CUTIGLIANO. All’assemblea pubblica della Lista Civica Marco Ferrari, che sta più o meno terminando in questi istanti a Cutigliano al Rondò Priscilla, Graziella Cimeli, portavoce del Comitato Promotore “Recupero Ammanco Comunità Montana” ha letto il seguente intervento:
Signori, il Comitato promotore “Recupero Ammanco Comunità Montana” del quale sono portavoce, Vi invita a sostenere i candidati che in questi anni, dall’inizio ufficiale dello scandalo, si sono impegnati nel denunciare in special modo la assoluta mancanza di responsabilità politica, di qualsiasi parte ed a qualsiasi livello, perché le nostre conoscenze, via via accumulate nella nostra anche petulante ricerca di atti ufficiali, potessero essere portate alla valutazione di tutti gli abitanti della Montagna.
Dalla mala gestione della Comunità Montana, in questi decenni, deriva l’attuale impoverimento del nostro territorio. È un dato di fatto non soggetto ad alcun distinguo.
Ci siamo accorti ben presto che il disastro non poteva avere solo attori tecnico/amministrativi e che ben altro c’è dietro ai Caini della politica politicamente corretta, dentro la quale tutto sembra cambi per rimanere tutto com’è.
Siamo ancora protesi alla ricerca della verità piena, oggettiva e non negoziabile.
Siamo ancora attivi in attesa dell’inizio del processo che inizierà l’11 Giugno e nel quale riponiamo una fiducia che sinteticamente affermiamo debba produrre giustizia a trecento sessanta gradi; non solo contro un singolo, ma contro tutti coloro che moralmente, eticamente, civilmente, sotto lo schermo della politica, hanno brigato e sostanzialmente taglieggiato la nostra esistenza ed il futuro di questi territori.
Chi afferma, come è stato affermato, che la Comunità Montana non era in grado di sopportare un deficit di 250.000 €. e per questo è stata chiusa, mente.
Al momento nel quale vi parlo la Provincia ci dice che la Comunità Montana ha un attivo di cassa di un milione e mezzo di euro ed un patrimonio immobiliare di oltre dieci/tredici milioni di euro.
Ciò significa che la Comunità è stata tolta di mezzo per soffocare una mala gestione ed i suoi intrallazzi che vede la politica in prima fila.
Nel processo che si andrà a celebrare, oltre all’ammissione di colpa di un singolo, pretendiamo una verità a tutto tondo e cioè che anche le colpe di altri emergano e siano debitamente sanzionate.
Al momento nel quale vi parlo, per esempio, non si ha notizia degli eventuali accertamenti fatti a seguito di una denuncia presentata per la scomparsa di atti e documenti relativi a movimentazioni all’interno del disciolto ente.
Insomma, se mi permettete, noi del Comitato crediamo che ancora sia in funzione una manovra diversiva per scaricare responsabilità politiche che sono invece facilmente individuabili nelle nomine e negli incarichi politici ricoperti all’interno della Comunità Montana da alcuni politici di lungo corso e che si sono ben guardati dal ripresentarsi al giudizio dei cittadini nei Comuni della Montagna dove si andrà al voto; se permettete, un poco di merito ce lo prendiamo anche noi.
Quando dico noi, dico anche Marco Ferrari che del Comitato Recupero, fino dalla sua nascita, è stato membro attivo,appassionato ed efficiente.
Tante ricerche ottenute sugli atti le dobbiamo alla sua capacità professionale di saper colloquiare con quella diabolica cassetta che si chiama computer!
Debbo dirvi e termino, che il Comitato Recupero Ammanco nasce, opera e continuerà ad operare al di sopra di tutti gli schieramenti politici; stasera, qui invitata, a nome del Comitato non posso non ringraziare Marco Ferrari per l’aiuto e l’impegno profuso assieme a noi. È, credetemi, un atto dovuto al nostro amico Marco Ferrari che, ne siamo certi, tornerà ad operare con noi al termine di questa sua fatica elettorale, per la quale non possiamo che auguragli il più sentito “in bocca al lupo!”.
Graziella Cimeli