SERRAVALLE. Luigina Caferri ha appena fatto in tempo a votare contro la candidatura a Sindaco di Eugenio Patrizio Mungai, che già la Vicesindaca Simona Querci ne aveva assunto il patrocinio gratuito votando a suo favore. Parola di popolo, parola del Signore.
Serravalle è terra di “avvocate”: di fatto o onorarie. Il Mochi, per esempio, a quanto ci dicono, avrebbe sostenuto non Pereira come nel libro e nel film, ma Elena Baldi – che poi sembra essergli affondata tra le mani; tant’è che qualcuno ci fischia all’orecchio un altro nome caro all’ex-Sindaco, quello del Lunardi, il “decespugliatore” delle strade comunali e, crediamo, sempre dell’area della Castellina. Sarà vero o sarà solo terra dell’ex-cava Bruni? Dovrebbe dircelo il Mochi stesso che sta impastando – sussurrano – una bella lista civica…
Ma se l’Associazione Partigiani, con la Caferri, ha tentato di segare le gambe del Mungai (come vanno, a proposito, le disgrazie giudiziarie? A Pistoia Bertinelli mette tutto in piazza, lo stesso fa a Quarrata Mazzanti, ma a Serravalle, per pudore colonico, si tende a nascondere tutto?), chi le gambe se le è rotte è chi ha sostenuto Eugenio Patrizio, ci giurano.
Così pare che il Pd di Masotti non intenda ripresentare la Vicesindaca Simona Querci, che avrebbe fatto la scelta sbagliata.
Certo che l’ottica e lo schema di gioco delle elezioni sono spietati:
tu sei bello
e ti tirano le pietre,
tu sei brutto
e tirano le pietre,
il giorno che vorrai
difenderti vedrai
che tante pietre in faccia
prenderai
cantava Gian Pieretti a San Remo nel 1967.
La stessa cosa è in corso d’opera – come il raddoppio della ferrovia Pistoia-Lucca – nella terra di Serravalle. E intanto – cantava Battisti – il fiume va.
[Edoardo Bianchini]
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IN CAUDA VENENUM
Mi dicono che il Mochi, stizzito, si domanda chi io sia.
È semplicissimo, gente: sono uno che era già giornalista quando Renzo, in pantaloni corti, non aveva ancora iniziato a aggiustare i Ciao di Serravalle…
e.b.
Se la Querci se ne va penso che non pianga nessuno.
povera Querci, intrappolata nella tela del ragno
Una in meno. Alé!
Meno male. Non se ne può più delle sue prediche!