sommersi & salvati. L’ABETONE? UN UNTO DEL SIGNOR GRANDUCA!

Comune di Abetone Onlus
Comune di Abetone Onlus

ABETONE. Abetone, a fini numerici elettorali, rappresenta, nel famoso “condominio” di senatoriale piemontese memoria, appena un sottoscala.

Tale spazio basterebbe per i suoi abitanti: ecco perché ci domandiamo il motivo per cui questo territorio, con la scusa del comparto neve, riesca ad agganciare milionate pubbliche di euro e mai sia sazio.

Ancora €. 150mila sono in arrivo dalla Regione, parte di €. 500mila che la medesima ha stabilito di investire complessivamente e non solo su Abetone.

Assistiamo quotidianamente alla chiusura di imprese e esercizi commerciali, alla faccia della “ripresa” decantata dal bomba-Renzi, ma non ci risulta che uguale attenzione sia riposta verso coloro che, dopo avere finito i soldi messi faticosamente da parte, si trovano costretti a dover chiudere.

Si dirà che questo è il meccanismo del libero mercato e la fine dello stato assistenziale e su ciò potremmo anche convenire, se non fosse che ancora taluni beneficiano incessantemente di pubblico denaro, mentre la maggioranza è lasciata in balìa di se stessa.

Facendo un ragionamento terra-terra, ci domandiamo se i Comuni della Montagna Pistoiese non abbiano diritto agli stessi riguardi, e non solo per la popolazione numericamente più rilevante, ma anche per la riconosciuta necessità di dover erogare servizi al cittadino sempre più scarsi e sempre di minore qualità.

Insomma, perché i Comuni della Montagna Pistoiese che non si chiamano Abetone devono tirare la cinghia e “la perla” (!) dell’Appennino, no?

Se la necessità aguzza l’ingegno, allora potremmo anche pensare che ciascun Comune montano, attraverso le alchimie che lo Stato italiano consente con la sua miriade di leggi più o meno inutili e ruffiane, possa costituire una Onlus di riferimento e incamerare il 5×1000 dai suoi cittadini, residenti e trasmigrati altrove, ma che ancora mantengono le loro radici nel ricordo del territorio nel quale abitano o dal quale sono sempre più spesso “dovuti” partire.

Conveniamo che la provocazione proposta è quasi da t.s.o. (trattamento sanitario obbligatorio), però talvolta anche le idee più pazze possono nascondere un pizzico di positività.

Sarebbe interessante, e non ci vorrebbe molto tempo, fare una simulazione dei probabili introiti: c’è qualcuno che ne ha voglia?

Se poi all’Abetone piove acqua calda invece di neve, che colpa abbiamo noi?

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