SPORT SENZA VIOLENZA: 70 BAMBINI DEL ‘PUNTO LUCE’ A LEZIONE DI INCLUSIONE COL CGFS

Stipulato l’accordo fra il Cgfs e Save The Children per l’attivazione di cinque laboratori di inclusione sportiva all’interno del ‘Punto Luce’ di Prato in via Mameli

Il laboratorio Punto Luce

PRATO. Promuovere le buone pratiche nello sport attraverso il dialogo, l’inclusione e la parità di genere. Il progetto del Cgfs ‘Novis, no violence in sport’ si arricchisce di una nuova collaborazione che porterà 70 bambini del Punto Luce di Save the Children a Prato in via Mameli a imparare la pratica sportiva nel pieno rispetto dei compagni. Il primo laboratorio si è tenuto mercoledì alla presenza degli educatori del Cgfs e in collaborazione con l’associazione di promozione sociale ‘Futuro Domani’.

A essere coinvolti sono bambini e ragazzi dai 10 ai 16 anni, di ogni nazionalità: la particolarità è che nelle attività saranno coinvolte anche le famiglie dei ragazzi, così da permettere di raggiungere ogni fascia d’età nel racconto delle buone pratiche sportive.
Il primo laboratorio ha riguardato il basket. Si parte dalla visione di filmati o articoli di giornale che raccontano episodi di violenza nello sport, per poi aprire un dibattito fra i ragazzi facendoli dialogare sugli atteggiamenti antisportivi. Infine la pratica sportiva sul campo e la compilazione di un diario di bordo, nel quale raccontare cosa si è imparato durante il laboratorio. La seconda lezione riguarderà il calcetto, poi a seguire le discipline olimpiche di combattimento a corpo libero, la pallavolo, e gli sport outdoor.

Quest’ultimi consentiranno di utilizzare anche il nuovo playground del Macrolotto Zero e i giardini di via Colombo. In totale le ore di laboratorio saranno sessanta. Ricordiamo che lo strumento del Novis è stato validato come buona pratica a livello europeo e sperimentato in varie scuole, associazioni sportive e nella federazione italiana pallacanestro.
“L’obiettivo del Cgfs è quello di proseguire con i progetti volti al contrasto della povertà educativa, intrecciando progettualità per il terzo settore e la comunità educante territoriale – spiega Cristina Agostinelli, responsabile del settore bandi e progetti del Cgfs —. Lo strumento privilegiato è sempre lo sport e il dialogo con le famiglie. In passato il Cgfs aveva già realizzato a titolo gratuito iniziative volte a promuovere lo sport tra i beneficiari del Punto Luce: adesso siamo finalmente riusciti a mettere in campo una nuova progettualità strutturata”.
Gli educatori del Cgfs coinvolti nel progetto sono Martino Angelini, Andrea Natali, Isi Vannucchi, Fabiola Tonioni e Diletta Pierini. In alcuni momenti speciali ci saranno anche occasioni di confronto con testimonial sportivi, mediatori culturali e psicologi dello sport. “Il 1° marzo 2017 è iniziato questo nuovo percorso di sensibilizzazione per affrontare i valori e le emozioni dello sport col giusto approccio, senza violenza, stereotipi di genere e totale inclusione – commenta l’educatore Martino Angelini —. Cinque anni dopo, nonostante la pandemia, il progetto non si è mai fermato, e anzi il modello viene sempre più sviluppato e messo in pratica”.
“Il progetto Novis è per noi occasione preziosa per potere fare avvicinare i beneficiari del Punto Luce allo sport inteso come attività rivitalizzante e di socializzazione, come primaria fonte di benessere psico-emotivo, come spazio educativo e di apprendimento prezioso perché circoscritto in un contesto ludico – spiegano Stefania Gianni, presidente di Futuro Domani, e Chiara Luccianti coordinatrice operativa del Punto Luce —. Per noi educatori sarà un’occasione importante per osservare dinamiche relazionali, comportamentali, rilevare talenti e potenzialità. Come Futuro Domani siamo felici di essere al fianco del Cgfs che sentiamo vicino a noi per la volontà di radicare nel nostro territorio progettualità concretamente rivitalizzanti per il tessuto sociale, secondo il principio della comunità educante”.

[de biase/montaleni — cgfs]

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