MONTAGNA. Intanto, prima di riflettere a mente calma, leggetevi attentamente cosa ha scritto Simone Ferrari su facebook:
Stamani mi fanno girare la balle.
Appena arrivato in ufficio ho avuto modo di leggere l’articolo su Linee Future a firma di Felice De Matteis e Edoardo Bianchini dove si parla di me in modo non corretto. Sinceramente mi sono rotto che mi si dia dell’ingenuo, magari non idoneo, magari non preparato ma ingenuo no, tanto meno leccaculo! Ripeto di sanità non ci capisco granché, di mosse politiche ancora meno, ma quando mi si dà del bischero mi arrabbio. Innanzitutto veniamo al fatto che, caro Felice de Matteis, di solito ho rispetto per le persone più anziane però devo dirtelo: inizi a starmi pesantemente sui ***! Veniamo all’articolo:
1) La Zeno Colò non ha partecipato, nonostante l’invito, ai festeggiamenti del San Jacopo proprio come forma di protesta.
2) La rimpatriata programmata si fa tra amici e se foste stati presenti la mattina del 1° agosto non avreste visto degli amici conversare ma degli avversari contrapporsi.
3) La Zeno Colò no ha alcuna intenzione di normalizzare la situazione a tal punto che scendendo dal pulmino abbiamo (io ed Emiliano) confermato che non ci hanno convinto su nessun argomento e che secondo noi la “riorganizzazione” ha comportato solo tagli e pochissimi investimenti.
4) Il 1° agosto per noi poveri cristi non abituati a far politica non è stata un’amichevole scampagnata ma anzi un mattinata di tensione e di difficoltà dettata dal ritrovarsi una grossa responsabilità addosso consapevoli di non essere “tecnicamente” all’altezza.
5) Non abbiamo deciso di “non avvisare la popolazione” è la popolazione che se ne sbatte i coglioni, quindi senza voler fare le vittime in 4 persone avevamo deciso di perdere mezza giornata di lavoro, spendere dei soldi per noleggiare un furgone per poter portare a termine un impegno che ci eravamo presi ad aprile 2013.
6) Io non ho, purtroppo, un gregge di pecore forse starei meglio! Sono un piccolo imprenditore che mette parte del suo tempo a disposizione di una causa importante rischiando di restare sulle scatole a qualcuno e quindi di perdere parte del fatturato della sua azienda; forse come ho già detto all’inizio non sarò bravo, non sarò preparato tecnicamente, ma ci metto tutta la passione e volontà di cui sono capace… Se tutti facessimo così ed ognuno con le proprie capacità o caratteristiche desse un contributo effettivo (e non solo con le chiacchere a posteriori) forse otterremmo di più e comunque non sono un leccaculo!
7) L’unica cosa che condivido è che ognuno ha quello che si merita, è vero! Abbiamo una classe politica ridicola sia a sinistra che a destra (quindi anche la sua caro Felice De Matteis) e un popolino che al Bar dice che ad Abati gli avrebbe “spaccato qualcosa in testa” oppure gliele avrebbe cantate, però poi venerdì mattina sarebbe andato a funghi oppure sarebbe stato impegnato in chissà quali faccende fondamentali.
8) Posso capire che per Bianchini sia stata un’ingenuità ma io ed Emiliano convinti di non dover perdere l’occasione, ma consapevoli che niente sarebbe cambiato, di poter parlare con i rappresentanti della Asl venerdì 1° agosto non siamo andati a funghi, non siamo stati in famiglia, non siamo rimasti a lavoro ma siamo stati in giro per la montagna a tentare di portare avanti le nostre idee e ad ascoltare quello che la controparte aveva da dirci.
Detto tutto questo se qualcuno ha altri mezzi o metodi per protestare fatevi avanti… Smettete di chiacchierare o scribacchiare, ma organizzate, distruggete, sparate fate quello che vi pare, se le proteste saranno legali seguirò tutti di qualsiasi parte politica siate, se saranno illegali vi lascerò andare; ma non abbandonerò mai l’idea di provare (relativamente alle mie capacità e al mio modo di essere) a cambiare le cose per me e per il futuro della montagna. La Zeno Colò, le pettorine, non sono la soluzione al male, sono l’espressione dei sui componenti, se non vi vanno bene fatevi la vostra associazione, il vostro gruppo e portate avanti qualcosa!
Per concludere, quello che io faccio e come lo faccio lo porto avanti non per prestigio o interesse personale ma solo perché questo so fare e questo posso dare alla causa.
[s.f.]
SIMONE FERRARI… CHI ERA COSTUI?
NON VOGLIO aggiungere molte cose, ma intendo sottolineare che Ferrari, quanto a ingenuità, ne ha davvero da vendere.
Tornate a leggere gli interventi di cui parla per incazzarsi ancor di più (vedi) e, se trovate scritto da qualche parte il nome di Simone Ferrari, vi paghiamo una cena.
E questo è il punto primo che mette ko l’impresentabile incazzatura di Ferrari (con offesa gratuita a De Matteis laddove scrive «inizi a starmi pesantemente sui ***!»), a cui nessuno ha dato del bischero: se l’è dato da sé. Ma càpita.
Seconda osservazione: poiché nessuno ha chiamato in causa questo “encazado”, è evidente che Ferrari scambia se stesso con l’associazione che rappresenta come membro o presidente: le Pettorine? La Zeno Colò? Ce lo dica. Ma è certo che, quando uno si identifica con l’istituzione o il tutto, fa come Renzi – che va nello zipeppe a Letta e a tutti gli altri in fila, Napolitano compreso – o come Berlusca, o come Stalin, o come chi cavolo vi pare.
