Anche noi vogliamo festeggiare il matrimonio dell’ex consigliere con Anna Peruzzi. Lo celebrerà, con tanto di fascia tricolore, un primo cittadino di Agliana che si è distinto per una serie vomitevole di calunnie nei nostri confronti, con cui ha infinocchiato l’intera procura di Pistoia e il giudice Gaspari: tutta roba falsa avallata da compiacenti certificazioni mediche sbandierate da gentili avvocate
AGLIANA-ROMA. Chi scrive, non dimentica la visita fatta all’amico Fabbrizio all’ospedale San Jacopo per una brutta frattura causata dallo strappo del suo bel cane nero, mentre lui era rannicchiato, nella primavera 2014.
Allora eravamo in sintonia con i due consiglieri di opposizione, Fabrizio Volterrani e Luca Benesperi, fondatori di una lista civica che era indenne dal consociativismo e dall’allineamento diccì di oggi con le più fantasiose e inesistenti patologie (le ruminazioni notturne del sindaco vitellino che mangia e beve, però, senza troppi problemi, almeno a giudicare da quante volte è in giro per locali e pizzerie).
Altre patologiche farlocche arriveranno con certificati quantomeno discutibili, perché relative a sintomi preesistenti all’insediamento sul trono d’Agrùmia.
Luca è afflitto da epigastralgìe da molto prima della primavera del 2019, ma il suo medico Guglielmo Sforzi, se ne è dimenticò e ha certificato la causa come indotta dalla lettura dei nostri articoli: noi, giornalisti diffamatori e cattivoni. E il Giudice Gaspari, che non legge, ci ha creduto subito.
Ai vecchi tempi della lealtà poi sputtanata, con i due condividevamo momenti di piena sintonia di argomentazioni politiche e di qualche riunione con Annalisa Volpini, fedele berlusconiana.
Oggi piace anche a noi unirsi agli oltre 95 feisbucchiani che plaudono e brindano all’evento con tanto di commento e, se la redazione mi rimborserà il biglietto, ci saremo anche noi al bell’evento, celebrato appunto dal sindaco più epigastralgico d’Italia. Con ricche foto e interviste in Campidoglio.
Ci colpisce, la decisione di Fabrizio, non per la sposa Anna,, ma per il Sindaco con i piedi di argilla che non passerà la Befana: il Volterrani l’ha definito un sindaco “meraviglioso”. E ha ragione perché Benesperi, sfiduciato da tutti, è come un tramonto tinto di rosso che prelude al ritorno della sinistra per altri 100 anni!
Lo sa il Volterrani che il suo “meraviglioso sindaco” è appellato bimbominkia dai consiglieri di ex maggioranza poi costretti alla migrazione in opposizione; e che ha sfasciato l’intero già ristretto pianeta del centrodestra aglianese?
Altra nota di colore è indubbiamente il commento dello psichiatra Riccardo Dalle Luche, che rileva – distintamente – come sia “bello sposarsi in Campidoglio”. Gli ribatte il Fabrizio con un commento autopromozionale (della serie “m’illumino d’immenso”): sì credo la piazza del Michelangelo sia tra le più belle del mondo, con il Marc’Aurelio che ci guarda … Non male, poi con Luca Benesperi con la fascia tricolore sarà tutta un’altra cosa.
Sposàti, poi, da un calunniatore con tendenze al disturbo psichico, il matrimonio non può essere miglior cosa e di miglior auspicio… (questo è un commento malvagio del direttore Bianchini; il Romiti non c’entra, dottori Grieco & Curreli).
Ma – per riprendere il discorso – quale “altra cosa”? Il primario di psichiatria Riccardo Dalle Luche è stato marito della precedente compagna di Fabrizio (Roberta Mazzei), poi lui è stato presentato alla cittadinanza di Agliana come candidato sindaco nel 2014 con una lista civica che si chiamava “Obiettivo Agliana” e nella quale correva anche il figlio del primario-psichiatra – ci pare di ricordare tale Lorenzo Dalle Luche.
Dopo un paio di anni e una gamba rotta, il Volterrani si ritirò e inserì al suo posto il brillante consigliere Luca Benesperi, oggi sindaco eterodiretto, bipolare “politico”, epigastràlgico e ruminante notturno: festeggerà con gli sposi al buffet o dovrà scappare in bagno al primo crostino come ha sempre fatto da 12-13 anni in poi? Noi di Linea Libera non ci entriamo perché a quell’epoca non eravamo ancora nati a romprere le uova nel paniere a tutti…
Quest’ultima patologia (le scariche di diarrea) fu accertata in modo aleatorio – perché solo riferita dal Benesperi in modo spontaneo e non diagnosticata strumentalmente – nelle more del maxi processo contro Linea Libera con una severa condanna pronunciata dal giudice Luca Gaspari.
Pedrito Benesperi, quando intese che il tandem Grieco–Curreli avrebbe preso per buono anche un foglio di carta igienica usato con sopra scritti i nostri nomi per aprire un fascicolo, non esitò a farsi rilasciare il ridicolo certificato medico, rivolgendosi per questo all’amico primario psichiatra che però appare un soggetto “circoscritto al cerchio magico” della ex lista civica Obiettivo Agliana. Ma Italia è anche questa.
Benesperi è un sindaco o un ciarlatano calunniatore, affitto da isterie che lo accompagnano fino dall’adolescenza, come hanno riportato il suo Assessore Agnellone-ciottoli nelle intercettazioni tratte dal cellulare del direttore Bianchini, certificate con copia forense dallo stesso giudice Gaspari che poi non ha voluto ascoltarle per poterci condannare a suo insindacabile giudizio sbagliato, superficiale e ingiusto?
L’ultima querela contro Linea Libera, consegnata a mano dall’avvocata Elena Augustin, è ancora giacente all’attenzione della procura e noi aspettiamo che venga lavorata con il solito presupposto politico del “colpirne due, educarne cento”. Vedremo cosa accadrà. E se stavolta Gaspari o chi per lui dovrà prendere atto che tutto quello che Benesperi ha detto e scritto è stato solo un bell’infinocchiamento dei giudici e della giustizia!
Finalino. Perdonàteci se abbiamo messo qualche collegamento ipertestuale di troppo, ma lo facciamo per l’Elena Giunti e il mai-comandante Andrea Alessandro Nesti che li apprezzano particolarmente, come l’avvocata strillò in udienza…
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]
A PISTOIA SI DICE
“TÌRATI SU LE PUPPE”
Con il processo della Lara Turelli ci sta che possa venire giù il mondo ad Agliana. Sai quante cazzate e insulti e maldicenze e falsità nelle 18 mila pagine di intercettazioni volute dal duo De Gaudio-Serranti!
Saranno interessanti anche quelle fra il mai-comandante Andrea Alessandro Nesti e la Pavona Sonia Caramelli quando, fra loro, parlano di Linea Libera, di Antonio Gramsci e di Claudio Curreli…
E questo perché quando, per fare il culo a qualcuno, si spostano montagne di concio, alla fine, inevitabilmente, si ricoprono di merda anche i duri e puri.
Ce lo sta dimostrando – sembra – perfino il sindaco di Roma Roberto Gualtieri: quello che amava cantare con la chitarra in mano e che ora, a quanto pare, dovrebbe essere messo a cantare con una bella palla al piede come quelle della storia di Kunta Kinte.
A forza di superiorità morale della sinistra, forse si è capito perché Gualtieri voleva risolvere il problema della spazzatura di Roma. Lui credeva, forse, che la maggior parte dei sacchi neri di sudicio fosse piena di mazzette di euro come era successo alla bella Eva Kaili…
E.B.