sparatoria a macerata. LUCA TRAINI VADA IN CARCERE, E LA SINISTRA VADA A CASA

L’arrivo dei nuovi cittadini italiani

PISTOIA. Riguardo la condizione di illegalità diffusa in cui sguazzano moltissimi immigrati, creata dal terreno fertile della clandestinità, noi abbiamo scritto sempre molto. Saremmo complici, assieme a Salvini e company, degli omicidi tentati da Luca Traini.

Siamo seri, adesso. Una persona ha tentato di ammazzare sei persone di colore solo per il colore della loro pelle.

A nostro modesto parere si tratta di un crimine di stampo razzista: speriamo sinceramente che Traini marcisca in galera. Ma, come abbiamo scritto qualche giorno fa sulle bravate di certi nigeriani, il contesto ove accade un evento ci pare fondamentale.

Macerata è divenuta famosa già qualche giorno fa per il brutale omicidio di una ragazza perpetrato da un nigeriano clandestino già noto per spaccio. La condizione di vita dell’immigrato omicida è la stessa in cui vivono migliaia e migliaia di altri immigrati: totale assenza di controlli, arrivi di massa di persone non identificabili, inesistenza di politiche di inclusione sociale per assenza di risorse e affidamento dei clandestini a soggetti che, spuntati come funghi, ci vedono un facile business.

Nella nostra Pistoia sono già svariati i casi di immigrati accolti negli ultimi tempi e beccati ad arrotondare il pocket money vendendo droga. Il reato commesso da uno straniero, come disse la Serracchiani, risulta più antipatico perché consiste anche nel tradimento di un patto tacito intercorso tra lo straniero stesso e lo Stato ospitante. Ospitare è una possibilità, non un dovere.

A questa riflessione, secondo noi perfino banale, si aggiunga che un’ingente somma di denari pubblici viene investita per l’accoglienza e il mantenimento di questi stranieri, mentre al contempo i poveri, o coloro che si trovano sulla soglia di povertà, si contano ancora a milioni.

Difficilmente riuscirete a spiegargli che l’accoglienza è un valore fondante di questa benedetta Repubblica fondata sull’antifascismo eccetera eccetera. Per non parlare dello scontro tra la nostra civiltà e quella islamica, evento che da sempre genera disastrose novità sociali.

Un gruppo di No-borders, ovvero coloro che combattono per l’abbattimento delle frontiere

A Brera, a Milano, il problema immigrazione consiste nel vigore con cui la filippina lucida l’argenteria; in Via Padova, sempre nella solita città, invece consiste in un coprifuoco obbligatorio per chiunque voglia svegliarsi in salute la mattina dopo.

È ammissibile che lezioni su come affrontare col sorriso questa realtà arrivino solamente da benpensanti radical chic che la cosa più nera che possono vedere sono i finestrini della propria berlina?

Saviano tuona dal suo attico newyorkese sulla responsabilità della attuale tensione che ricade su Salvini: sembra il classico bambino che guarda le formiche attraverso la lente di ingrandimento e talvolta si diverte ad abbrustolirle.

Il problema della sinistra, uno dei tanti, è il “complesso del migliore”: loro sono un gradino sopra gli altri. Sempre e comunque.

Se non erriamo, è dal novembre 2011 che governano maggioranze di sinistra, con svariati cambiamenti ai vertici degli esecutivi. Se la rabbia dilaga, e talvolta esplode in orrende violenze, o se i partiti di destra, se non di estrema destra, aumentano considerevolmente il proprio gradimento, è plausibile che la responsabilità ricada su chi ha governato negli ultimi sette anni?

Luca Traini, lo ripetiamo, deve andare in galera, e voi altri dovete andare tutti a casa.

[Lorenzo Zuppini]

 

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