spes-licenziamento. BECHI: «C’È DA STUPITRSI DELLO STUPORE DI CHI NON SAPEVA…»

Paolo Bechi, Presidente Spes
Paolo Bechi, Presidente Spes

PISTOIA. La società Spes scrl, a seguito dell’ampio spazio dedicato dalla stampa ordinaria ed on-line al licenziamento della propria dipendente del settore Ragioneria, ritiene utile fare le seguenti precisazioni, anche per ricondurre la notizia nei giusti ambiti temporali e di rapporti istituzionali.

Innanzitutto l’evento si configura più come una non-notizia (“notizie che non lo erano” direbbe un famoso giornalista e blogger) dato che dalla sequenza temporale dei fatti e della loro divulgazione ai vari livelli istituzionali competenti è evidente che i fatti stessi erano già noti.

In ogni caso: l’infedeltà della dipendente è stata riscontrata e contestata fin da ottobre 2014 grazie alle verifiche svolte dal personale che l’amministrazione della società ha incaricato proprio al posto della persona in questione.

Successivamente si è percorsa la trafila delle formali contestazioni con richiesta di giustificazioni, fino alla avvenuta restituzione delle somme relative al primo ammanco verificato. A ciò è seguito un primo esposto in Procura (luglio 2015) e l’avvio, secondo le tempistiche e le procedure contemplate dal Contratto Federcasa, del licenziamento (con iter concluso formalmente a dicembre 2015).

Questo primo iter ha avuto come esito anche quello della condanna della ex dipendente a seguito di patteggiamento (depositata a marzo 2016).

A fronte della restituzione del primo ammanco riscontrato la Società ed i suoi Uffici hanno ritenuto di svolgere ulteriori verifiche, a ritroso fino all’anno 2010, che hanno consentito di stimare ammanchi per oltre 100mila euro; anche in questo caso si è provveduto ad avviare le procedure di contestazione per affrontare la causa di risarcimento diretto (depositata il 3 giugno 2016) che, tenuto conto anche che la dipendente non era più in servizio, è stata istruita tramite un legale con il prezioso supporto dell’Area Finanziaria della Società.

Alessandro Tomasi
Alessandro Tomasi

Nel frattempo il sottoscritto a marzo 2016 durante una seduta congiunta della Prima e Seconda Commissione Consiliare comunicava ai Consiglieri e ai tecnici dell’Amministrazione presenti dell’avvenuto licenziamento per motivi di grave negligenza specificando anche l’esistenza di ulteriori verifiche e procedimenti in atto (in particolare ad aprile 2016 si provvedeva ad un supplemento di esposto in Procura).

Tale comunicazione è stata debitamente verbalizzata e risulta agli atti dell’amministrazione, tutti pubblici e disponibili dunque fin da allora anche per tutti i consiglieri. Peraltro, in quella circostanza manifestai anche la piena disponibilità al richiedente (consigliere Alessandro Tomasi di Pistoia Domani) e a chiunque altro lo avesse voluto a fornire tutti i dettagli e le informazioni utili sulla vicenda.

Successivamente, il 29 giugno 2016, durante l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio il sottoscritto dava ulteriormente conto dei fatti e della loro sequenza e portata; il verbale di tale seduta, come da norma, veniva inviato a tutti i Comuni Soci, compreso quindi quello di Pistoia.

In base a quanto sopra illustrato questa Società ritiene che ci sia più da stupirsi dello stupore dichiarato che della presunta mancanza di conoscenza dei fatti descritti i quali sono, ovviamente, molto seri ma che molto seriamente e celermente sono stati affrontati previo costante aggiornamento a tutti i livelli previsti.

Il Presidente
Paolo Bechi

Vedi: https://www.linealibera.it/spes-onore-al-merito-per-il-primo-licenziamento-semipubblico/

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