SPEDALETTO. Nella conca di Spedaletto ieri mancava la corrente elettrica da giovedì notte, da quando il tifone pistoiese si è abbattuto sulle nostre zone.
Non è l’unica zona, quella in questione, ad aver subìto danni ingenti. Però, come lamenta Emanuele Vivarelli, cotitolare con Elena Marconi del ristorante Lo Specchio, “non si può dare precedenza, nell’ordine degli interventi, ai cimiteri, prima che ai vivi, che con l’elettricità ci vivono”.
“Ieri l’altro (domenica – n.d.r.) – ha continuato Vivarelli – sono stato costretto a rimandare a casa cento clienti, che equivalgono a cento coperti. Ho un contatto telefonico con una persona specifica che opera nella Protezione Civile e ogni volta, succede almeno un paio al giorno, mi ripete che appena potranno intervenire, lo faranno.
“Non ho dubbi che anziché venire a metter a posto le cose qui a Spedaletto, non se ne stiano con le mani in mano, ma quando vengo a sapere, direttamente dal Sindaco, che i cimiteri saranno presto nuovamente agibili, penso che ci sia un vizio di fondo lampante e che stride agli occhi e alle orecchie di tutti, con tutto il rispetto per i defunti e i loro familiari, naturalmente.
“Ma qui, al ristorante dove lavoro, c’è anche, al piano superiore, un vecchio con un’invalidità al 100 % che della corrente, senza scendere nei dettagli facilmente immaginabili, non ne può in alcun modo fare a meno…”.