UN COMPORTAMENTO moralista tenuto dalle istituzioni di uno Stato, che quindi degenerano nell’utilizzo della morale per condannare gli altri, è tipico di un regime totalitario, in cui alla popolazione non è garantita la massima libertà, il potere si arroga il diritto di impartire lezioncine su come condurre la propria vita e mantenere la propria salute.
Proprio di questo stiamo parlando, della salute di ognuno di noi, minata quotidianamente dai vari vizi che ci passano sotto il naso e che, con più o meno difficoltà, riusciamo a respingere.
Personalmente ritengo ogni eccesso dannoso e inutile, ma è anche vero che solo i preti, i frati e le monache riescono a passare una vita intera campando solo di letture e preghiere. Noi comuni mortali abbiamo bisogno anche del piacere fisico – ma talvolta anche loro.
Dunque mi chiedo se il governo, nella figura della Ministra della Salute Lorenzin, aspiri a governare un popolo di preti e suore. Altrimenti non si spiegano le nuove norme contro l’utilizzo del tabacco che prevedono la cessazione della vendita dei pacchetti da dieci, dei sacchetti di tabacco sotto i trenta grammi, delle sigarette elettroniche ai minorenni e (udite, udite) il fumo in macchina in presenza di minori o donne incinte.
Partendo dal presupposto che nessuno nega i danni provocati dal fumo (quello passivo è irrilevante), non si comprende per quale motivo un minorenne non dovrebbe fumare e, soprattutto, stupisce che a Palazzo Chigi credano che, vietando la vendita di quei prodotti, i minori smetteranno di fumare.
Il dubbio è che, per lavarsi un pochino la coscienza, visti i quattordici miliardi ricavati dal monopolio sulla vendita del tabacco, lo Stato abbia introdotto queste norme palesemente inutili e ingiuste così da far credere che gli stia a cuore la nostra salute proprio mentre ci tagliano la sanità.
La verità è che non deve stargli a cuore, poiché bastano le nostre menti e le nostre madri a ricordarci che la vita è una sola. Se proprio è necessario il monopolio statale sulla vendita dei tabacchi, che almeno lo Stato eviti di fare l’obiettore di coscienza.
Ero in macchina con un’amica incinta poco fa. Sono stato ligio alle regole e non ho fumato. Adesso, a casa, mentre finisco di scrivere con lei accanto, mi accendo un’altra Marlboro e intanto lei inzuppa la milionesima patatina fritta nella maionese.
Chissà se il bambino che ha nella pancia non ne soffra solo perché siamo dentro a quattro mura.
[Lorenzo Zuppini]