FIRENZE. Il bollettino della qualità dell’aria completo sarà pubblicato, come di consueto, domani, giovedì 7 gennaio 2016, nella apposita sezione; considerata la situazione di emergenza per le polveri, i dati del PM10 della rete regionale delle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria, relativi ai giorni 31 dicembre, 1, 2 e 6 gennaio sono pubblicati in questa forma provvisoria, anche ai fini delle valutazioni da parte delle amministrazioni comunali in merito ai provvedimenti contingibili ed urgenti.
I dati pubblicati hanno una validazione di primo livello pertanto sono suscettibili di variazioni in seguito a ulteriori step della procedura di validazione.
Ricordiamo che nelle 32 centraline della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria in Toscana attive per la misurazione del PM10 nel mese di dicembre si sono registrati 303 superamenti del limite di 50 µg/m3, che hanno interessato 24 centraline, sia quelle di fondo che quelle di traffico.
In alcuni casi i superamenti ci sono stati quasi tutti i giorni.
Vedi anche:
- http://www.arpat.toscana.it/notizie/notizie-brevi/2016/bollettino-straordinario-qualita-dellaria-dati-pm10-del-5-gennaio-2016
- http://www.arpat.toscana.it/notizie/comunicati-stampa/2016/dicembre-2015-un-mese-da-ricordare
[comunicato]
Buon giorno…insomma….in questi giorni si sente continuamente parlare dell’inquinamento atmosferico. Problema che si trascina da decenni, ogni volta che un campo di alta pressione si stabilisce per lungo tempo sulla penisola. Mi chiedevo quali strumenti siano in essere a Pistoia per la misurazione del problema e spulciando sono rimasto piuttosto sorpreso nel constatare che in città esiste una sola centralina di rilevamento dei PM10 ( https://it.wikipedia.org/wiki/PM10 ) e nessuna per il rilevamento del ben più pericoloso PM2,5 ( https://it.wikipedia.org/wiki/Particolato ). E’ chiaro che stando così le cose non esiste ad oggi una vera rete di rilevazione cittadina che certo non può esaurirsi in un solo punto di rilevamento. L’ARPAT, rende disponibili i dati dei soli ultimi 6 mesi. Ricordo che la legge vigente prevede per il PM10:
-Valore massimo per la media annuale 40 µg/m³
-Valore massimo giornaliero (24 ore) 50 µg/m³
-Numero massimo di superamenti consentiti in un anno: 35
Negli ultimi 6 mesi abbiamo: 11 sforamenti del valore massimo giornaliero e altri 14 di sforamento del valore massimo della media annuale.
Considerato che non sono disponibili i dati dei primi 6 mesi dell’anno, con mesi a rischio come Gennaio e Febbraio (ma perchè non sono disponibili cari dell’Arpat?), considerato che non si rilevano i PM2,5 (e men che meno i PM 1) nonostante la legge vigente lo preveda (Nell’aprile 2008 l’Unione Europea ha adottato definitivamente una nuova direttiva (2008/50/EC) che detta limiti di qualità dell’aria con riferimento anche alle PM 2,5. Tale direttiva è stata recepita dalla legislazione italiana con il D. Lgs 155/2010 e non prevede dei limiti di media giornaliera come per le PM10, ma dal 2011 è scattato l’obbligo per monitoraggio di tali polveri, con l’obiettivo di raggiungere al 2015 un valore limite medio annuo fissato a 25 µg/m³).
Quindi chiedo:
– cosa intendono fare le autorità preposte (immagino Comune e Arpat) per dotare Pistoia di una rete di rilevamento efficiente per i Pm10?
– cosa intende fare il Sindaco Bertinelli per impedire, in modo strutturale, il ripetersi degli sforamenti degli inquinanti atmosferici dai parametri di legge?… Non si può pensare che le targhe alterne siano una soluzione, ma non si può nemmeno fare finta di nulla come mi sembra stia accadendo ora. In parole povere quale piano legato alla mobilità e al riscaldamento degli edifici e delle emissioni industriali egli intenda promuovere per tutelare la salute dei cittadini.
– Perchè, non vengono, come da obblighi di legge, rilevati i PM2.5? E cosa s’intende fare per porvi rimedio e per aderire all’obbiettivo prefissato?
Certo che nessuno darà una risposta a tali quesiti, porgo i miei omaggi a coloro che eletti per fare anche queste cose, hanno festeggiato leggiadri il passaggio dell’anno confidando in una nuova tempesta di vento che li liberi da queste “fregnacce”
Massimo Scalas
E questa volta, grazie a Massimo lo dico io, per questo puntualissimo e documentato commento, con annessi link. Attenzione ad una cosa, però! Che se arriva una tempesta di vento si possono sollevare polveri di amianto, dove queste siano presenti.
Non ce ne va mai bene una!
Forse, una bella nevicata, che tra l’altro a me la neve piace tanto…ma da quando c’è questo cavolo di effetto serra, ormai, se ne vede poca anche in montagna.
Piero
Buona sera Piero!….mi è venutao in mente un piccolo rimedio che si usava una volta, quando ancora i netturbini lavoravano con quegli strani attrezzi chiamati ramazze…a quei tempi, con molto buon senso, si lavavano regolarmente le strade per tutta la larghezza. Era un modo per impedire alle polveri di sollevarsi e impestare l’aria….