soffiate. PER BENESPERI, CIOTTOLI E AVETA ORA LE CICOGNE SONO L’ULTIMO PENSIERO…

Un lettore (il solito rompipalle attento a tutto) ci avvisa dell’abbattimento della casa degli uccelli che una volta portavano i bambini. Neppure il sindaco bimbominkia ha avuto niente da dire. Ma c’è da capirlo. Tra poco abbatteranno con la motosega anche la sua poltrona di finto epigastràlgico


Quando volano le cicogne (in russo: Летят журавли?, traslitterato: Letjat žuravli) è un film del 1957 diretto da Michail Kalatozov, vincitore della “Palma d’oro” come miglior film al Festival di Cannes 1958

QUAL CADAVERE AFFIORA SOPRA L’ACQUE

PUR LA MENZOGNA EMERGE DOVE NACQUE


Revised • March 26, 2023 • 6:27:01 PM

Ogni paese ha la propria “piramidina” degli inciuci

Il solito lettore birichino ci scrive:

Buongiorno. Non so se i nidi delle cicogne sono censiti. Però vi volevo segnalare che ad Agliana in Via Mallemort de Provence, incrocio via Vincenzo Bellini, c’erano due pini che sono stati abbattuti un paio di settimane fa, per inizio lavori costruzione di una nuova scuola, e ci si fermavano un paio di cicogne.

Mi pareva giusto farvelo sapere, dato che la cosa è passata senza che nessuno abbia detto niente.

Ringraziamo il lettore che è davvero e da sempre all’altezza dei nostri bisogni di raccontare il vero: è per questo che la procura ci odia. Ma dobbiamo calmare i suoi bollenti spiriti.

In questo momento Pedrito Benesperi non si muoverebbe neppure se gli piantassero una bomba a orologeria sotto il suo culetto da epigastralgico fasullo e bizzoso. Nonché calunniatore.

Il bello, per Sua Falsità Calunniosa Epigastralgica, è in corso d’opera. Cominci a risentire cosa faceva a dicembre 2019, quando ancora non lo avevamo ridotto in braghe di tela con i nostri «disegni criminosi» sottoscritti da procura (Curreli-Grieco) e tribunale (Gaspari) in maniera vergognosa.

Ecco cosa diceva di lui il suo compare Ciottoli, l’uomo del La Pietra. Mi avvisava che il sindachino vomitava e ruminava da sé e fin da prima.

Se ne sarebbero accorti anche in procura se Claudio Curreli e Giuseppe Grieco avessero fatto il loro dovere di indagare per quant’è giusto. Ascoltate bene: l’audio è tratto da una copia forense del mio cellulare ordinata dal giudice Gaspari e poi opportunamente ignorata perché dovevamo essere comunque perseguitati in quanto scomodi.

Poi quel gran genio di bimbominkia ascolti cosa diceva Claudia Vilucchi a Silvio Buono in un messaggio vocale. Tutta roba che per la procura non conta solo perché essa – ormai ne siamo convinti – ha un solo unico obiettivo: ammazzare, in Linea Libera, la voce della verità.

Nel vocale che segue, si parla di bimbominkia, del Ciottoli e delle loro trafficazioni (auspice madame Paola Aveta, segretaria generale filo-Nesti). Tutte mosse tese al salvataggio del mai-comandante iper-protetto da tutti: amministratori, sindaci, segretari comunali e pure augusta procura pistoiese.

Così scriveva il Benesperi al Nesti, pria che facesse tanti inciuci incesti!

Anche bimbominkia e Ciottoli erano venuti a patti con chi non aveva legittimazione ad agire: forse perché la cacaiola tipica del sindaco si era attaccata, per contagio, pure al Ciottoliere, il quale, a quanto ci dicono, sta ristrutturando una propria casa, a Quarrata, con l’ausilio dell’azienda edile appartenente al marito della Sonia Caramelli, accusatrice, con la vigila Traversi, per i presunti reati della Lara Turelli, in affido al duo De Gaudio-Serranti.

Lavori alla casa del Ciottoli in Via IV Novembre a Ferruccia di Quarrata

Su questo punto il Ciottoli non ci rompa i cabbasisi: se non è vera la cosa, basterà che chieda una rettifica ex art. 8 della legge 47/1948. Non c’è bisogno che scomodi la sua avvocata Cristina Meoni per altre querele come sta facendo – da vero sciocco, a nostro avviso – il bimbominkia, che non si è ancora reso conto di essere ormai bollito come la famosa rana del modo di dire.

Oltre le cicogne, tutti e tre (Benesperi, Ciottoli e Aveta) devono avere l’occhio puntato sugli addebiti rivolti, il 21 dicembre 2019, al mai-comandante Nesti.

Fermo restando il fatto che, per come hanno trattato in guanti bianchi un assoluto nessuno, sono incorsi in almeno tre o quattro ipotesi di reato che procura e Gaspari non hanno voluto vedere: ma che sta venendo a galla ogni giorno sempre di più.

Oggi, se dio vuole, ognuno ha i suoi – come si dice in commedia – «cazzi da cacare».

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


O Trio Lescano di Agliana, Benesperi, Aveta, Ciottoli: fate ascoltare i vocali a tutti i magistrati che ci hanno fatto condannare perché non hanno voluto accertare la verità!


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