PISTOIA. A proposito delle poste, Rifondazione Comunista scrive:
Lunedì 12 un incaricato si è recato presso l’Ufficio centrale delle Poste di Pistoia allo scopo di pagare un bollettino (di quelli non prestampati, e quindi pagabile solo presso gli Uffici postali).
Tale persona ha preso dalla relativa macchina operatrice il biglietto per avere la possibilità di fare l’operazione; tale biglietto riportava il numero A149 e l’orario 12:36. L’incaricato ha aspettato che venisse il suo turno, rimirando la sala che da poco tempo è stata ristrutturata e rimodernata. Poi ha fatto caso che vi erano undici sportelli per le operazioni postali e che però di questi solamente quattro erano funzionanti.
E quindi ha cominciato a porsi delle domande: perché undici sportelli se solo quattro sono attivi? Come mai sono aumentate le tariffe postali sia per vaglia che per spedizioni? Non certo per migliorare il servizio! La dimostrazione è lampante per quanto detto sopra; forse per aumentare gli stipendi dei dipendenti, ma quei nostri conoscenti che lavorano alle Poste non ci hanno informato di questo.
Allora forse per aprire nuovi punti? Eppure risulta, anche dalla stampa, che diverse filiali periferiche e di montagna sono state, invece, chiuse.
Allora questi soldi a cosa servono? Forse a migliorare gli stabili per l’attesa. Oppure, probabilmente, per aumentare i dividendi dei privati della spa Poste!
Alle 13:24, finalmente, il numero A149 è stato chiamato ad uno sportello. Il servizio del pagamento del bollettino è durato appena un minuto. Niente se si considerano i “solo” 48 minuti di attesa.
A questo punto ci domandiamo: ma effettivamente i servizi pubblici spa con i privati funzionano meglio?
Le Poste stanno acquistando Alitalia: se il servizio Alitalia funziona come il servizio postale per spostarsi sarà più veloce il triciclo.
Circolo di Pistoia Centro
Partito della Rifondazione Comunista