sosta selvaggia. PISTOIESI ARROGANTI E INCIVILI

Gli allegri parcheggi sulla ciclabile in via dell'Annona
Gli allegri parcheggi sulla ciclabile in via dell’Annona

PISTOIA. Non diciamo che in Italia serva lo stato di polizia di Erdogan, il dittatore tenuto in grande considerazione dalle cancellerie europee e dal non-presidente del consiglio italiano che ha salutato con sollievo il “ritorno alla tranquillità” in un Paese da impalazione: tuttavia siamo convinti che, per ottenere qualcosa, anche nella quotidianità, è necessario mobilitare, più che le coscienze, l’interesse dei cittadini.

L’interesse qui significa il portafoglio, quindi con sanzioni e incentivi. Non a caso in Francia, per favorire la mobilità sostenibile, vengono dati dei quattrini a chi usa la bicicletta. E, cambiando fronte, il rispetto delle regole è una pia illusione se non ci sono multe e sanzioni.

L’educazione civica, un residuo bellico del paleolitico, si può solo insegnare elevando multe e verbali. È l’unico sistema logico, efficace ed economicamente sostenibile per combattere, per fare un esempio, la sosta selvaggia.

Da più di un anno il sabato mattina in via dell’Annona: lì si svolge un mercato contadino di una importante quanto molto discutibile (a livello nazionale, magari ne parliamo in un altro momento) associazione di agricoltori.

I pistoiesi e la sosta in via dell’Annona
I pistoiesi e la sosta in via dell’Annona

Dall’altra parte della strada si trova un parcheggio che arriva fino all’ex macello, quello gestito e fatto vivere (a loro spese), almeno fino al recente sgombero, da un gruppo di giovani pistoiesi (ora è tornato vuoto in attesa di un glorioso futuro di fatiscenza).

Sul lato della strada in cui si apre lo spazio del mercato, invece, corre anche quella pista ciclabile che dalla stazione, attraversando Porta Nuova, arriva al Campo di Volo, area a vincolo paesaggistico fino a qualche anno fa e poi, all’italiana, divenuta sede del nuovo problematico ospedale.

Molti frequentatori del mercato lasciano l’auto o sulla strada, impedendo così il contemporaneo passaggio di due autobus o camion nelle due direzioni, o letteralmente sopra la pista ciclabile.

Chiamando i vigili è raro che arrivino entro mezz’ora, ma arrivati attendono le auto in divieto vengano spostate. Ciò che invece è insopportabile è l’arroganza del pistoiese medio di fronte all’evidenza di chi fa notare l’inopportunità della sosta selvaggia. Ecco due recenti scambi di battute tra chi scrive, S, e due distinti avventori, A1 e A2.

Sosta sulla ciclabile in Via dell’Annona
Sosta sulla ciclabile in via dell’Annona

Prima scena

A1 (una signora di una certa età che accorre precipitosa): Scusi perché fa la foto alla mia auto, è un vigile?

S: No signora, non sono un vigile, faccio la foto perché l’auto è parcheggiata in una pista ciclabile, il parcheggio è a 5 metri dell’altra parte della strada!

A1: Ma allora non mi fa mica la multa?

S: No, signora.

Così la signora si gira e candidamente torna ai banchi con il sacchetto, pronta a continuare il rifornimento di alimenti.

Seconda scena

S: Guardi, abbia pazienza, ha parcheggiato sulla pista ciclabile.

A2 (un uomo giovanile e sportivo dai capelli lunghi): Per cinque minuti…

S: Ci mancherebbe, ma almeno la prossima volta parcheggi dall’altra parte della strada, c’è un parcheggio libero, non le cambia niente.

A2:  Va beh, se vuole fare polemica faccia.

S: Nessuna polemica, solo che la prossima volta non ha motivi per non parcheggiare lì a 5 metri lasciando libera la ciclabile.

Dopo un po’, mentre siamo davanti a un banchino, ritorna indispettito e baldanzoso, gesticolando con espressione contrita e quasi rabbiosa.

A2: E comunque non è una pista ciclabile, ci si può mettere l’auto.

Come sono bravi e intelligenti crti pistoiesi!

[Lorenzo Cristofani]

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One thought on “sosta selvaggia. PISTOIESI ARROGANTI E INCIVILI

  1. Mi sembra evidente come questo sia uno dei casi da aggiungere ai tanti precedenti in cui l’arrivo dei vigili ed una bella “mazzolata” ai trasgressori sarebbero quanto mai necessari.
    Ma, come ha ben detto Lorenzo…dopo mezz’ora se va bene. Come, ad es al tante volte da me citato passaggio a livello di Via Spartitoio….e per il resto non mi ripeto.
    Quanto all’arroganza dei personaggi citati, questa è inevitabilmente emersa e montata, fino a far pensare a questi signori di essere titolari di un diritto acquisito, in conseguenza del fatto che nessuno ha pensato di perseguirli da subito. Ammesso che si inizi dopo un anno, diventa comunque tutto più difficile.
    Piero

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