
PISTOIA. “Sì, la sovranità alimentare è un obiettivo imprescindibile. La Commissione ambiente del nostro Parlamento (degli studenti toscani – n.d.r.) ha mandato un messaggio chiaro alle istituzioni. Siamo stati ricevuti in Senato ma continueremo a chiedere impegni”.
Così ci ha detto Bernard Dika, giovane studente larcianese non ancora diciassettenne del liceo delle Scienze Sociali Fortegurri-Vannucci e membro del Parlamento degli Studenti della Toscana. L’impegno è quello per la salvaguardia del territorio e della biodiversità, una salvaguardia intesa come strumento per rilanciare le produzioni locali della filiera alimentare, ed cioè, in ultima istanza, il lavoro e gli stili di vita sani.
Nella mattinata del 23 aprile si è infatti svolto l’evento Mens sana in corpore sano…sei quello che mangi! rivolto a tutti gli studenti degli istituti superiori della provincia di Pistoia e organizzato grazie al supporto di Unicoop Firenze con la partecipazione di Coldiretti, Slowfood, Legambiente Pistoia, Associazione Donne in Campo, Associazione Sapere dai Sapori, Agia-Cia, studenti del liceo musicale Forteguerri e gli studenti dell’Istituto Alberghiero Martini.
“La scuola non può rimanere chiusa rispetto al tema dell’alimentazione – ha ribadito la preside dell’istituto Patrizia Belliti –. Più in generale deve formare alla partecipazione alla vita civile. Certo è difficile, serve una forte collaborazione con gli enti locali, noi ci proviamo e facciamo la nostra parte”. Presente anche l’ex Presidente della Provincia Federica Fratoni, sia per dovere istituzionale che, evidentemente, per segnare una importante tappa della campagna elettorale per il Consiglio Regionale.

Sei quello che mangi!
I vari interventi, dei rappresentanti degli organizzatori, non si sono limitati ad evidenziare l’eccellenza di alcune produzioni alimentari locali, come i fagioli di Sorana, i confetti pistoiesi, i brigidini di Lamporecchio, portatrici di lavorazioni e tecniche legate all’identità culturale dei luoghi, “come sfogliare un libro”.
Si è voluto comunicare una riflessione sul “ritorno alla terra”, non solo come ripiego a causa delle buie prospettive economiche, ma come vero e proprio investimento professionale, nobilitato dalla finalità di rispettare l’ambiente e la biodiversità, i veri fattori del nostro benessere, dalla salute, garantita dai cibi di qualità, alla sicurezza contro il rischio idrogeologico e il degrado dei suoli.
Sono state riportate le esperienze virtuose di chi ci ha provato ed ha avuto successo: come le sorelle Gabriella e Stefania Michelozzi, la cui azienda biologica/fattoria didattica “Canto di Primavera del Sogno Antico” ha avuto risalto anche su La7 (vedi), oppure come il giovane pastore di Mengarone Daniele Tondini, “lanciato” da Linee Future e ripreso poi da tutti gli organi di stampa locali.
Mauro Carreri, dell’Associazione il Ghiareto, ha ricordato la vera e propria lotta per il fagiolo di Sorana e per il territorio “ci volevano intubare e portare via l’acqua, ci aiutò anche Indro Montanelli a difendere la nostra realtà”.
Il Parlamento degli studenti toscani ha maturato la propria sensibilità sulle questioni ambientali, “quelle fondamentali, della modernità”, durante un seminario del 2013 con associazioni e enti impegnati sul campo come Enea, Legambiente, Slow Food e Fai. Da allora un’apposita commissione del parlamento degli studenti ha approfondito alcuni temi e proposto specifiche proposte alle istituzioni.

Tre in particolare: accorpamento/unione dei piccoli comuni per migliorare la gestione frammentata del territorio, investimento economico e formativo sul diffuso patrimonio artistico nazionale come capitale naturale per rilanciare il paese ed infine la riconversione energetica degli apparecchi termotecnici ed in generale della climatizzazione, in altre parole incentivando caldaie a condensazione e altri apparecchi meno energivori allo stesso modo di come furono incentivate le produzioni elettriche da fonti rinnovabili.
La strada verso una dimensione ambientalmente, economicamente e socialmente sostenibile è complessa: l’agribusiness, quello delle multinazionali dei pesticidi e di tutti gli inquinanti, che gestisce di fatto la fetta maggiore della produzione e distribuzione del cibo non vede di buon occhio iniziative come quella di oggi e non favorirà volentieri la diffusione di filiere corte e produzioni biologiche.
Tuttavia infonde fiducia osservare l’impegno sincero di tanti giovani per provare a costruire un futuro migliore per tutti. “Andremo a Expo 2015” conclude Bernard “quale occasione migliore per sostenere la difesa del suolo e del cibo di qualità?”.