Michele Giannini: “Un mero espediente, un obbrobrio, di come l’Ente Provincia di Pistoia intende mantenere la sicurezza in quel tratto di strada”
SAN MARCELLO. Il tema della sicurezza è una questione molto importante, direi vitale, gli organi preposti sono diversi, tutto dipende da quale tipo di sicurezza andiamo ad affrontare.
Se parliamo di sicurezza sul lavoro, la maggior parte dei controlli vengono svolti dalle Asl, tramite gli uffici di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, e dalle Direzioni Territoriali del Lavoro, tramite il Servizio Ispezioni del Lavoro-Vigilanza Tecnica, poi la questione si può allargare alla sicurezza alimentare, informatica, nelle scuole, e via di seguito, c’è poi una responsabilità precisa, quella della pubblica Amministrazione per omessa o cattiva manutenzione delle strade pubbliche, che impone agli enti territoriali (Comuni, Provincie e Regioni), obblighi di manutenzione e sicurezza delle stesse.
Segnatamente, l’art. 14 comma 1 del Codice della strada, statuisce che: “Gli enti proprietari delle strade, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvedono: a) alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi; b) al controllo tecnico dell’efficienza delle strade e relative pertinenze; c) alla apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta”.
Ora per chi si è recato a Spignana, percorrendo la Sp 18 Lizzanese, di sicuro si è imbattuto in un orrendo espediente, sì perché trattasi di un mero espediente, un obbrobrio, di come l’Ente Provincia di Pistoia intende mantenere la sicurezza in quel tratto di strada, e precisamente: sul tratto di strada che va da San Marcello a Spignana, a pochi metri di distanza dal noto “Villone”, sul lato sinistro della strada, un vecchio muretto di pietra, che costituiva la sicurezza delle persone passanti in quel punto, per cause varie è crollato lasciando un vuoto con un salto di alcuni metri che, potrebbe risultare molto pericoloso per gli stessi passanti.
L’espediente messo in atto sulla strada di cui sopra, se non fosse una questione seria di sicurezza viaria, di cui stiamo parlando, sarebbe ridicola, da sbellicarsi dalle risate; sono stati messi a protezione, da ambo i lati del muretto crollato, due new jersey, e su questo nulla da ridire, ma la cosa “comica”, è che hanno lasciato nel centro un vuoto, protetto da 2 vecchie reti da letto, il tutto coperto da una rete di plastica da cantiere di colore arancione; se questo è il concetto di come si mette e si tiene in sicurezza un tratto di strada provinciale, allora siamo ridotti veramente male non solo per quanto riguarda l’espediente messo in atto in se stesso, ma cosa più grave, per la logica, il ragionamento, l’attenzione che doveva esserci e non c’è stata, che ha portato a trovare una simile soluzione, per un problema di sicurezza molto importante.
Sono mesi e mesi che esiste questo obbrobrio, per cui intanto bisognerebbe intervenire con la massima urgenza, con la consapevolezza di mettere realmente in sicurezza quel tratto di strada, poi la soluzione migliore che potrebbe essere adottata sarebbe quella di ripristinare il muretto crollato, e abbandonare, nel caso presente e per il futuro, simili e “astrusi” ragionamenti per soluzioni semplici e lineari, che devono andare nella direzione di risolvere definitivamente i problemi di sicurezza viaria che, purtroppo, non mancheranno mai di essere presenti.
Michele Giannini