PISTOIA. In questo giovedì sera di tutti fuori perché tutto aperto, al di là del mercato notturno, qualcosa di interessante si è comunque consumato. Ce ne siamo accorti, passeggiando in città, perché qualcosa, dal Globo, suonava forte e chiaro e non erano ordini, ma inviti.
Il sentore lo avevamo avuto, comunque, perché intorno alle 20, con tutti i commercianti febbrilmente impegnati nei preparativi, passando per il centro della città Lorenzo Pacini, che pensavamo fosse solo e soltanto uno dei Blues & Jetta, la chitarra e la voce, per la precisione, era intento ad accordare la sua sei corde. Lo ha fatto intonando Quando quando, di Pino Daniele e se un musicista cerca il proprio accordo ideale intonando l’indimenticabile menestrello napoletano, qualcosa di buono non può non esserci.
Il bello, però, è giunto un paio di ore dopo, quando in piena serata, con il centro intasato da indossatori e modelle, qualche famiglia al gran completo e gli immancabili trascinatori di quadrupedi, siamo ripassati da dove Lorenzo Pacini stava preparando l’esibizione. Non era solo, a suonare: con lui, seduta davanti alla sua tastiera, Luisa Arcieri, che abbiamo osservato con maggior attenzione perché non ricordavamo d’averla vista prima, men che mai sentita cantare, perché se così fosse stato, ce ne saremmo ricordati. Certamente.
Quando siamo ripassati di lì, la cantante, con il diaframma dimezzato, perché seduta, era intenta a confrontarsi con una sottile rilettura di uno dei brani più belli, significativi e, di altissima difficoltà, di Alex Britti. Lo faceva instradata dal sound di Lorenzo Pacini, con il quale, almeno ieri sera, ha formato la coppia Smile Style. La moltitudine, intenta a focalizzare prede umane e d’abbigliamento, cotillon e profumi, seguiva la melodia con un ondeggiare, distorto, del corpo; qualcuno, conoscendo a mente il brano del cantautore romano, ripeteva, con Luisa Arcieri, le parole del motivo, senza però capire che l’interpretazione fosse tra le più coraggiose e interessanti.
Tra il pubblico specifico, però, qualcuno, a rota di esibizioni, come Beneforti senior, ad esempio, era lì proprio per ascoltare Lorenzo e Luisa, casomai pensando, in quel preciso momento, cosa mai potesse fare, di là dal mare, il figlio, Beneforti junior, impegnato, negli Stati Uniti, a rispettare la borsa di studio musicale vinta con pieno merito e con tutte le possibili infatuazioni immaginabili.
Anche noi, per nulla attratti dalla movida commerciale, ci siamo fermati poco distante dalla piccolissima band e abbiamo continuato ad ascoltare. Dopo qualche brano di un repertorio classico per una serata da piano bar destinato a chi alla musica delega sogni e incoraggiamenti, il duo Pacini-Arcieri si è cimentato in Girasoli, di Giorgia, oltrepassando, di gran lunga, l’asticella della gradevolezza.
Poco dopo le 23, in un vortice difficilmente registrabile, ma comprensibile, il centro ha velocemente dileguato i suoi consumatori d’occasione, lasciando spazio a chi, in via Cavour e dintorni, ama passeggiare comunque, a prescindere. Il brusìo è scomparso; la chitarra di Luciano e la voce, accompagnata dalla tastiera, di Luisa sono rimaste inalterate a deliziare chi, avendo preferito rimandare ad altra circostanza gli acquisti, si è fermato ad ascoltarle, lasciandosi sedurre, del tutto, da quell’adorabile offerta gratuita, che aveva solo bisogno di attenzione.
E un pizzico di competenza.