soldi. TRA MOBILITÀ DOLCE E SICUREZZA

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Piste ciclabili e ciclisti in strada. Evidentemente hanno fatto la scuola dell’obbligo…

PISTOIA. L’attività degli organi democratici della città si avvia senza fretta alla ripresa dopo la sospensione estiva. Ad oggi non c’è nessuna data di convocazione del consiglio comunale, in calendario una sola riunione di commissione, insomma il tempo è ancora bello…

Tuttavia già da qualche giorno il gruppo di Forza Italia ha riportato all’attenzione un argomento non da poco, quello delle verifiche sismiche degli edifici scolastici, tema, tra l’altro purtroppo, di tragica attualità.

Per la precisione il gruppo di Forza Italia, sull’argomento aveva presentato una mozione che era stata approvata all’unanimità nel maggio 2015. Con quella mozione si impegnavano il Sindaco e la giunta a “proseguire il percorso di indagine controllo e verifiche statiche e sismiche sugli edifici di proprietà comunale attualmente adibiti ad istituti di istruzione scolastica”. Si impegnava inoltre l’amministrazione ad attivarsi nel valutare le somme necessarie per le verifiche e reperirne i fondi a partire dall’anno 2015.

La volontà apparentemente unanimemente condivisa di attivare le verifiche sulla sicurezza antisismica è miseramente naufragata dal momento che non è stato stanziato nemmeno un centesimo nel 2015, né nel 2016.

Al momento dell’assestamento di bilancio, lo scorso luglio, Forza Italia presenta un emendamento chiedendo che i 45mila euro residuati dalla realizzazione della pista ciclabile del viale Arcadia fossero destinati alle verifiche sismiche in almeno tre edifici scolastici che gli uffici avrebbero dovuto individuare.

Celesti e Sabella
Celesti e Sabella

L’emendamento che mirava a collocare risorse esistenti e già disponibili in un percorso di controlli più che necessari per la salvaguardia della sicurezza dei nostri ragazzi, fu bocciato perché quei 45mila euro erano stati destinati ad opere complementari alle piste ciclabili, ovvero completamento o realizzazione di tale tipo di opera.

L’attualità della prevenzione contro la perdita di vite umane e contro i danni del terremoto ci fa soffermare con maggiore attenzione su questo tipo di approccio ai problemi della comunità.

Non ci imbarazza dire le cose come stanno: mettere in sicurezza o comunque verificare l’agibilità o meno di un edificio scolastico è obbligatorio oltreché doveroso, non ci devono essere scuse, non ci debba mai capitare di pronunciare parole come “non ci avete ascoltato…”, invece le biciclette camminano anche fuori dalle piste ciclabili, anzi molto più che spesso lo fanno.

La mobilità dolce è un ottimo presidio per una vita sana e serena ma il terremoto non bussa alla porta.

[Paola Fortunati]

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