spesa & sprechi. MA NEL PUBBLICO C’È CHI “SCHIANTA DI CALDO”…

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Costretti a risparmiare… ma solo i privati

CARRARA-PISTOIA.  La segnalazione di un lettore che si era recato alla sede Inps di Carrara, ci ha permesso di constatare l’illegittimità nella quale versa la generalità degli uffici delle pubbliche amministrazioni, e quando diciamo pubbliche, le diciamo proprio tutte: Inps, Agenzia Entrate, Tribunali, Cciaa, Uffici del Territorio, Conservatorie, Comuni, Usl, Arpat, Regioni, Province, Prefetture, Questure e Ministeri, etc.

Tutti questi enti sono allocati in fabbricati che sono soggetti alle ordinanze dei Sindaci (ma non sono certo solo le ordinanze che c’impegnano a scrivere e denunciare la storia) che prevedono di limitare – in modo non controllato e quindi indimostrabile – la temperatura negli ambienti, con esclusione di cliniche, ospedali e altri fabbricati a destinazione speciale.

Lo zelante lettore ha avuto consapevolezza dell’insolita temperatura perché, non avendo tolto il cappotto all’interno dell’ufficio dell’Inps, aveva iniziato a sudare dopo i primi venti minuti di colloquio:  un fatto insolito e a lui incomprensibile, vista la congiuntura meteorologica di freddo intenso, persistente fino dalle festività.

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La sede Inps

Una rapida verifica presso la sede dell’Inps di Pistoia ci ha permesso di constatare che, anche qui, come a Carrara (e dunque anche nel resto d’Italia?), i termostati-ambiente sono posizionati sul 24 gradi, e ciò in modo costante, nel periodo invernale: che piova, nevichi, soffi il vento o ci sia il sole.

Una rapida visita nei principali uffici pubblici pistoiesi (Cciaa di Pistoia, Motorizzazione Civile, Comune, Usl e Ufficio del Territorio) ha permesso di verificare che i locali sono molto bene riscaldati e certamente ben oltre i 19 gradi medi, ideali, sufficienti e auspicabili per ogni luogo di lavoro.

Lasciamo da parte le ordinanze dei Sindaci che investono tutti i fabbricati in Italia (esiste un Dpr che obbliga i Sindaci a fare tali provvedimenti): queste prescrizioni sono cogenti e rendono illegittimi questi comportamenti e sanzionabili i dirigenti preposti al controllo. Eppure tutto va, come il fiume di Lucio Battisti.

Adesso provate a pensare: quanti gradi avete nelle vostre abitazioni o, se preferite, nelle vostre camere da letto. Chi scrive, riesce in inverno a malapena a superare i 19 gradi, e ciò è una costante, data la classe energetica del fabbricato purtroppo non performante, ma che non viene aggirata usando il riscaldamento in modo continuo, visto il costo del metano.

Ma se è dalle piccole cose che si hanno i grandi esempi, qual è la ratio che permette questo sperpero diffuso e disinvolto di risorse energetiche? Possibile che nessuno dei dirigenti e manutentori non si sia mai accorto di niente?

Scuole paritarie in crisi
Molte le scuole al freddo: mancano i sindacati?

Cosa dobbiamo dire alla generalità dei bambini e adolescenti che sono al freddo in tante scuole di ogni ordine e grado di Italia?

Per loro le risorse sono finite? Non hanno la tessera sindacale o non votano?

Questa nostra denuncia non è una esclusività di alcune città (abbiamo fatto delle verifiche a campione con dei corrispondenti locali ed è stata sistematicamente confermata in ogni regione) ma è chiaramente un esempio di spreco per ogni angolo del nostro disgraziato Paese.

[Alessandro Romiti]

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