della repubblica e al signor Claudio Curreli al quale la terra di Agliana era e resta nota per due sue specifiche e caratterizzanti mission:
1. la redenzione delle prostitute di colore sulle rotonde d’Agrùmia
2. l’opera di appoggio agli accoglienti di Pistoia (don Tofani compreso) attraverso il coordinamento (regolare o no?) della rete Terra Aperta, con opere di misericordia a vantaggio dei clandestini
Attenzione: le righe evidenziate in marrone sono di paternità Bianchini, stalker pericolosissimo e interpolatore/manipolatore seriale del pensiero altrui – n.d.r.
Il già consigliere Luca Benesperi (oggi Pedrito el Drito) aveva già consegnato la mail sulla coppia Artioli/Morosi (era il 29 gennaio 2013) e ancora consegnò le chiavi alfanumeriche utili alla consultazione diretta on line del sistema informatico Urbi: un atto poco cònsono ai suoi doveri di consigliere, perché fatto in violazione alle normative di legge sulla riservatezza degli atti non fruibili alla pubblica consultazione. Anche questo è un solido motivo di grande democrazia italiana…
Eccovi la mail, in parte riprodotta sopra.
In quei lunghi mesi di intenso lavoro – e chi segue il giornale, ricorda le numerose vicende che sono emerse come “scheletri nell’armadio” delle amministrazioni Magnanensi/Ciampolini/Mangoni, poi anche denunciate all’autorità giudiziaria, ma delle quali non si è saputo più niente –, l’impegno fu tale e tanto intenso per fornitura diretta di documenti pubblici ufficiali (determine di spesa e delibere di Giunta) che non fu mai necessario usare le password proibite – anche perché il direttore Bianchini proibì espressamente di compiere atti di piraretia e crimini informatici, tanto cari a certi dipendenti del Comune di Agliana che, come tutti quanti ben sanno e tacciono, non di rado sono adusi a violare il sistema ionformatido di ente; a entrar dentro le caselle di posta elettronica della gente; a copiarne i contenuti e a sbolognarli generosamente alla segretaria Paola Aveta, tutta contenta, poi, di denunciare le vittime delle operazioni illecite in veste di delinquente abituale e/o – come scriverebbe il signor Claudio Curreli – di assetati di commettere reati nell’ottica di «disegni criminosi… di talché» [interpolazione nerettica del Bianchini – n.d.r.].
Da chiedersi, oggi, se Pedrito si ricordava di questa peccaminosa mail, visto che reclamava “un cambio di direzione” nell’amministrazione aglianese.
Chissà se la procura vorrà rilevare – fin troppo tardivamente e a danni fatti a larga mano – tali comportamenti anomali o insisterà, con una sorta di sciocco orgoglio che la caratterizza, sulla strada del «vedo ciò che mi pare e il resto ciccia!».
Purtoppo – come dice il Machiavelli – molti umani sono tutto fuorché razionali…
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]
di
ALESSANDRO ROMITI
EDOARDO BIANCHINI
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A Silvia
Silvia, rimembri ancora Sonavan le quiete Io, gli studi leggiadri Mirava il ciel sereno, Che pensieri soavi, Tu, pria che l’erbe inaridisse il verno, Anche pería fra poco questo è quel mondo? questi Giacomo Leopardi da Recanati |
A Luca Pedrito
Pedro, rimembri ancora Bollivano le inquiete Tu gli studi leggiadri Godevi il ciel sereno, Che pensieri zuàvi, Tu, pria che imbèrbe ti cuocesse il verno, Anche moriva in poco questo è il tuo nuovo? questi Pènsaci Giacomino da Pirandello |
One thought on “smemorizzati. PEDRITO FE’ LE COSE E INDI LE SCORDA, MA QUALCUNO POPÒI GLIELO RICORDA. AGLIANA VOLÉA TOGLIER DALLA “STÙMIA”, CHE AVEVA PRIMA QUANDO ELL’ERA AGRÙMIA: IN TROMBA LUI PARTÌ CON TESTA BASSA, MA SE ’UN CI GUARDA BEN, ZUCCA SI SQUASSA…”
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