PISTOIA. Ancora una volta l’incapacità amministrativa scarica sui cittadini costi ingenti, in attesa che poi si materializzi (ma avverrà mai?) lo spostamento definitivo del campo rom nell’ex vivaio Sciatti, per un costo complessivo di oltre 2 milioni di euro.
Spostamento, giova ricordarlo, previsto sin dal 2002, anno in cui fu pensato di realizzare il nuovo ospedale al campo di volo, e poi formalmente deciso nel 2007 (anno in cui fu sottoscritto l’accordo di programma tra tutti gli enti interessati).
Sono quindi passati, nella migliore delle ipotesi, 7 anni per giungere ad uno spostamento provvisorio di cui nessuno è stato informato, che giunge all’indomani di una ordinanza emessa dal sindaco su richiesta del Genio Civile, a conferma del fatto che detti lavori vanno realizzati per forza e alla svelta perché ad oggi l’ospedale – oltre che l’insediamento Rom – si trova in una condizione di pericolosità idraulica.
Sorgono allora delle domande, che ci riserviamo di trasporre in una interrogazione in caso di mancata risposta pubblica:
- Ma la nuova collocazione provvisoria è per caso nella fascia di rispetto dei pozzi che alimentano l’acquedotto cittadino? In caso affermativo, è corretto dire che vi è coerenza con gli strumenti urbanistici?
- Ma per le attività poste in essere dai residenti del campo, con relativo pericolo di percolazione nel sottosuolo di sostanze pericolose (che potrebbero inquinare la falda) quali accorgimenti si prenderanno? Sono previsti dei controlli periodici a tutela della salute pubblica?
- Per quanto invece attiene gli scarichi civili, è vero che si sta pensando di realizzare un sistema di smaltimento dei reflui con depuratore autonomo a sostegno dell’insediamento? Ma non era possibile collegare il nuovo campo, prevedendo per tempo lo spostamento, agli scarichi dell’ospedale?
- E come si fa a dire oggi che le opere di urbanizzazione resteranno per il Parco, se non vi è ancora un progetto per quest’ultimo? E che ci si farà nel parco con il gas e il ferro vecchio?
- Quanto costa nel dettaglio la sistemazione dell’area, compresa la ripulitura superficiale dell’area che risulta in parte già svolta?
- E se il progetto definitivo non sarà finanziato, resterà quella la collocazione definitiva del campo oppure si tornerà all’area attuale? Dai soldi che si dice vi saranno investiti (650.000,00 euro par di capire) c’è il rischio concreto che – come spesso accade in Italia, non ci sia nulla di più definitivo del provvisorio!
- E come si fa a sostenere che la Giunta ha integrato il Piano di Protezione civile se lo stesso è di competenza del Consiglio Comunale? Si è forse operato in questo modo per evitare di dire al consiglieri che si sarebbe reso necessario a breve uno spostamento provvisorio dal costo così elevato?
Spero che il Sindaco voglia rispondere alla città e riferire tutti i dettagli, quanto prima, nelle sedi proprie.
[*] – Consigliere comunale, ospite
Bravo Consigliere,un’altra interrogazione per cose che già sappiamo. L’importante è fare vedere che “si fa politica”. Le cose serie che disturbano il manovratore – vedi Villa Capecchi – non debbono essere oggetto di “attenzione di gruppo”. Ma che ci state a fare in Comune? A raccattare “clientes”?
Caro Bonacchi, non capisco davvero nè la polemica nè il tono, nè le accuse.
Sul piano politico segnalo che la vicenda Nomadi ha avuto ed ha grande rilevanza, e contorni ancora poco chiari; a tal fine mi meraviglia che Lei dica di avere già risposte che nemmeno la maggioranza dei consiglieri ha (sulla bonifica della nuova area, sulla tutela delle acque di falda, sui costi ecc) e per avere le quali non esiteremo a dar corso alla promessa interrogazione. Quanto a Villa Capecchi, se il riferimento è al progetto del nuovo Giardino (prima cordiale e poi “volante”) proprio questo blog, oltre il consiglio e la stampa, è testimone dell’impegno del nostro gruppo consiliare (in particolare del cons. Tomasi) per denunciare la vicenda, nella quale saprà che è la Fondazione CRPT a spendere circa 1 milione per 8000 mq di giardino… se poi ci sono particolari ulteriori che non conosciamo siamo sempre a disposizione. Come siamo sempre disponibili ad acoltare critiche e suggerimenti sul piano politico e amministrativo.
Sul piano personale invece ritengo che le sue affermazioni siano del tutto fuori luogo, per non dire gratuitamente offensive, per la mole di lavoro e l’impegno messi – insieme ad altri – da sempre nel non facile compito di consigliere di minoranza. Ruolo che non assicura certamente clientes, anzi!
La invito quindi a contattarmi direttamente se vorrà ulteriori chiarimenti sul piano politico, e ad abbassare i toni di una polemica che francamente – peraltro non conoscendoLa personalmente – stento a capire.