
MONTECATINI. Il Cipe (comitato interministeriale per la programmazione economica) stanzia 5 milioni per la città e il Pd li utilizza per appianare le perdite della gestione corrente delle Terme.
Ma andiamo per ordine. Montecatini Terme è ormai degente nel reparto rianimazione e al suo capezzale, anziché medici rianimatori qualificati si alternano soltanto sciamani e santoni manovrati dai soliti politici specializzati in sperpero di denaro pubblico.
Con un degrado sociale e strutturale ormai letale per l’economia turistica cittadina e una totale mancanza di prodotto termale per presentarsi con dignità al mercato, il finanziamento richiesto per il proseguimento del progetto Leopoldine diventa una partita di giro che coinvolge il Comune della città.
La modalità di inoltro della domanda o il serbatoio a cui si è attinto sembra che vincoli a un investimento in ambito culturale.

Ecco allora che nasce la pensata di procedere con l’acquisto della Palazzina Regia di viale Verdi, casualmente valutata molto al di sopra dell’attuale quotazione del mercato immobiliare.
Il paradosso è che l’amministrazione acquisirebbe un bene già parzialmente suo per il 40,99% coprendone bensì il 100% dell’intero prezzo di acquisto.
Di fronte a un’operazione di tale sagacia immobiliare, il signor Gabetti si strapperebbe i capelli. Come se non bastasse, il Comune metterà sul piatto altri 250mila euro che andranno a sommarsi ai 500mila messi dalla Regione.
Mentre il pubblico si autoreferenzia in parata per questo finto successo con la realizzazione di un museo nel centro cittadino, nei montecatinesi cresce il timore che il governatore Rossi, con l’aiuto dell’On. Fanucci, abbia fatto convergere in città tale finanziamento per poi integrarlo e girarlo nelle casse della Società Terme, con un fondato timore che servano unicamente per appianare le perdite prodotte dalla brillante capacità manageriale degli amministratori che si sono succeduti negli anni, ovviamente tutti nominati e imposti proprio dalla Regione.
Siamo stanchi di farci prendere in giro, dovevano salvare le Terme con un progetto, un piano industriale di rilancio e con il completamento delle Leopoldine e non con un fantomatico museo, mentre purtroppo, proprio le nostre Terme rischiano di diventarlo a breve e nel loro insieme.
Ma visto che se ne parla da anni non era meglio mettersi in lizza per un finanziamento infrastrutturale come l’interramento della ferrovia? Più della metà dei miliardi appena stanziati dallo stesso Cipe andranno per la realizzazione e l’implementazione dei collegamenti su gomma e rotaia.
Ma chi se ne frega, se si continuerà a passare a raso, sarà solo un disagio per i montecatinesi, mentre tappare la voragine gestionale prima della dismissione colpirebbe le tasche del socio di maggioranza Regione a cui delle Terme non gliene può fregar de meno.
E il nostro Sindaco Bellandi, l’unico che si sarebbe potuto opporre a questa ennesima strumentalizzazione della Regione che fa?
Lega Nord Montecatini-Valdinievole
Fdi-Alleanza Nazionale