E qui il discorso si complica: perché se identifica il tutto con sé e il sé con tutto, un qualche piccolo problema lo deve pure avere. Almeno pare.
Si scaraventa contro noi perché lo facciamo in cazzare? Dice che dovremmo smetterla di «chiacchierare o scribacchiare» e dovremmo cominciare a fare e a organizzare?
Beh, mi pare grave che non capisca che non è compito della stampa (quella vera, non quella col filo al culo della favola delle anatre…) risolvere i problemi, ma è della gente; a cui, peraltro, la stampa (quella vera, non quella col filo al culo della favola delle anatre…) ha dato, dà e darà sempre (e lui ne ringrazi il cielo) la possibilità di parlare senza tagli e senza castrature. Dovrebbe saperlo, se non è ingenuo, che non tutte le testate lo fanno.
Sono convinto, in tutta serenità, che se Ferrari si rendesse conto di questi semplici dati di fatto, oltre ad arrossire di ciò che ha scritto, ci ringrazierebbe di esserci e accenderebbe un cero alla Madonna anche se non credente: in fondo – e senza voler essere cattivi, perché non lo siamo – il convegno sulla sanità in montagna glielo abbiamo organizzato noi, quando eravamo Quarrata/news, e a gratis.
Lo vide tutta la Toscana. Provi a ricordarselo e a incazzarsi meno, per favore.
e.b.
beh quante cose da dirvi…eppure vi avevo “pensato”in modo diverso, comunque vorrei fare alcune precisazioni su quanto avete scritto… tutte mie personali…
leggendo l’articolo uscito oggi mi sembra chiaro che fosse riferito in generale alle “pettorine” ma in particolare a chi il 1 di Agosto e’ montato su quel pulmino con il Dott.Abati senza Marco Ferrari perche’ questo e’ il punto il Ferrari che guidava era il Ferrari sbagliato si chiamava Simone e non Marco altrimenti sarebbe stato tutt’altro articolo…..(e non ce l’ho con Marco s’intende!!!)
seconda precisazione per quanto riguarda il CONGRESSO che ci avete aiutato ad organizzare beh GRAZIE perche’ senza di voi non saremmo stati capaci ad organizzare proprio un bel nulla.
Un’assemblea, piu che congresso (non per sminuirVi s’intende !) organizzata alla perfezione con tantissima documentazione tantissimo materiale interessante dopo di che le pettorine senza di voi non hanno fatto piu nulla…gia’ ma questo non e’ il problema se mi fate sapere l’importo ve lo restituisco a mie spese ..non ho mai sopportato chi prima fa le cose e poi le rinfaccia.. quindi il GRATIS mi ha dato un po’ fastidio …
Terza precisazione dite che non e’ compito della stampa organizzare manifestazioni…. beh ma dietro la penna che scrive dietro un giornalista ci sara’ pure una persona? una persona che puo’ organizzare muoversi liberamente ? libera di manifestare? o mi sbaglio se cosi correggetemi …
Comunque se possibile fate pure le vostre critiche che son sempre utile evitate le “offese” perche’ stiamo combattendo dalla stessa parte ..
Ho seguito per curiosità la vicenda. Mi bastano gli sporchi problemi di Pistoia. Ma, Direttore, non sarà che questi pettorini facciano come scrisse un soldato dal fronte greco alla sua morosa, e cioè : tesoro, ci hanno mandato in Grecia per “vangare” ma qui stiamo”zappando”? Lettera ovviamente censurata…….
Cacchi loro. A me basta Pistoia e sul gommone gli amici di montagna non c’entrano………
Ho letto tutti i servizi riguardanti la montagna pubblicati in questi giorni da Linee Future, a cominciare da quelli che vedono protagonista Roberto Abati, le sue scampagnate e le sue panzane; ho letto anche i commenti, quelli seri, come quelli ridicoli, biliosi egoisti, qualunquisti, sarcastici e distruttivi sempre e comunque e per partito preso; e alla fine, una cosa credo di averla capita e penso di essere in buona compagnia: che mentre i padroni del vapore fanno ciò che vogliono e distruggono impuniti la montagna, qualcuno non ha saputo fare di meglio che scatenare la più inutile e scellerata guerricciola tra poveri (“Montanaro” contro Emiliano Bracali, Simone Ferrari, neppure chiamato in causa, contro tutti, e via discorrendo).
E allora, una cosa va detta subito e chiara: Cari amici della montagna, basta polemiche! Fatevi un esame di coscienza, una bella riflessione e andate avanti. Io sono un pistoiese di città, ma questo non mi esime dal seguire con attenzione i vostri problemi; sono stato presente nelle occasioni più importanti (il 13/9/2013 alla Baccarini a San Marcello, il 28/2/2014 alla sala COOP di Maresca ed a tutte le assemblee sulla Porrettana svoltesi a Pracchia). Posso dire che ho trovato persone degne del massimo rispetto,volenterose, a cui lottare per i propri diritti non fa alcuna paura (tanto per non fare nomi, la Graziella Cimeli, Flavio Ceccarelli, Marco Ferrari, sul versante emiliano Paolo Brunetti….e si potrebbe continuare) e la cui lotta non può essere disprezzata e presa in giro, magari da chi in montagna non ci mette neppure piede e se va da solo in bosco si perde anche.
Piero Giovannelli