PISTOIA. A Pistoia non potevamo farci mancare uno spettacolo teatrale che propone la teoria gender tanto cara agli ambienti radical chic della nostra città.
A proporlo è l’Associazione Teatrale Pistoiese, ente finanziato con soldi (tanti) pubblici nell’ambito della rassegna Piccolo Sipario al Teatro Bolognini.
Questo spettacolo è destinato alle classi a partire dalla scuola secondaria di I grado e si possono accettare anche le classi V della scuola primaria.
Dalla presentazione si capisce subito di cosa si tratta: “Alex è un bambino di 8 anni e non ha ancora deciso se essere un maschio od una femmina…”
Trovo pericoloso che un ente come l’ATP si proponga di divulgare i nostri figli la teoria gender e scorretto che lo si faccia passare come uno spettacolo che educa contro il bullismo, all’educazione sessuale e alla tolleranza.
Lo spettacolo in questione , su un tema tanto delicato come l’identità sessuale, non ha infatti niente a che vedere con l’insegnamento del rispetto e al riconoscimento delle libertà individuali. Mi sembra invece un ulteriore mezzo di propaganda di un’ideologia cara a certi ambienti radical chic alla ricerca di una smarrita identità politica.
Da padre trovo agghiacciante il fatto che si vogliano imporre certe visioni ai bambini senza averne debitamente discusso con i genitori e aver ottenuto il benestare.
Non condivido la teoria gender, questo vale per me, ma mi chiedo se la famiglia abbia il diritto di decidere quale educazione e formazione debbano avere i propri figli.
Quello che più mi fa imbestialire è quando qualcuno cerca di sostituirsi al ruolo dei genitori in nome di presunte superiorità intellettuali e morali.
[tomasi – pistoia domani]
..resto veramente senza parole.